
Scuole e rischio idrogeologico, ok agli appalti semplificati
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NORMATIVA
Scuole e rischio idrogeologico, ok agli appalti semplificati
Sblocca Italia: affidamenti diretti fino a 200mila euro e procedura negoziata fino a 5,2 milioni
Vedi Aggiornamento
del 30/07/2015
Vedi Aggiornamento del 30/07/2015
10/09/2014 - Procedure di appalto semplificate per la messa in sicurezza delle scuole e la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Sono alcuni dei contenuti dell’ultima bozza del decreto Sblocca Italia.
Il testo getta inoltre le basi per la riforma della normativa sul riutilizzo delle terre e rocce da scavo.
Interventi urgenti per la sicurezza delle scuole
Il decreto stabilisce che devono essere considerati di estrema urgenza gli interventi che, dopo una ricognizione da parte dell’ente interessato, sono giudicati necessari per la salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione scolastica e docente, la mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici del territorio e l’adeguamento alla normativa antisismica.
Gli interventi possono essere realizzati su impianti o arredi e possono comportare la sostituzione edilizia dei manufatti non idonei alla sicurezza. Per effettuare questi lavori il decreto prevede una serie di semplificazioni rispetto a quanto previsto dal Codice Appalti.
Per i lavori di estrema urgenza di messa in sicurezza degli edifici scolastici è ammesso l’affidamento diretto fino a 200 mila euro. Gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.186.000 euro) possono inoltre essere affidati dalla Stazione Appaltante con procedura negoziata senza bando, previo invito ad almeno tre operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.
I contratti possono essere stipulati anche prima del termine di 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva, le Stazioni Appaltanti possono non richiedere garanzie a corredo dell’offerta e la pubblicazione del bando può avvenire unicamente sul sito della Stazione Appaltante. Allo stesso tempo, possono essere dimezzati i tempi per la ricezione delle offerte, la presentazione delle domande di partecipazione e l’invio della documentazione di gara.
Mitigazione del rischio idrogeologico
Dalla programmazione 2015 le Regioni dovranno sottoscrivere un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo delle risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nell’accordo dovrà essere indicata la quota di cofinanziamento regionale.
Per la progettazione e l’esecuzione degli interventi il decreto dà ai presidenti delle Regioni la possibilità di avvalersi di società in house.
Il testo prevede inoltre che entro il 30 settembre il Governo attivi i suoi poteri sostitutivi, nominando appositi commissari, per la realizzazione degli interventi di adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione.
Positivo il commento dell’Oice, associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria anche se non piace la possibilità degli affidamenti in house. Il presidente dell’Oice, Patrizia Lotti, ha infatti invitato il Governo “a prevedere procedure anche semplificate, ma aperte al mercato, e a non seguire meccanismi derogatori che in passato non hanno portato né efficienza né economicità”.
Terre e rocce da scavo
Per rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, la normativa italiana sarà completamente rivista. Il nuovo regolamento, che dovrà essere emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sblocca Italia, dovrà rifarsi alla Direttiva 2008/98/UE e non sarà possibile introdurre regole più severe rispetto a quelle europee.
Il testo getta inoltre le basi per la riforma della normativa sul riutilizzo delle terre e rocce da scavo.
Interventi urgenti per la sicurezza delle scuole
Il decreto stabilisce che devono essere considerati di estrema urgenza gli interventi che, dopo una ricognizione da parte dell’ente interessato, sono giudicati necessari per la salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione scolastica e docente, la mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici del territorio e l’adeguamento alla normativa antisismica.
Gli interventi possono essere realizzati su impianti o arredi e possono comportare la sostituzione edilizia dei manufatti non idonei alla sicurezza. Per effettuare questi lavori il decreto prevede una serie di semplificazioni rispetto a quanto previsto dal Codice Appalti.
Per i lavori di estrema urgenza di messa in sicurezza degli edifici scolastici è ammesso l’affidamento diretto fino a 200 mila euro. Gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.186.000 euro) possono inoltre essere affidati dalla Stazione Appaltante con procedura negoziata senza bando, previo invito ad almeno tre operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.
I contratti possono essere stipulati anche prima del termine di 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva, le Stazioni Appaltanti possono non richiedere garanzie a corredo dell’offerta e la pubblicazione del bando può avvenire unicamente sul sito della Stazione Appaltante. Allo stesso tempo, possono essere dimezzati i tempi per la ricezione delle offerte, la presentazione delle domande di partecipazione e l’invio della documentazione di gara.
Mitigazione del rischio idrogeologico
Dalla programmazione 2015 le Regioni dovranno sottoscrivere un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo delle risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nell’accordo dovrà essere indicata la quota di cofinanziamento regionale.
Per la progettazione e l’esecuzione degli interventi il decreto dà ai presidenti delle Regioni la possibilità di avvalersi di società in house.
Il testo prevede inoltre che entro il 30 settembre il Governo attivi i suoi poteri sostitutivi, nominando appositi commissari, per la realizzazione degli interventi di adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione.
Positivo il commento dell’Oice, associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria anche se non piace la possibilità degli affidamenti in house. Il presidente dell’Oice, Patrizia Lotti, ha infatti invitato il Governo “a prevedere procedure anche semplificate, ma aperte al mercato, e a non seguire meccanismi derogatori che in passato non hanno portato né efficienza né economicità”.
Terre e rocce da scavo
Per rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, la normativa italiana sarà completamente rivista. Il nuovo regolamento, che dovrà essere emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sblocca Italia, dovrà rifarsi alla Direttiva 2008/98/UE e non sarà possibile introdurre regole più severe rispetto a quelle europee.
Norme correlate
Decreto Legge 12/09/2014 n.133
Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive (Decreto Sblocca Italia)
Approfondimenti
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