Qualità delle città, Itaca e Toscana scriveranno le linee guida
21/10/2013 - Contrasto al consumo di suolo e valutazione della sostenibilità degli interventi di rigenerazione urbana non solo dal punto di vista del consumo energetico degli edifici, ma anche da quello dell’impatto a livello sociale.
È l’obiettivo perseguito dall’accordo tra Regione Toscana, che coordina il gruppo di lavoro costituito da 8 regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Campania, Puglia, Sardegna), istituti di ricerca e altri enti, e ITACA, Istituto per l'innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale. Si tratta di un accordo che mira non solo a definire linee guida per la qualità delle città, ma anche a creare un sistema di valutazione per la qualità urbanistica, architettonica, paesaggistica e sociale e per la sostenibilità energetico-ambientale degli interventi su scala urbana.
Il sistema di valutazione degli interventi punta ad essere calibrato sulle specificità delle regioni italiane e prosegue l'esperienza di ITACA nella redazione dei Protocolli per l'edilizia.
Lo strumento sarà destinato a soggetti pubblici e privati e, grazie ad una serie di documenti di indirizzo per la qualità degli insediamenti, potrà contribuire ad aumentare la qualità della progettazione fin dalla fase dei bandi.
Secondo l’Assessore all’urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio della Toscana, Anna Marson, “le Regioni potranno avvalersi di questo lavoro comune sia per quanto riguarda la loro attività di indirizzo sulla pianificazione della rigenerazione urbana, che per la valutazione delle trasformazioni e il monitoraggio dell'efficacia delle politiche di programmazione degli interventi”.
A detta di Ugo Cavallera, Presidente di ITACA e assessore della Regione Piemonte, “con lo sviluppo di uno specifico Protocollo dedicato alla valutazione della sostenibilità ambientale a scala urbana, capace di orientare e monitorare, in termini prestazionali, gli interventi di trasformazione urbana si giocherà una importante opportunità per il nostro Paese, quella della riqualificazione del tessuto urbano esistente attraverso un processo di sviluppo sostenibile con criteri non solo di tipo urbanistico ma anche, ambientali, sociali, ed economici”.