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Sicurezza sismica: come intervenire sul costruito

Sicurezza sismica: come intervenire sul costruito

A FTC incentivi fiscali, costi e tecnologie per il consolidamento degli edifici pubblici e privati

Vedi Aggiornamento del 26/05/2014
di Simonetta Salinari
Vedi Aggiornamento del 26/05/2014
02/10/2013 - L'80% degli edifici in Italia ha bisogno di interventi di ristrutturazione. E' partito da questo dato Pietro Gimelli, direttore di UNICMI, Uncsaal ACAI per aprire l'incontro sulla sicurezza del patrimonio costruito pubblico e privato. 

Gli strumenti ci sono, in primo luogo le detrazioni fiscali del 65% e del 50%, della cui importanza ed efficacia è fortemente convinto Ermete Realacci Presidente Commissione Ambiente e Territorio Camera dei Deputati che, in un intervento video, ha ricordato il suo impegno per la stabilizzazione di questi incentivi (leggi tutto).

Mauro Dolce Direttore Generale della Protezione Civile, ha illustrato i tre principali interventi di rafforzamento sismico locale degli edifici, dal miglioramento locale (consolidamento delle murature, rafforzamento dei nodi trave-colonna, anche dei capannoni industriali, interventi sulle scuole). A L'Aquila, dopo il terremoto del 2009, ha spiegato Dolce, si è intervenuti su 35 edifici scolastici per 7000 studenti con il rafforzamento degli elementi strutturali. Analoghi interventi di rafforzamento locale sono stati realizzati in Emilia dopo il sisma del 2012.

"C'è un problema di conoscenza degli strumenti incentivanti e di difficoltà ad intervenire sul patrimonio edilizio privato - ha aggiunto Gimelli - nonchè di costi".

Alla domanda "quanto costa?" ha provato a rispondere Nicola Colombrita, Presidente ANCE Catania, che ha calcolato il costo medio dell'adeguamento antisismico degli edifici siciliani: 300 euro/mq per l'installazione di isolatori alla base degli edifici e di dispositivi dissipatori che assorbono l'energia del sisma. Infine alcune proposte per dare valore alla sicurezza sismica: istituire il libretto del fabbricato e imporre un'assicurazione contro i danni da terremoto.

Scarica gli atti del convegno

Marco Perazzi, ACAI - UNICMI, ha illustrato la detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento sismico degli edifici, spiegandone modalità di accesso, scadenze e interventi ammissibili. Le proposte: uscire dalla logica dell'emergenza e incentivare gli interventi di prevenzione, che costano meno di quelli di riparazione e ricostruzione.

Mauro Cazzaro, architetto e imprenditore edile, ha illustrato un progetto di adeguamento sismico in un edificio multifunzionale. La situazione di partenza era caratterizzata da murature fuori piombo, mattoni da rivestimento usati come strutturali, travi tranciate all'appoggio, ecc. Si è intervenuti con il consolidamento delle fondazioni, il puntellamento dei solai, la realizzazione di partizioni interne a secco, di un 'cappotto interno' con caretteristiche di isolamento termo-acustico, e di un tetto in legno altamente coibente. E ancora la posa di serramenti isolanti e l'eliminazione dei ponti termici e acustici.

Evitare il collasso degli edifici è l'obiettivo della progettazione antisismica, la struttura si può deformare, l'importante è salvare le persone. Ha esordito così Francesco Tomaselli, Tecnico ACAI - UNICMI, ricordando che lo Stato si fa sempre meno carico dei costi di riparazione dei danni da terremoto. Per questo occorrre prevenirli attraverso l'isolamento sismico, disaccoppiando con gli isolatori il movimento della struttura da quello del suolo; il costo dell'isolamento è totalmento compensato dal risparmio sul materiale necessario per costruire l'edificio. L'altro intervento è la dissipazione sismica, realizzato spesso su scuole e capannoni industriali.

Le tecniche di rinforzo strutturale degli edifici in muratura sono state il tema dell'intervento di Cecilia Zampa, Presidente FIBRE NET. I materiali compositi fibrorinforzati (F.R.P.) - ha spiegato - sono costituiti da fibre trattate con resine termoindurenti che vanno applicati alle strutture, ai solai e alle volte. In caso di muratura faccia a vista, si usa la tecnica della ristilatura armata cioè la scarnitura dei giunti e l'inserimento di cavetti in acciaio collegati con appositi connettori.

I 100.000 geometri italiani sono stati rappresentati da Fausto Savoldi, Presidente CNG e GL - Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. In Italia - ha detto Savoldi - non c'è una cultura della sicurezza sismica e molti interventi nei centri storici peggiorano la resistenza sismica degli edifici, si tratta spesso di interventi consentiti dai regolamenti edilizi. I tecnici - ha aggiunto Savoldi - devono imparare a dire "non si può fare" e, allo stesso tempo, conoscere e consigliare materiali di qualità e tecnologie antisismiche. Uno strumento utile - secondo il Presidente del CNGeGL è l'istituzione del fascicolo del fabbricato.
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