MERCATI
Costruzioni, nel 2024 senza superbonus investimenti in calo dell’8,5%
Decreto Sblocca-Italia: dal 2015 stabilizzazione dell’Ecobonus
NORMATIVA
Decreto Sblocca-Italia: dal 2015 stabilizzazione dell’Ecobonus
Le altre misure: sblocco dei cantieri per piccole opere e grandi infrastrutture e interventi contro il dissesto idrogeologico
01/08/2014 - Stabilizzare l’Ecobonus dal 2015, far ripartire i cantieri fermi e avviare da subito programmi per la rigenerazione urbana e contro il dissesto idrogeologico. Sono alcuni degli obiettivi del Decreto Sblocca Italia, presentato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Il decreto, che dopo una consultazione pubblica sarà varato a fine agosto, si comporrà di dieci capitoli:
Sblocca edilizia: oltre alla stabilizzazione dell’Ecobonus dal 2015, prevede una massiccia operazione di efficientamento energetico degli edifici e incentivi per i privati che realizzano edifici da concedere in locazione.
Sblocca cantieri: farà ripartire, grazie a semplificazioni procedurali, grandi e piccole opere già finanziate attivando investimenti pari a 30 miliardi di euro, di cui il 57% provenienti da privati. Vedi la mappa
Sblocca Comuni: risponderà alle segnalazioni dei 1976 Comuni che, rispondendo alla chiamata del Presidente del Consiglio, hanno segnalato le opere bloccate. In un terzo dei casi, i cantieri si sono fermati a causa di problemi procedurali.
Sblocca reti: semplificherà la posa in opera delle reti a banda ultralarga e concederà agevolazioni fiscali ai privati che investiranno nella realizzazione di autostrade tecnologiche.
Sblocca porti: renderà il sistema portuale italiano più moderno e competitivo rispetto agli altri paesi europei.
Sblocca dissesto: Da una parte farà partire i 570 cantieri già pronti per la realizzazione di depuratori, collettori e reti fognarie, dall’altra darà al Governo poteri sostitutivi in caso di inerzia delle Pubbliche Amministrazioni dovute alle società in house. In questo modo si stima che sarà sbloccato un miliardo di euro.
Sblocca burocrazia: prevede la riforma del Codice Appalti, che sarà attuata con delega, semplificazioni per il project financing e nuove modalità di controllo sulla bancabilità delle opere per evitare ritardi e nuovi blocchi.
Sblocca export: si baserà su una serie di investimenti in e.commerce e agroalimentare, che aumenteranno le esportazioni dei prodotti italiani realizzati dalle piccole e medie imprese.
Sblocca Bagnoli: prevede programmi di rigenerazione urbana e di recupero delle aree industriali dismesse a Bagnoli e Taranto.
Sblocca energia: l'investimenti di Assomineraria, pari a 17 miliardi di euro, permetterà una maggiore produzione di energia. Per questo il premier Renzi ha annunciato che bisognerà uscire dalla logica del no.
Come precisato dal Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, gli incentivi agli investimenti e la semplificazione andranno di pari passo alla legalità perché non saranno più consentite né tollerate altre forme di devastazione del territorio.
Il decreto, che dopo una consultazione pubblica sarà varato a fine agosto, si comporrà di dieci capitoli:
Sblocca edilizia: oltre alla stabilizzazione dell’Ecobonus dal 2015, prevede una massiccia operazione di efficientamento energetico degli edifici e incentivi per i privati che realizzano edifici da concedere in locazione.
Sblocca cantieri: farà ripartire, grazie a semplificazioni procedurali, grandi e piccole opere già finanziate attivando investimenti pari a 30 miliardi di euro, di cui il 57% provenienti da privati. Vedi la mappa
Sblocca Comuni: risponderà alle segnalazioni dei 1976 Comuni che, rispondendo alla chiamata del Presidente del Consiglio, hanno segnalato le opere bloccate. In un terzo dei casi, i cantieri si sono fermati a causa di problemi procedurali.
Sblocca reti: semplificherà la posa in opera delle reti a banda ultralarga e concederà agevolazioni fiscali ai privati che investiranno nella realizzazione di autostrade tecnologiche.
Sblocca porti: renderà il sistema portuale italiano più moderno e competitivo rispetto agli altri paesi europei.
Sblocca dissesto: Da una parte farà partire i 570 cantieri già pronti per la realizzazione di depuratori, collettori e reti fognarie, dall’altra darà al Governo poteri sostitutivi in caso di inerzia delle Pubbliche Amministrazioni dovute alle società in house. In questo modo si stima che sarà sbloccato un miliardo di euro.
Sblocca burocrazia: prevede la riforma del Codice Appalti, che sarà attuata con delega, semplificazioni per il project financing e nuove modalità di controllo sulla bancabilità delle opere per evitare ritardi e nuovi blocchi.
Sblocca export: si baserà su una serie di investimenti in e.commerce e agroalimentare, che aumenteranno le esportazioni dei prodotti italiani realizzati dalle piccole e medie imprese.
Sblocca Bagnoli: prevede programmi di rigenerazione urbana e di recupero delle aree industriali dismesse a Bagnoli e Taranto.
Sblocca energia: l'investimenti di Assomineraria, pari a 17 miliardi di euro, permetterà una maggiore produzione di energia. Per questo il premier Renzi ha annunciato che bisognerà uscire dalla logica del no.
Come precisato dal Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, gli incentivi agli investimenti e la semplificazione andranno di pari passo alla legalità perché non saranno più consentite né tollerate altre forme di devastazione del territorio.