Zone Franche Urbane, anche i professionisti tra i beneficiari
PROFESSIONE
Zone Franche Urbane, anche i professionisti tra i beneficiari
Il MiSE ammette alle agevolazioni gli studi professionali che svolgono l’attività in forma di impresa
14/10/2013 - Con la Circolare 32024 del 30 settembre 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito chiarimenti sulle modalità di funzionamento delle agevolazioni in favore delle piccole e micro imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza e nella provincia di Carbonia-Iglesias, riconosciute con il DM 10 aprile 2013.
Le Zone Franche Urbane (ZFU) - ricordiamo - sono aree circoscritte, all’interno dei Comuni, nelle quali le piccole e micro-imprese godono di esenzioni fiscali e contributive. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza.
Si considerano:
a) ‘microimprese’ le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, oppure un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro;
b) ‘piccole imprese’ le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, oppure un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro.
La Circolare aggiunge che “possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, al Registro delle imprese”.
Il riferimento sembrerebbe alle Società tra Professionisti (STP), le Società costituite secondo i modelli societari previsti dal Codice Civile, aventi per oggetto sociale l’esercizio di una o più attività professionali per le quali è prevista l’iscrizione a Ordini o Albi, nelle quali i professionisti devono detenere i due terzi del capitale sociale, e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. La Circolare non fa esplicito riferimento alle STP ma i requisiti elencati coincidono con le caratteristiche delle Società tra Professionisti.
Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all’interno della ZFU, disponendo, alla data di presentazione dell'istanza, di un ufficio o locale destinato all’attività, anche amministrativa, all'interno del predetto territorio, segnalato alla Camera di commercio e risultante dal certificato camerale.
Per le imprese che svolgono attività non sedentaria (come, ade esempio, le imprese di costruzione) è, inoltre, richiesto che presso l’ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative, o che almeno il 25% del volume di affari dell’impresa sia realizzato da operazioni effettuate all'interno del territorio della ZFU.
Come già detto, le agevolazioni delle quali le imprese possono beneficiare sono:
a) esenzione dalle imposte sui redditi;
b) esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive;
c) esenzione dall'imposta municipale propria;
d) esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Le agevolazioni concesse nelle ZFU seguono il regime “de minimis”. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino ad un massimo di 200.000,00 euro, limite che scende a 100.000,00 euro per le imprese del settore del trasporto su strada.
Alla Circolare è allegato l’elenco di tutte le ZFU dell’Obiettivo Convergenza, comprese quelle della regione Puglia, non presenti nel DM 10 aprile 2013 - perché all’epoca la la Regione Puglia intendeva finanziare gli interventi con propri strumenti - ma oggi ricomprese negli stanziamenti nazionali.
Nella provincia di Carbonia-Iglesias, le ZFU sono state istituite con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 2 settembre 2013, finanziate con 124 milioni di euro del “Piano Sulcis”.
I tempi per la presentazione delle domande di agevolazione e le modalità di funzionamento dell’intervento saranno definiti con Bandi che saranno emanati nei prossimi mesi dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ad oggi sono ancora aperti i termini per la formulazione delle proposte regionali relative alle ZFU dell’Obiettivo Convergenza.
Le Zone Franche Urbane (ZFU) - ricordiamo - sono aree circoscritte, all’interno dei Comuni, nelle quali le piccole e micro-imprese godono di esenzioni fiscali e contributive. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza.
Si considerano:
a) ‘microimprese’ le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, oppure un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro;
b) ‘piccole imprese’ le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, oppure un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro.
La Circolare aggiunge che “possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, al Registro delle imprese”.
Il riferimento sembrerebbe alle Società tra Professionisti (STP), le Società costituite secondo i modelli societari previsti dal Codice Civile, aventi per oggetto sociale l’esercizio di una o più attività professionali per le quali è prevista l’iscrizione a Ordini o Albi, nelle quali i professionisti devono detenere i due terzi del capitale sociale, e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. La Circolare non fa esplicito riferimento alle STP ma i requisiti elencati coincidono con le caratteristiche delle Società tra Professionisti.
Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all’interno della ZFU, disponendo, alla data di presentazione dell'istanza, di un ufficio o locale destinato all’attività, anche amministrativa, all'interno del predetto territorio, segnalato alla Camera di commercio e risultante dal certificato camerale.
Per le imprese che svolgono attività non sedentaria (come, ade esempio, le imprese di costruzione) è, inoltre, richiesto che presso l’ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative, o che almeno il 25% del volume di affari dell’impresa sia realizzato da operazioni effettuate all'interno del territorio della ZFU.
Come già detto, le agevolazioni delle quali le imprese possono beneficiare sono:
a) esenzione dalle imposte sui redditi;
b) esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive;
c) esenzione dall'imposta municipale propria;
d) esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Le agevolazioni concesse nelle ZFU seguono il regime “de minimis”. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino ad un massimo di 200.000,00 euro, limite che scende a 100.000,00 euro per le imprese del settore del trasporto su strada.
Alla Circolare è allegato l’elenco di tutte le ZFU dell’Obiettivo Convergenza, comprese quelle della regione Puglia, non presenti nel DM 10 aprile 2013 - perché all’epoca la la Regione Puglia intendeva finanziare gli interventi con propri strumenti - ma oggi ricomprese negli stanziamenti nazionali.
Nella provincia di Carbonia-Iglesias, le ZFU sono state istituite con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 2 settembre 2013, finanziate con 124 milioni di euro del “Piano Sulcis”.
I tempi per la presentazione delle domande di agevolazione e le modalità di funzionamento dell’intervento saranno definiti con Bandi che saranno emanati nei prossimi mesi dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ad oggi sono ancora aperti i termini per la formulazione delle proposte regionali relative alle ZFU dell’Obiettivo Convergenza.