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Cantiere sicuro come risultato della 'partecipazione'

Cantiere sicuro come risultato della 'partecipazione'

Prevenzione e tutela della sicurezza nel cantiere edile: dalla normativa alla prassi, per una sicurezza partecipata e bilaterale

Vedi Aggiornamento del 03/04/2014
di Simonetta Salinari
Vedi Aggiornamento del 03/04/2014
05/10/2013 -  "Il calo di infortuni degli ultimi anni in Italia è dovuto solo all'effettivo calo delle ore lavorate". Ha esordito così Alfredo Martini introducendo il tema della sicurezza nel cantiere edile, evidenziando che, oltre alla corretta lettura dei dati statistici, occorre riflettere sulla particolare pericolosità e mortalità, più alta che in altri settori lavorativi, che hanno gli infortuni nell'ambito delle costruzioni e del cantiere edile in particolare. Motivazione principale: la mancanza della consapevolezza del rischio.

Michele Masnaghetti, Costruction manager Hines Italia, parla del rapporto col committente nel caso del cantiere milanese di Porta Nuova - Garibaldi dove ha lavorato con Hines Italia, grande piattaforma di investimento, sviluppo e gestione nel settore immobiliare. Al grande cantiere milanese hanno partecipato moltissimi soggetti, sia dal punto di vista dei progettisti (ad esempio, una ventina di architetti) sia come numero di maestranze. Lavorare sugli edifici di questo cantiere, tra i più alti della città e d'Italia in genere, dove per esempio gli operai hanno dovuto compiere operazioni delicate ad oltre 200 m da terra, montando e connettendo elementi pesanti varie tonnellate, ha richiesto un'attenzione incredibile alla sicurezza.

Masnaghetti ha affermato infatti che "la sicurezza fatta bene non allunga i tempi di costruzione" bensì li razionalizza e allontana il rischio di sospensioni e allungamenti imprevisti. "Avere un cantiere dove si costruisce in sicurezza" - a questo punto, ha concluso Masnaghetti - "diventa un valore importante". Molto spesso sono però le maestranze stesse che evadono gli obblighi della sicurezza in cantiere e qui molto fa il buon esempio ed una incisiva opera di comunicazione, finalizzata alla piena consapevolezza di tutti, fino all'ultima maestranza.
Masnaghetti ha infine introdotto il concetto di 'sicurezza partecipata', ampiamente utilizzato nel cantiere in oggetto.

Scarica gli atti del convegno

Ha così passato la parola all'Ing.Giuseppe Amaro, Direttore Progettazione Sicurezza sempre per il Cantiere “Porta Nuova Garibaldi” di Milano, che ne ha illustrato più in dettaglio le modalità. La sicurezza si basa su un sistema di norme e relative sanzioni. Ciò è fondamentale nel caso di luoghi di lavoro con un frequente ricambio di maestranze, dove pure è ampia la divergenza tra regole e prassi. Nel caso di questo cantiere tale divergenza ha richiesto la ricerca di soluzioni innovative per sanarla e trovare il giusto compromesso. Sono stati fatti dei veri e propri corsi con lavoratori e tecnici, anche un concorso interno sulla buona pratica della sicurezza, con una vera e propria operazione di network, proprio nell'ottica della 'partecipazione'.

Risultato: un cantiere modello con una bassisima percentuale di infortuni, con una raccolta di vere e proprie nuove 'regole', cioè di buone pratiche di sicurezza, divenute successivamente un 'manifesto', divulgato perchè possa essere alla portata di tutti, nonchè un catalogo e addirittura uno spettacolo 'La Safety Box', per far tesoro di questo cantiere e della sua esperienza virtuosa e innovativa.

Calogera Campo, che è Coordinatore del Tirocinio nel Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro nonchè referente sicurezza della ASL Milano, ha sviscerato invece le nuove forme di vigilanza e partecipazione nell'ambito dell'esperienza come ASL, nuove forme e un nuovo modo di affrontare il problema, basato più su qualità e organizzazione piuttosto che sulle singole pratiche e problematiche difettose. "Occorrono spazi di dialogo per comprendere a fondo e in modo partecipato le cause dei problemi di sicurezza". La ASL in questo caso ha il ruolo non più quindi solo di 'vigilanza' nei cantieri bensì di elemento di dialogo tra le parti, al fine di ottimizzarne i comportamenti.

Grandi opere milanesi come appunto "Porta Nuova - Garibaldi" o il completamento della Linea3 della Metropolitana sono state occasioni per la redazione di una procedura virtuosa. Fondamentali e quindi integrati in questa procedura sono stati ad esempio la richiesta di un PSC agile nonchè la centralizzazione della registrazione di tutti gli infortuni, la partecipazione alle riunioni di coordinamento della sicurezza, magari relazionando e confrontandosi su esempi e problematiche di cui si è fatta esperienza. Un'indagine importante a riguardo è stata avviata anche sul grande cantiere della TAV. "Una corretta e orgnizzata vigilanza consente di dimezzare gli indici infìortunistici" ha concluso la Campo, aggiugendo che "la sicurezza partecipata aumenta tantissimo la sicurezza in generale", pertanto l'elemento più importante resta il dialogo e lo scambio tra gli attori di un cantiere.

Francesco BianchiSegretario Generale FILCA Cisl Milano, ha affrontato il tema della sicurezza dalla parte del sindacato e dei lavoratori, ma anche lui ha sottolineato l'importanza della 'partecipazione', e ciò ancor più alla luce della presenza ormai -  nei grandi come nei piccoli cantieri - di maestranze di provenienza globale, da più continenti, quindi con una forte incidenza del problema linguistico sulla comprensione delle effettive indicazioni lavorative e di sicurezza.

Occorre un impegno importante nella direzione della conoscenza, che si concretizza con lo studio della lingua per i lavoratori stranieri, ma ancor più con la promozione delle "Scuole Edili" per le maestranze e un impegno verso la premiazione di comportamenti virtuosi, sia per le imprese sia per i singoli lavoratori (per esempio con una patente a punti), che motivino al rispetto di regole e procedure per una migliore e 'bilaterale' gestione della sicurezza del cantiere. L'esperienza di “Porta Nuova Garibaldi” di Milano è stata un'esperienza nuova e bellissima anche dal punto di vista del sindacato e dei lavoratori, dove hanno trovato convergenza le esigenze delle varie parti.

Walter Ventoruzzo, Consigliere Collegio Geometri e Geometri Laureati di Milano, come già anticipato dall'Ing. Amaro, ha sottolineato l'importanza di figure intermedie, come appunto i geometri laureati, capaci di lavorare sul 'dialogo' tra gli attori principali del cantiere: i progettisti, i coordinatori della sicurezza, i direttori dei lavori e le maestranze.

Quest'ultimo intervento ha chiuso e ribadito i temi chiave del convegno, confermati da tutti i relatori: la formazione, la necessità di modelli formativi condivisi, la standardizzazione e la cura delle buone prassi, la centralizzazione di alcune informazioni, l'organizzazione e l’urgenza di valutare tutti gli aspetti della questione e - fondamentale - l’importanza di far dialogare tutte le figure della filiera sulla linea condivisa di una 'sicurezza partecipata'.
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