I tecnici chiedono misure per favorire i giovani e i piccoli studi
PROFESSIONE
I tecnici chiedono misure per favorire i giovani e i piccoli studi
La Rete delle Professioni Tecniche ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi
21/01/2014 - Misure per favorire i giovani e i piccoli studi; norme per arginare il fenomeno dei ribassi eccessivi negli affidamenti pubblici; applicazione concreta del DM Parametri bis.
Sono stati questi i temi al centro dell’incontro, tenutosi venerdì scorso, tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e una delegazione della Rete Professioni Tecniche (RPT), guidata dal coordinatore ing. Armando Zambrano.
In particolare, i rappresentanti della RPT hanno illustrato al Ministro le loro proposte per una riforma del quadro normativo delle norme di settore che punti a una sostanziale semplificazione. Riforma che permetta di riaprire il mercato ai giovani e ai professionisti che non siano necessariamente titolari di studi di grandi dimensioni (l’Agenzia delle Entrate parla di un mercato oggi chiuso al 97,3%).
Secondo la Rete, inoltre, sono necessarie norme che riducano i ribassi eccessivi dei compensi (oggi si arriva sino all’80%) negli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria.
La Rete Professioni tecniche ha chiesto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si impegni perché il Decreto Parametri dei servizi nelle opere pubbliche (DM 143/2013) venga applicato.
Si tratta, ricordiamo, del Decreto che, dopo l’eliminazione delle tariffe professionali, definisce i corrispettivi dei professionisti da porre a base di gara nelle procedure per l’affidamento degli incarichi di ingegneria e architettura, in vigore dal 21 dicembre 2013.
Infine, la RPT ha chiesto che venga valutata la possibilità che gli Ordini professionali, in un’ottica di sussidiarietà, aiutino la Pubblica amministrazione nei compiti di certificazione.
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Sono stati questi i temi al centro dell’incontro, tenutosi venerdì scorso, tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e una delegazione della Rete Professioni Tecniche (RPT), guidata dal coordinatore ing. Armando Zambrano.
In particolare, i rappresentanti della RPT hanno illustrato al Ministro le loro proposte per una riforma del quadro normativo delle norme di settore che punti a una sostanziale semplificazione. Riforma che permetta di riaprire il mercato ai giovani e ai professionisti che non siano necessariamente titolari di studi di grandi dimensioni (l’Agenzia delle Entrate parla di un mercato oggi chiuso al 97,3%).
Secondo la Rete, inoltre, sono necessarie norme che riducano i ribassi eccessivi dei compensi (oggi si arriva sino all’80%) negli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria.
La Rete Professioni tecniche ha chiesto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si impegni perché il Decreto Parametri dei servizi nelle opere pubbliche (DM 143/2013) venga applicato.
Si tratta, ricordiamo, del Decreto che, dopo l’eliminazione delle tariffe professionali, definisce i corrispettivi dei professionisti da porre a base di gara nelle procedure per l’affidamento degli incarichi di ingegneria e architettura, in vigore dal 21 dicembre 2013.
Infine, la RPT ha chiesto che venga valutata la possibilità che gli Ordini professionali, in un’ottica di sussidiarietà, aiutino la Pubblica amministrazione nei compiti di certificazione.
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