07/10/2013 - In lieve ripresa il reddito di architetti, ingegneri, geometri e periti. È quanto emerge dal secondo rapporto sulla previdenza privata elaborato dal centro studi dell’Adepp, Associazione degli enti previdenziali privati.
Come emerge dal rapporto, in generale, tra il 2010 e il 2011 c’è stata una ripresa dei redditi medi nominali dei professionisti aderenti all’Adepp pari a circa il 3,30%, accompagnata da una più esigua crescita, pari allo 0,40%, dei redditi medi in termini reali.
L’aumento dei redditi medi nominali degli iscritti registrata tra il 2010 e il 2011 ha avuto un impatto positivo anche per i professionisti dell’area tecnica (PAT), che hanno visto un miglioramento del 3,4%. L’aumento è stato invece dell’8,2% nel periodo compreso tra il 2005 e il 2011.
La prospettiva cambia se si prende in considerazione il reddito medio reale, che valuta l’evoluzione del potere d’acquisto dei professionisti in relazione ai cambiamenti delle condizioni del mercato.
In questo caso , tra il 2005 e il 2011 la perdita ha raggiunto il 4,9%.
Si tratta però di una situazione complessiva, all’interno della quale bisogna sottolineare che nell’ultimo anno si è visto un lieve miglioramento. Tra il 2010 e il 2011 il reddito medio reale dei professionisti di area tecnica è infatti salito dello 0,5%.
Come spiegato dal presidente dell’Adepp, Andrea Camporese, la riduzione della quantità e della qualità del lavoro disponibile pone i giovani in una condizione di evidente disparità rispetto alle precedenti generazioni, anche in presenza di indiscussi talenti.
Ma non solo, perché tra le difficoltà che coinvolgono i giovani professionisti, illustrate dal presidente Camporese, ci sono le parcelle non pagate, anche da parte della Pubblica Amministrazione, l'assenza di una cultura dell'accesso universitario e le insostenibili procedure burocratiche e giudiziarie.

RISPARMIO ENERGETICO
PNRR, in arrivo appalto integrato più facile e meno limiti alle rinnovabili