03/09/2014 - Il Consiglio dei Ministri del 29 agosto scorso ha approvato il DPCM di riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, presentato dal Ministro Dario Franceschini.
Il provvedimento - ha spiegato il Ministro in conferenza stampa - rende l’amministrazione dei beni culturali più snella, efficiente e economica attraverso:
- l’ammodernamento della struttura centrale e la
semplificazione di quella periferica;
- l’integrazione definitiva tra
cultura e turismo;
- la valorizzazione dei
musei italiani (20 musei e siti archeologici di interesse nazionale dotati di piena autonomia gestionale e finanziaria con direttori altamente specializzati e selezionati con procedure pubbliche);
- il rilancio delle politiche di
innovazione e formazione;
- la valorizzazione delle
arti contemporanee;
- la revisione delle linee di comando tra centro e periferia (semplificazione delle procedure per ridurre i contenziosi) ed il taglio delle figure dirigenziali (
37 dirigenti in meno).
“La riforma del Mibact - ha detto Franceschini - è un cambiamento profondo, in linea con le importanti riforme che gli italiani si aspettano da questo Governo. Una importante e necessaria riorganizzazione che supera la contrapposizione ideologica tra tutela e valorizzazione e permette di
investire nel settore della cultura e del turismo come fattore trainante della ripresa economica del paese”.
Il testo approvato conferma i
contenuti annunciati a metà luglio, tra i quali segnaliamo l’istituzione di un’apposita direzione generale, finalizzata a valorizzare
l’arte e l’architettura contemporanea e promuovere la
riqualificazione delle periferie urbane.
La nuova struttura si chiamerà ‘Arte e architettura contemporanee e periferie urbane’ e si occuperà della promozione del
contemporaneo, promuovendone la qualità e partecipando direttamente all’ideazione di opere pubbliche, anche fornendo indicazioni per la loro
progettazione. La nuova direzione promuoverà anche la riqualificazione e il recupero delle periferie urbane.
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