Delega Fiscale, riparte domani la discussione in Senato
NORMATIVA
Delega Fiscale, riparte domani la discussione in Senato
Occhi puntati su Riforma Catasto e incentivi per chi dimostra di aver effettuato lavori di riqualificazione energetica e architettonica
03/02/2014 - Riparte domani in Senato la discussione sulla Delega Fiscale. L’Aula dovrà confermare l’introduzione degli incentivi per la riqualificazione energetica e architettonica degli edifici, introdotti dalla Commissione Finanze, e continuare il confronto sulla riforma del Catasto.
Incentivi per la riqualificazione degli edifici
Se le novità venissero approvate dall’Aula, il Governo dovrà adottare un decreto per introdurre un regime fiscale incentivante per chi dimostra di aver effettuato interventi di messa in sicurezza nonché di riqualificazione energetica ed architettonica degli immobili.
Si tratta probabilmente di un modo per stabilizzare o far proseguire l'ecobonus 65% per la riqualificazione energetica e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni che, ricordiamo, scadranno il 31 dicembre 2014 e nel 2015 scenderanno rispettivamente al 50% e 40% per poi tornare entrambe all'aliquota ordinaria del 36%.
Riforma del Catasto
Il valore patrimoniale sarà determinato sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare.
A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione. Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.
In generale, questo vale per unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria (gruppi A, B e C, come abitazioni, uffici, biblioteche, magazzini sotterranei, negozi, stabilimenti balneari, tettoie e autorimesse).
Per determinare il valore delle unità immobiliari a destinazione catastale speciale (gruppo D in cui rientrano opifici, capannoni industriali, alberghi) si userà invece un sistema di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento diretto ai valori di mercato, si userà il criterio reddituale o, per gli immobili strumentali, quello del costo.
La rendita catastale sarà calcolata sulla base dei redditi da locazione medi. Il valore delle locazioni al metro quadro, cui deve essere applicata una riduzione per le spese di manutenzione e gli adeguamenti tecnici, verrà moltiplicato per la superficie e il risultato sarà il valore della rendita. I valori patrimoniali e le rendite dovranno essere adeguati periodicamente in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento.
Per le unità immobiliari di interesse storico e artistico dovranno invece essere studiate riduzioni dei valori patrimoniali e delle rendite che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, del complesso dei vincoli legislativi per la destinazione, l'utilizzo e il restauro. Gli immobili colpiti da calamità naturali potranno usufruire di tasse ridotte in considerazione delle condizioni di inagibilità o della loro inutilizzabilità.
Per facilitare le operazioni, il territorio sarà suddiviso in microzone e verranno individuati immobili-tipo. Sono inoltre previsti incentivi per gli enti locali che contribuiranno all’emersione dei fabbricati sconosciuti al Catasto.
Per aggiornamenti in tempo reale su questo argomento segui la nostra redazione anche su Facebook, Twitter e Google+
Incentivi per la riqualificazione degli edifici
Se le novità venissero approvate dall’Aula, il Governo dovrà adottare un decreto per introdurre un regime fiscale incentivante per chi dimostra di aver effettuato interventi di messa in sicurezza nonché di riqualificazione energetica ed architettonica degli immobili.
Si tratta probabilmente di un modo per stabilizzare o far proseguire l'ecobonus 65% per la riqualificazione energetica e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni che, ricordiamo, scadranno il 31 dicembre 2014 e nel 2015 scenderanno rispettivamente al 50% e 40% per poi tornare entrambe all'aliquota ordinaria del 36%.
Riforma del Catasto
Il valore patrimoniale sarà determinato sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare.
A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione. Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.
In generale, questo vale per unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria (gruppi A, B e C, come abitazioni, uffici, biblioteche, magazzini sotterranei, negozi, stabilimenti balneari, tettoie e autorimesse).
Per determinare il valore delle unità immobiliari a destinazione catastale speciale (gruppo D in cui rientrano opifici, capannoni industriali, alberghi) si userà invece un sistema di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale. Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento diretto ai valori di mercato, si userà il criterio reddituale o, per gli immobili strumentali, quello del costo.
La rendita catastale sarà calcolata sulla base dei redditi da locazione medi. Il valore delle locazioni al metro quadro, cui deve essere applicata una riduzione per le spese di manutenzione e gli adeguamenti tecnici, verrà moltiplicato per la superficie e il risultato sarà il valore della rendita. I valori patrimoniali e le rendite dovranno essere adeguati periodicamente in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento.
Per le unità immobiliari di interesse storico e artistico dovranno invece essere studiate riduzioni dei valori patrimoniali e delle rendite che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, del complesso dei vincoli legislativi per la destinazione, l'utilizzo e il restauro. Gli immobili colpiti da calamità naturali potranno usufruire di tasse ridotte in considerazione delle condizioni di inagibilità o della loro inutilizzabilità.
Per facilitare le operazioni, il territorio sarà suddiviso in microzone e verranno individuati immobili-tipo. Sono inoltre previsti incentivi per gli enti locali che contribuiranno all’emersione dei fabbricati sconosciuti al Catasto.
Per aggiornamenti in tempo reale su questo argomento segui la nostra redazione anche su Facebook, Twitter e Google+