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Dissesto idrogeologico, tutte le deroghe al Codice degli appalti

Dissesto idrogeologico, tutte le deroghe al Codice degli appalti

Nello Sblocca Italia tempi più rapidi e affidamenti diretti per i lavori sotto i 5,2 milioni di euro. Esclusi servizi di progettazione e appalti integrati

Vedi Aggiornamento del 30/07/2015
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 30/07/2015
30/10/2014 - Con 278 voti favorevoli, 161 contrari e 7 astensioni, l’Aula della Camera ha approvato la legge di conversione del DL Sblocca Italia, rinnovando la fiducia al Governo.

Una delle ultime modifiche apportate al testo riguarda i lavori per la messa in sicurezza delle scuole, la mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici, per l’adeguamento sismico e per la tutela ambientale e del patrimonio culturale, sotto la soglia comunitaria di 5,2 milioni di euro.

Questi interventi sono considerati di ‘estrema urgenza’ e indifferibili e per il loro avvio vengono introdotte deroghe alle procedure di scelta del contraente e alle fasi delle procedure di affidamento dei contratti, previste nel Codice degli Appalti (Dlgs 163/2006). Vediamo le novità che interesseranno i lavori sotto i 5,2 milioni di euro.
 
Sarà possibile stipulare il contratto prima del termine di 35 giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva, e anche nel caso in cui venga proposto ricorso contro l’aggiudicazione definitiva con contestuale domanda cautelare. In tale ultimo caso non vengono applicati i termini di sospensione obbligatoria della stipula del contratto.
 
I lavori, per importi complessivi inferiori a 5,2 milioni di euro, potranno essere affidati con la procedura negoziata senza bando invitando un minimo di 10 soggetti (erano 3 nel testo del decreto legge).
 
I bandi relativi a contratti oltre 500.000 euro devono essere pubblicati soltanto sul sito web della stazione appaltante, e non sulla Gazzetta Ufficiale. Vengono dimezzati i tempi di ricezione delle offerte nelle procedure aperte, ristrette e negoziate.
 
I lavori, fino a 200.000 euro, di messa in sicurezza degli edifici scolastici e di quelli dell’alta formazione artistica, museale e coreutica (AFAM) potranno essere affidati direttamente con invito rivolto ad almeno 5 operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.
 
Dalle semplificazioni sono esclusi i servizi di architettura e ingegneria e gli appalti integrati.
 
Questi appalti ‘veloci’ saranno comunque assoggettati agli informativi e di pubblicazione e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) potrà disporre controlli a campione sugli affidamenti.
 
Si stabilisce che le ‘esigenze di tutela della incolumità pubblica’ rientrano tra quelle ‘imperative connesse a un interesse generale’, cioè quelle per le quali il contratto di aggiudicazione di lavori pubblici conserva la sua efficacia anche se è stato stipulato in violazione di legge e sarebbe da annullare.
 
Quindi, anche in caso di contratti irregolari contestati dalle imprese, le stazioni appaltanti potranno segnalare al Tar che si tratta di lavori di ‘estrema urgenza’ o connessi a calamità naturali; il Tar sospenderà le procedure di gara solo se l’estrema gravità e urgenza della domanda cautelare prevalgono sulle esigenze di incolumità pubblica. Ciò significa che eventuali ricorsi al Tar delle imprese non bloccheranno automaticamente l’avvio dei lavori, come avviene oggi. 

Leggi le altre novità dello Sblocca Italia per il RISCHIO IDROGEOLOGICO, per i LAVORI PRIVATI e per la RIQUALIFICAZIONE URBANA.

Le Commissioni Lavori pubblici e Territorio del Senato inizieranno oggi stesso l’esame del provvedimento, per trasmetterlo all’Aula di Palazzo Madama il 4 novembre prossimo. Il decreto-legge deve essere convertito in legge entro l'11 novembre 2014.
 


 
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