Piano Casa Lazio, bonus volumetrici anche per ripristini ambientali
URBANISTICA
Piano Casa Lazio, bonus volumetrici anche per ripristini ambientali
Dopo le accuse di incostituzionalità del MiBAC, illustrate le proposte di legge che 'sanano' la LR 21/2009
22/10/2013 - Due proposte di legge recanti modifiche al Piano Casa Lazio sono state illustrate dall’assessore alle Politiche del territorio, Michele Civita alla Commissione Ambiente e urbanistica del Consiglio della Regione Lazio.
Con modifiche alla LR 21/2009 (Piano Casa), la proposta di legge 75/2013 promuove la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente destinato al social housing con alloggi a canone calmierato (affitto non potrà superare i 5 euro mq) e disciplina l’attività edilizia in zona agricola in cui sarà possibile demolire e ricostruire senza consumo di superficie.
La norma, inoltre, modifica il quadro normativo generale in materia di edilizia e urbanistica regionale anticipando, a detta dell’assessore Civita, la riforma più generale in arrivo con il Testo Unico che cancellerà le 72 leggi ora in vigore (leggi tutto).
La proposta di legge 76/2013 istituisce una sorta di regime perequativo a carattere paesaggistico attraverso i programmi integrati per il ripristino ambientale; in dettaglio, i Comuni adottano tali programmi per incrementare la dotazione degli standard urbanistici mediante la demolizione di tessuti edilizi o di singoli edifici ricadenti in aree naturali protette.
Secondo il testo proposto, ogni programma integrato prevede:
- la demolizione degli edifici a carico dei proprietari e la cessione a titolo gratuito al Comune dell’area oggetto di ripristino ambientale;
- la traslazione, in aree esterne a quelle vincolate, delle volumetrie demolite con possibile cambio di destinazione d’uso;
- l’incremento premiale fino ad un massimo del 75 per cento del volume degli edifici demoliti in proporzione agli standard proposti nel programma.
Modificando le leggi regionali 24/1998 e 21/2009, la proposta interviene nella disciplina della pianificazione paesistica, urbanistica e ambientale al fine di evitare contenziosi dopo le accuse di incostituzionalità mosse dal Ministero dei Beni Culturali dopo la pubblicazione della LR 12/2012 in materia di urbanistica (leggi tutto).
“Le due proposte di legge - ha precisato l’assessore regionale - verranno esaminate in maniera distinta, ma sottoposte in maniera congiunta alle varie associazione di categoria, ordini professionali e altri soggetti interessati per eventuali proposte migliorative”.
Con modifiche alla LR 21/2009 (Piano Casa), la proposta di legge 75/2013 promuove la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente destinato al social housing con alloggi a canone calmierato (affitto non potrà superare i 5 euro mq) e disciplina l’attività edilizia in zona agricola in cui sarà possibile demolire e ricostruire senza consumo di superficie.
La norma, inoltre, modifica il quadro normativo generale in materia di edilizia e urbanistica regionale anticipando, a detta dell’assessore Civita, la riforma più generale in arrivo con il Testo Unico che cancellerà le 72 leggi ora in vigore (leggi tutto).
La proposta di legge 76/2013 istituisce una sorta di regime perequativo a carattere paesaggistico attraverso i programmi integrati per il ripristino ambientale; in dettaglio, i Comuni adottano tali programmi per incrementare la dotazione degli standard urbanistici mediante la demolizione di tessuti edilizi o di singoli edifici ricadenti in aree naturali protette.
Secondo il testo proposto, ogni programma integrato prevede:
- la demolizione degli edifici a carico dei proprietari e la cessione a titolo gratuito al Comune dell’area oggetto di ripristino ambientale;
- la traslazione, in aree esterne a quelle vincolate, delle volumetrie demolite con possibile cambio di destinazione d’uso;
- l’incremento premiale fino ad un massimo del 75 per cento del volume degli edifici demoliti in proporzione agli standard proposti nel programma.
Modificando le leggi regionali 24/1998 e 21/2009, la proposta interviene nella disciplina della pianificazione paesistica, urbanistica e ambientale al fine di evitare contenziosi dopo le accuse di incostituzionalità mosse dal Ministero dei Beni Culturali dopo la pubblicazione della LR 12/2012 in materia di urbanistica (leggi tutto).
“Le due proposte di legge - ha precisato l’assessore regionale - verranno esaminate in maniera distinta, ma sottoposte in maniera congiunta alle varie associazione di categoria, ordini professionali e altri soggetti interessati per eventuali proposte migliorative”.