Debiti Amministrazioni, pagati 26 miliardi a professionisti e imprese
NORMATIVA
Debiti Amministrazioni, pagati 26 miliardi a professionisti e imprese
Dal Ministero dell’economia il punto della situazione sulle risorse stanziate, assegnate ed erogate
23/07/2014 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) fa il punto della situazione sul pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti di professionisti e imprese.
Tra il 2013 e il 2014 sono stati stanziati in tutto 47,5 miliardi di euro per effetto del DL 35/2013, del DL102/2013 e della Legge di Stabilità per il 2014. Il 91% delle risorse, pari a 43,2 miliardi, è già stato ripartito tra le amministrazioni debitrici.
Il 63% delle risorse ripartite agli enti, quindi 30,1 miliardi, è stato erogato alle amministrazioni che ne hanno fatto richiesta e 26,1 miliardi sono stati pagati ai creditori. In particolare, per il 2013 sono stati stanziati 27,2 miliardi, che ne hanno chiesto il 92% e pagato l’87%.
Per il 2014 sono stati stanziati 20,3 miliardi. Di questi fondi è stato ripartito il 79%, assegnato il 25% ed effettivamente utilizzato il 12%, cioè 2,5 miliardi. Con l’avvento del Governo Renzi, il DL 66/2014 ha stanziato altri 9,3 miliardi, di cui 3,8 miliardi alle Regioni e alle Province Autonome, 5 miliardi agli enti locali e 0,55 miliardi ai ministeri.
Le altre misure per pagare professionisti e imprese
Il decreto ha inoltre esteso la certificazione del credito, prima riservata allo Stato, a enti pubblici nazionali, regioni e province autonome, enti locali e enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Con il DM 27 giugno 2014, i professionisti e le imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione potranno cederli alle banche e vedersi pagare subito le somme dovute, decurtate di una percentuale che può arrivare al massimo all’ 1,90% o all’1,60% per gli importi eccedenti i 50 mila euro.
I crediti commerciali nei confronti della Pubblica amministrazione e i debiti tributari possono inoltre essere compensati. I debiti di carattere tributario che possono essere compensati con crediti sono somme iscritte a ruolo e somme risultanti da accertamenti tributari. I crediti oggetto della compensazione devono essere non prescritti, certi, liquidi ed esigibili.
I debiti per somme iscritte a ruolo devono essere stati notificati entro il 30 settembre 2013 e devono riguardare: tributi erariali, regionali e locali, contributi assistenziali e previdenziali, premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, entrate spettanti all'amministrazione che ha rilasciato la certificazione del credito. La certificazione del credito viene presentata ad Equitalia, che segnalano l’avvenuta compensazione nella piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti.
Per quanto riguarda i debiti da accertamento tributario, la compensazione viene effettuata tramite F24 telematico.
Le iniziative per il futuro
Oltre a smaltire i debiti accumulati, il Governo si prefigge di non accumularne di nuovi. Per questo motivo, nuove funzioni sulla Piattaforma per la certificazione elettronica dei crediti consentiranno di monitorare l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali e la registrazione delle fatture è diventata obbligatoria per tutti gli enti.
Dall’esercizio 2015, poi, entrerà pienamente in vigore la riforma della contabilità degli enti territoriali che consentirà la chiara identificazione e registrazione contabile dei debiti e crediti esigibili e di trarre direttamente dai bilanci degli enti informazioni significative anche sulla situazione debitoria.
Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi il MEF ha sottoscritto con Regioni, Province, Comuni, imprese, ordini professionali, banche e Cassa depositi e prestiti un protocollo di impegni per accelerare i pagamenti. Regioni, Province e Comuni si sono impegnati a ricorrere maggiormente alle anticipazioni di liquidità messe a disposizione dallo Stato e a rafforzare gli uffici preposti all’attività di certificazione e pagamento. I rappresentanti delle imprese si sono impegnati a sollecitare i propri associati a presentare istanza di certificazione dei crediti.
In queste attività saranno assistiti dai rappresentanti dei commercialisti e degli esperti contabili, nonché da quelli delle camere di commercio. L’ABI si è impegnata a favorire il più agevole processo di cessione del credito assistito da garanzia dello Stato e a sensibilizzare il sistema bancario a mettere a disposizione delle imprese adeguate risorse. Cassa depositi e prestiti, infine, ha dato la propria disponibilità ad adottare celermente la convenzione quadro con l’ABI per la cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e assistiti da garanzia dello Stato.
Positivo il commento dell’associazione nazionale costruttori edili (ANCE), soddisfatta per l’inserimento, all’interno del protocollo, di un impegno formale affinché sia trovata una soluzione anche ai pagamenti in conto capitale, cioè quelli che riguardano le opere pubbliche.
Tra il 2013 e il 2014 sono stati stanziati in tutto 47,5 miliardi di euro per effetto del DL 35/2013, del DL102/2013 e della Legge di Stabilità per il 2014. Il 91% delle risorse, pari a 43,2 miliardi, è già stato ripartito tra le amministrazioni debitrici.
Il 63% delle risorse ripartite agli enti, quindi 30,1 miliardi, è stato erogato alle amministrazioni che ne hanno fatto richiesta e 26,1 miliardi sono stati pagati ai creditori. In particolare, per il 2013 sono stati stanziati 27,2 miliardi, che ne hanno chiesto il 92% e pagato l’87%.
Per il 2014 sono stati stanziati 20,3 miliardi. Di questi fondi è stato ripartito il 79%, assegnato il 25% ed effettivamente utilizzato il 12%, cioè 2,5 miliardi. Con l’avvento del Governo Renzi, il DL 66/2014 ha stanziato altri 9,3 miliardi, di cui 3,8 miliardi alle Regioni e alle Province Autonome, 5 miliardi agli enti locali e 0,55 miliardi ai ministeri.
Le altre misure per pagare professionisti e imprese
Il decreto ha inoltre esteso la certificazione del credito, prima riservata allo Stato, a enti pubblici nazionali, regioni e province autonome, enti locali e enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Con il DM 27 giugno 2014, i professionisti e le imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione potranno cederli alle banche e vedersi pagare subito le somme dovute, decurtate di una percentuale che può arrivare al massimo all’ 1,90% o all’1,60% per gli importi eccedenti i 50 mila euro.
I crediti commerciali nei confronti della Pubblica amministrazione e i debiti tributari possono inoltre essere compensati. I debiti di carattere tributario che possono essere compensati con crediti sono somme iscritte a ruolo e somme risultanti da accertamenti tributari. I crediti oggetto della compensazione devono essere non prescritti, certi, liquidi ed esigibili.
I debiti per somme iscritte a ruolo devono essere stati notificati entro il 30 settembre 2013 e devono riguardare: tributi erariali, regionali e locali, contributi assistenziali e previdenziali, premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, entrate spettanti all'amministrazione che ha rilasciato la certificazione del credito. La certificazione del credito viene presentata ad Equitalia, che segnalano l’avvenuta compensazione nella piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti.
Per quanto riguarda i debiti da accertamento tributario, la compensazione viene effettuata tramite F24 telematico.
Le iniziative per il futuro
Oltre a smaltire i debiti accumulati, il Governo si prefigge di non accumularne di nuovi. Per questo motivo, nuove funzioni sulla Piattaforma per la certificazione elettronica dei crediti consentiranno di monitorare l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali e la registrazione delle fatture è diventata obbligatoria per tutti gli enti.
Dall’esercizio 2015, poi, entrerà pienamente in vigore la riforma della contabilità degli enti territoriali che consentirà la chiara identificazione e registrazione contabile dei debiti e crediti esigibili e di trarre direttamente dai bilanci degli enti informazioni significative anche sulla situazione debitoria.
Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi il MEF ha sottoscritto con Regioni, Province, Comuni, imprese, ordini professionali, banche e Cassa depositi e prestiti un protocollo di impegni per accelerare i pagamenti. Regioni, Province e Comuni si sono impegnati a ricorrere maggiormente alle anticipazioni di liquidità messe a disposizione dallo Stato e a rafforzare gli uffici preposti all’attività di certificazione e pagamento. I rappresentanti delle imprese si sono impegnati a sollecitare i propri associati a presentare istanza di certificazione dei crediti.
In queste attività saranno assistiti dai rappresentanti dei commercialisti e degli esperti contabili, nonché da quelli delle camere di commercio. L’ABI si è impegnata a favorire il più agevole processo di cessione del credito assistito da garanzia dello Stato e a sensibilizzare il sistema bancario a mettere a disposizione delle imprese adeguate risorse. Cassa depositi e prestiti, infine, ha dato la propria disponibilità ad adottare celermente la convenzione quadro con l’ABI per la cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e assistiti da garanzia dello Stato.
Positivo il commento dell’associazione nazionale costruttori edili (ANCE), soddisfatta per l’inserimento, all’interno del protocollo, di un impegno formale affinché sia trovata una soluzione anche ai pagamenti in conto capitale, cioè quelli che riguardano le opere pubbliche.