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Renzi presenta il diario di bordo dei prossimi mille giorni di governo

Renzi presenta il diario di bordo dei prossimi mille giorni di governo

Nel sito ‘passodopopasso’ anche le infrastrutture che saranno avviate con il decreto Sblocca Italia

Vedi Aggiornamento del 11/12/2014
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 11/12/2014
02/09/2014 - “Mille giorni di tempo per rendere l’Italia più semplice, più coraggiosa, più competitiva, dunque più bella”. È questo l’impegno del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, messo nero su bianco (anzi, online) con il nuovo sito http://passodopopasso.italia.it/, presentato ieri in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
 
Il programma di riforme a lungo termine del Governo, da oggi fino a maggio 2017, e la relativa evoluzione dell’attività parlamentare potranno essere verificati dai cittadini sul sito, che sarà “il diario di bordo dei #millegiorni, arricchito quotidianamente” ha twittato Renzi.
 
Tra i temi presenti sulla piattaforma, il decreto Sblocca-Italia, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, che prevede di anticipare l’apertura dei cantieri per opere già finanziate, come la ferrovia ad alta velocità/alta capacità Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018, e la ferrovia Palermo-Catania-Messina (valore 5 miliardi e 200 milioni, apertura cantieri dicembre 2015).
 
Con lo stesso criterio vengono sbloccati gli interventi sugli aeroporti (Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno per 4 miliardi e 600 milioni) e gli investimenti previsti nel contratto di programma con Rfi per la manutenzione straordinaria degli impianti (220 milioni). È prevista, inoltre, la defiscalizzazione degli investimenti privati per l’autostrada Orte-Mestre (10 miliardi 400 milioni).
 
Tra le altre opere vi sono le ferrovie Verona-Padova, il Terzo Valico dei Giovi, il Tunnel del Brennero, la Lucca-Pistoia, e la soppressione dei passaggi a livello nel tratto pugliese della Bologna-Lecce.
 
Per quanto riguarda, invece, le infrastrutture viarie, il decreto accelera i lavori per: Trieste-Venezia, quadrilatero Umbria-Marche, statale 131 e 291 in Sardegna, pedemontana Piemontese, Statale internazionale 340 (Tremezzina), Statale Telesina e statale 212 in Campania, due lotti sulla Salerno-Reggio in Calabria, l’asse Gamberale-Civitaluparella in Abruzzo. E non mancano le opere nelle grandi aree urbane: il passante ferroviario e la metropolitana di Torino, la tramvia di Firenze, la metropolitana di Roma e di Napoli.
 
È previsto un aumento degli investimenti privati in infrastrutture autostradali, attraverso la revisione e quindi l’eventuale allungamento delle concessioni (la proposta è stata notificata dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi alla Commissione europea) con la contestuale moderazione degli incrementi tariffari dei pedaggi autostradali. Il valore delle opere realizzabili con questa norma, e sulle quali si sono impegnate le società concessionarie, è di circa 10 miliardi di euro.

Le opere già finanziate vengono sbloccate con immissione di nuove risorse, a condizione che i cantieri (non l’approvazione del piano finanziario, non il progetto né la gara di appalto) di queste opere aprano entro date certe nell’arco di 10 mesi dall’approvazione del decreto.
 
Questo pacchetto di interventi è finanziato con 3 miliardi 890 milioni di euro, di cui 841 milioni dal Fondo Revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo.
 
Il Ministero delle Infrastrutture precisa che i fondi derivanti da revoche per il non rispetto dei tempi delle opere elencate saranno destinati alle seguenti infrastrutture, che in ogni caso verranno considerati in modo prioritario nella Legge di Stabilità: primo lotto della Termoli-San Vittore; completamento della rete circumetnea; metropolitana di Palermo:  tratto stazione Piazza della Libertà; metropolitana di Cagliari: adeguamento rete e interazione con hinterland.
 



 
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