Network
Pubblica i tuoi prodotti
Via libera a Piano Scuole, Piano Casa e tutela del territorio

Via libera a Piano Scuole, Piano Casa e tutela del territorio

3,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica, 1,7 miliardi per la casa, 1,5 miliardi per la lotta al dissesto idrogeologico e 68 mld per i debiti della PA

Vedi Aggiornamento del 17/12/2019
di Paola Mammarella
12/03/2014 - Il Consiglio dei Ministri appena concluso ha stanziato 3,5 miliardi per il Piano Scuole, 1,7 miliardi per la realizzazione del nuovo Piano Casa, 1,5 miliardi per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e 68 miliardi per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.
 
Piano Scuole
Nella conferenza stampa conclusiva, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato che dal primo aprile sarà operativa, presso Palazzo Chigi, un’unità di missione che si occuperà di coordinare gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Si tratta dei lavori che Renzi ha chiesto ai sindaci di segnalare entro il 15 marzo e che saranno resi più veloci grazie ad una serie di deroghe alle norme sul permesso di costruire e a quelle sugli appalti. Come promesso dal premier, l'utilizzo delle risorse, 3,5 miliardi di euro in tutto, non avranno implicazioni sul patto di stabilità.

Ricordiamo inoltre che il dpcm 22 gennaio 2014, che attua il DL "del Fare" 69/2013, rende possibile la realizzazione degli interventi che non comportano mutamenti alla destinazione d'uso e alla sagoma senza richiedere il permesso di costruire. Nell'affidamento dei lavori, il dpcm prevede inoltre lo snellimento delle procedure inerenti ai controlli, agli obblighi di pubblicazione sui quotidiani e alla scelta dei contraenti.

Piano Casa
Con lo slogan "Una casa per tutti" il Presidente del Consiglio ha annunciato lo sblocco del Piano Casa. Il programma potrà contare su 1,7 miliardi di euro complessivi. Il Piano, illustrato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, si basa su tre cardini: lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale, l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari e il sostegno all’affitto a canone concordato. Vedi le slides Piano Casa
 
Si prevede un Piano di recupero di immobili e alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ex IACP) che beneficerà di 400 milioni di euro per la ristrutturazione con adeguamento energetico, impiantistico e antisismico di 12 mila alloggi.

Un ulteriore finanziamento di 67,9 milioni di euro servirà poi a recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate (reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27 mila euro, nucleo familiare con persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione).

Novità di ieri è lo stanziamento di 100 milioni di euro (che sono stati stralciati dal Piano di recupero di alloggi pubblici, ridotto quindi da 500 a 400 milioni) a favore di Regioni e Comuni per l’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione:
- nei Comuni ad alta tensione abitativa
- senza consumo di nuovo suolo
- valorizzando il risparmio energetico
- accelerando l’utilizzo delle risorse dei Fondi immobiliari per il social housing (come il FIA)
- attraverso, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, interventi di: ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia, variazione della destinazione d'uso, creazione di servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita, creazione di quote di alloggi da destinare alla locazione temporanea dei residenti di immobili di edilizia residenziale pubblica in corso di ristrutturazione o a soggetti sottoposti a procedure di sfratto.
 
I 100 milioni di euro verranno ripartiti, con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, previa intesa della Conferenza unificata, tra le Regioni e i Comuni che entro termini stabiliti (60 giorni per le Regioni, 90 per i Comuni) definiranno i criteri per gli interventi.

In risposta all’emergenza abitativa è stato deciso di incrementare con 100 milioni di euro il Fondo affitti (Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione) e 226 milioni il Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli. Ciò significa che il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, che già aveva una dotazione di 100 milioni (50 per il 2014 e altri 50 per il 2015) verrà raddoppiato a 200 milioni (100 per il 2014 e 100 per il 2015), mentre il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, che già aveva una dotazione di 40 milioni di euro, è stato incrementato di 226 milioni ripartiti negli anni 2014-2020. Di fatto è stato reso strutturale.

Per favorire l’immissione sul mercato degli alloggi sfitti si riduce dal 15 al 10%, per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota della cedolare secca di cui si potrà usufruire anche in caso di abitazioni date in locazione a cooperative o a enti senza scopo di lucro.
 
Sono stati inoltre studiati vantaggi per chi mette in affitto alloggi sociali nuovi o ristrutturati. I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40% per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.
 
Per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti a propria abitazione principale spetta una detrazione complessivamente pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro e a 450 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non supera i 30.987,41 euro.
 
Trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino ha facoltà di riscattare l’unità immobiliare (‘rent to buy’). Chi acquista ha 2 vantaggi:  l’Iva dovuta dall’acquirente (che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato) viene corrisposta solo al momento del riscatto e non all’inizio. Il reperimento del fabbisogno finanziario residuo per l’acquisto è poi rimandato al momento dell’atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto.
 
Bonus Mobili
Il pacchetto casa mette la parola fine al caos normativo sul Bonus Mobili. La spesa per l'acquisto di arredi ed elettrodomestici  abbinati agli interventi di ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni Irpef potrà essere superiore a quella per la ristrutturazione. Il tetto massimo per la spesa complessiva resta a 10mila euro. Il rimborso avviene in dieci rate annuali.

Può usufruire della detrazione chi ha avviato una ristrutturazione a partire dal 26 giugno 2012. La data di acquisto dei mobili deve essere successiva a quella in cui iniziano i lavori di ristrutturazione (Leggi tutto sul Bonus Mobili).
 
Tutela del territorio
Il premier ha poi presentato il programma "Terra Ferma", nell'ambito del quale il Consiglio dei Ministri ha sbloccato 1,5 miliardi di euro per la tutela del territorio e la lotta al dissesto idrogeologico. I progetti secondo Renzi sono già pronti e potranno partire grazie all'unità di missione di Palazzo Chigi che sarà operativa dal 1° aprile.

L’obiettivo del Governo è quello di accelerare le procedure per spendere circa 1,7 miliardi di euro, di cui “600 milioni sono già pronti in cassa”, ha detto il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti (leggi tutto sul programma 'Terra ferma').

Pagamenti della Pubblica Amministrazione
Matteo Renzi ha annunciato lo stanziamento di 68 miliardi di euro per pagare tutti i debiti delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti di imprese e professionisti. Le risorse seguiranno ai 22 miliardi già pagati nei mesi scorsi.

Con questo obiettivo, il Consiglio dei Ministri ha predisposto un disegno di legge che poggia su tre direttrici: adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a quelli previsti dalla relativa direttiva europea, favorire la cessione del credito al sistema bancario e accelerare il pagamento dei debiti arretrati. Per raggiungere questi traguardi, le PA in ritardo con i pagamenti saranno sanzionate col divieto di nuove assunzioni. Il ddl favorisce anche la cessione dei crediti al sistema bancario in base alla quale lo Stato offrirà una garanzia sui debiti di parte corrente delle Pubbliche amministrazioni al momento della cessione agli intermediari finanziari (Leggi Tutto).

Durc
Il Governo mira a smaterializzare le procedure per il rilascio e i controlli inerenti al Documento di regolarità contributiva. Secondo il decreto per il rilancio dell’occupazione e la semplificazione, rientrante nel Jobs Act (Scarica la bozza) le verifiche avverranno con un’unica interrogazione negli archivi dell'INPS, dell'INAIL e delle Casse edili che devono operare in integrazione e riconoscimento reciproco, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare. Il provvedimento di semplificazione avrà un impatto considerevole dato che, solo nel 2013, i Durc presentati sono stati circa 5 milioni (Leggi tutte le novità sul Durc).

Vedi le slides 'La Svolta Buona'



 
Le più lette