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Gli immobili pubblici di pregio diverranno hotel e residenze di lusso
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RISTRUTTURAZIONE
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Gli immobili pubblici di pregio diverranno hotel e residenze di lusso
Siglato l’accordo tra la ‘Fondazione Patrimonio Comune Anci’ e il Club ‘Borghi più belli d’Italia’
Vedi Aggiornamento del 03/03/2020
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01/07/2014 - Valorizzare i beni storico-culturali presenti nei “Borghi più belli d’Italia” per trasformarli in alberghi/residenze di lusso o comunque di alto livello.
È questo il progetto che la Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci (FPC) insieme a Borghi Servizi & Ambiente (BSA) intendono realizzare con la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione avvenuta la scorsa settimana presso la sede dell’Anci di Roma.
L’idea è quella di promuovere e attuare un ampio programma di valorizzazione di beni pubblici di rilevanza storico/culturale - allo stato attuale, sono circa 20 i Comuni aderenti su una platea di più di 200 - presenti presso i borghi Italiani di maggior rilievo, per costituire un prestigioso circuito turistico ricettivo, senza stravolgere l’assetto del territorio.
Il progetto rientra nel programma più ampio di valorizzazione del Club “I Borghi più belli d’Italia” - costituito nel 2001 su indirizzo della Consulta del Turismo dell’ANCI - dedicato allo sviluppo del grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni dei piccoli centri, molto spesso sconosciuto. Partire dai borghi, quindi, per contribuire alla ripresa economica italiana, allargando l’offerta turistica a circuiti di particolare bellezza non ancora noti al turismo italiano e straniero.
La particolarità del programma di valorizzazione è lo strumento: un fondo chiuso denominato “Fondo Immobiliare dei Borghi più belli d’Italia” al quale i Comuni possono apportare i propri beni inutilizzati (o sotto-utilizzati) per riconvertirli in strutture ricettive di lusso, valorizzandoli e rendendoli produttivi per la propria comunità. Gli investimenti saranno a totale carico dei privati, così come la gestione del fondo, delle strutture e dell’intero circuito.
La prima fase del programma è tutta incentrata sulle procedure (standard e omogenee per i tutti i Comuni aderenti) e sulle verifiche tecniche e amministrative che verranno avviate anche attraverso il Fondo Rotativo (con la collaborazione della Cassa e dell’Ente di Previdenza dei Geometri e dei Periti Industriali - promotori della FPC); passaggi fondamentali per preparare al meglio il pacchetto da conferire al fondo.
“È un progetto che associa la necessità e la volontà pubblica di sviluppare il proprio territorio con la capacità imprenditoriale tipica del privato” sintetizza Adriano Marchesini, Presidente di Borghi Servizi & Ambiente S.r.l.. FPC e BSA si occuperanno pertanto anche dell’individuazione dei finanziatori, della promozione del progetto e della individuazione dei gestori. Alcuni soggetti privati hanno già manifestato interesse.
“Una logica di partnership finalizzata alla trasformazione dell’idea in una delle più interessanti operazioni di valorizzazione del patrimonio italiano da mettere a sistema con le altre iniziative che FPC - a supporto dell’ANCI - e il Club dei ‘Borghi più Belli d’Italia’ stanno portando avanti”, conclude il consigliere delegato della Fondazione Patrimonio Comune, Lara Panfili.
Fonte: fondazionepatrimoniocomune.anci.it
È questo il progetto che la Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci (FPC) insieme a Borghi Servizi & Ambiente (BSA) intendono realizzare con la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione avvenuta la scorsa settimana presso la sede dell’Anci di Roma.
L’idea è quella di promuovere e attuare un ampio programma di valorizzazione di beni pubblici di rilevanza storico/culturale - allo stato attuale, sono circa 20 i Comuni aderenti su una platea di più di 200 - presenti presso i borghi Italiani di maggior rilievo, per costituire un prestigioso circuito turistico ricettivo, senza stravolgere l’assetto del territorio.
Il progetto rientra nel programma più ampio di valorizzazione del Club “I Borghi più belli d’Italia” - costituito nel 2001 su indirizzo della Consulta del Turismo dell’ANCI - dedicato allo sviluppo del grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni dei piccoli centri, molto spesso sconosciuto. Partire dai borghi, quindi, per contribuire alla ripresa economica italiana, allargando l’offerta turistica a circuiti di particolare bellezza non ancora noti al turismo italiano e straniero.
La particolarità del programma di valorizzazione è lo strumento: un fondo chiuso denominato “Fondo Immobiliare dei Borghi più belli d’Italia” al quale i Comuni possono apportare i propri beni inutilizzati (o sotto-utilizzati) per riconvertirli in strutture ricettive di lusso, valorizzandoli e rendendoli produttivi per la propria comunità. Gli investimenti saranno a totale carico dei privati, così come la gestione del fondo, delle strutture e dell’intero circuito.
La prima fase del programma è tutta incentrata sulle procedure (standard e omogenee per i tutti i Comuni aderenti) e sulle verifiche tecniche e amministrative che verranno avviate anche attraverso il Fondo Rotativo (con la collaborazione della Cassa e dell’Ente di Previdenza dei Geometri e dei Periti Industriali - promotori della FPC); passaggi fondamentali per preparare al meglio il pacchetto da conferire al fondo.
“È un progetto che associa la necessità e la volontà pubblica di sviluppare il proprio territorio con la capacità imprenditoriale tipica del privato” sintetizza Adriano Marchesini, Presidente di Borghi Servizi & Ambiente S.r.l.. FPC e BSA si occuperanno pertanto anche dell’individuazione dei finanziatori, della promozione del progetto e della individuazione dei gestori. Alcuni soggetti privati hanno già manifestato interesse.
“Una logica di partnership finalizzata alla trasformazione dell’idea in una delle più interessanti operazioni di valorizzazione del patrimonio italiano da mettere a sistema con le altre iniziative che FPC - a supporto dell’ANCI - e il Club dei ‘Borghi più Belli d’Italia’ stanno portando avanti”, conclude il consigliere delegato della Fondazione Patrimonio Comune, Lara Panfili.
Fonte: fondazionepatrimoniocomune.anci.it
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