08/01/2014 - Chi trae davvero vantaggio dalle semplificazioni normative nel settore edile? Se lo chiede l’Ordine degli architetti di Bologna, che traccia un quadro sugli ultimi interventi legislativi.
Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’ordine, Stefano Pantaleoni, quando il legislatore annuncia una semplificazione, in realtà non fa altro che spostare sul cittadino oneri, adempimenti e responsabilità che prima ricadevano sull’amministrazione.
In molti casi, sostengono gli architetti bolognesi, gli interventi consistono in una riduzione dei tempi dei procedimenti, anche se quasi sempre non sono previste sanzioni per le Amministrazioni inadempienti.
Le semplificazioni finora adottate, sostiene Pantaleoni, riducono i controlli preventivi delle Amministrazioni, facendo assumere al cittadino la responsabilità del rispetto delle leggi vigenti.
Dato che la semplificazione consiste nel trasferimento di responsabilità dall’atto rilasciato all’atto asseverato, sarebbe indispensabile che ci fosse la certezza delle norme. In Italia invece, lamenta l'Ordine, il quadro normativo è largamente incoerente, contraddittorio e sempre interpretabile. Con la riforma del Titolo V della Costituzione, a detta di Pantaleoni, si è inoltre creata una indeterminatezza nelle gerarchie legislative.
Per semplificare davvero, conclude il presidente, bisognerebbe quindi ridurre drasticamente il numero delle norme esistenti, migliorandone la qualità, ma anche far diminuire e coordinare i soggetti con potere legiferante.
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