Spesometro, entro il 12 novembre l’invio dei dati 2012
NORMATIVA
Spesometro, entro il 12 novembre l’invio dei dati 2012
Esenti i contribuenti minimi, comunicazioni solo per operazioni con fattura o a partire da 3600 euro
Vedi Aggiornamento
del 11/11/2013
07/11/2013 - Stanno per scadere i termini per l’invio dello spesometro relativo al 2012. Come indicato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento 94908/2013, i soggetti che effettuano operazioni rilevanti ai fini Iva e che versano l’imposta mensilmente devono inviare i dati entro il 12 novembre. Per chi versa l’Iva ogni tre mesi il termine è invece fissato per il 21 novembre.
L’obbligo di comunicazione vale per le operazioni per cui viene emessa la fattura, a prescindere dall’importo. Quando non c’è l'obbligo di emissione della fattura l’invio dello spesometro è necessario solo se l’operazione è di importo pari o superiore a 3600 euro ed è effettuata con carte di credito, di debito o prepagate.
Le comunicazioni devono essere inviate con il sistema Entratel o Fisconline, avvalendosi di un intermediario abilitato. I contribuenti possono scegliere tra la forma analitica, cioè fattura per fattura, o aggregata, con il totale riepilogativo delle operazioni effettuate con il medesimo soggetto.
Come specificato nei giorni scorsi dal Fisco, sono esclusi dall’obbligo di comunicazione i contribuenti minimi e le Pubbliche Amministrazioni, cioè Stato, Regioni, Province, Comuni e altri organismi di diritto pubblico.
Quando il sistema entrerà a regime, la scadenza per i soggetti mensili sarà il 10 aprile di ogni anno e quella per chi versa trimestralmente il 20 aprile.
L’avvicinarsi della scadenza sta destando qualche protesta.
Secondo Confprofessioni “lo spesometro si sta rivelando l'ennesimo adempimento fiscale che premia solo la burocrazia”, mentre sarebbe necessaria una proroga per consentire l’adeguamento dei software ed evitare eventuali sanzioni.
Ad essere criticato è anche il poco tempo a disposizione dei contribuenti. Il modello definitivo è stato messo a disposizione il 10 ottobre, ma, a detta di Confprofessioni, “le norme previste dallo Statuto contribuente stabiliscono che le disposizioni tributarie non debbano prevedere adempimenti a carico dei contribuente che abbiano una scadenza anteriore a 60 giorni dalla loro entrata in vigore”.
L’obbligo di comunicazione vale per le operazioni per cui viene emessa la fattura, a prescindere dall’importo. Quando non c’è l'obbligo di emissione della fattura l’invio dello spesometro è necessario solo se l’operazione è di importo pari o superiore a 3600 euro ed è effettuata con carte di credito, di debito o prepagate.
Le comunicazioni devono essere inviate con il sistema Entratel o Fisconline, avvalendosi di un intermediario abilitato. I contribuenti possono scegliere tra la forma analitica, cioè fattura per fattura, o aggregata, con il totale riepilogativo delle operazioni effettuate con il medesimo soggetto.
Come specificato nei giorni scorsi dal Fisco, sono esclusi dall’obbligo di comunicazione i contribuenti minimi e le Pubbliche Amministrazioni, cioè Stato, Regioni, Province, Comuni e altri organismi di diritto pubblico.
Quando il sistema entrerà a regime, la scadenza per i soggetti mensili sarà il 10 aprile di ogni anno e quella per chi versa trimestralmente il 20 aprile.
L’avvicinarsi della scadenza sta destando qualche protesta.
Secondo Confprofessioni “lo spesometro si sta rivelando l'ennesimo adempimento fiscale che premia solo la burocrazia”, mentre sarebbe necessaria una proroga per consentire l’adeguamento dei software ed evitare eventuali sanzioni.
Ad essere criticato è anche il poco tempo a disposizione dei contribuenti. Il modello definitivo è stato messo a disposizione il 10 ottobre, ma, a detta di Confprofessioni, “le norme previste dallo Statuto contribuente stabiliscono che le disposizioni tributarie non debbano prevedere adempimenti a carico dei contribuente che abbiano una scadenza anteriore a 60 giorni dalla loro entrata in vigore”.