24/11/2014 - Il mercato immobiliare italiano torna a crescere e rispetto al 3° trimestre 2013 si registra un +3,6% per un totale di 206.945 transazioni. Positivo il mercato delle abitazioni (+4,1%), dei negozi (+9%) e dei capannoni (+1,6%), mentre restano in negativo gli uffici (-2%).
Questi i dati principali emersi dalla nota del 3° trimestre redatta dall’OMI (l’Osservatorio Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate sull’andamento del mercato immobiliare relativa al periodo luglio-settembre 2014.
L’incremento maggiore si avverte nel settore residenziale con un +4,1% e questa volta il dato positivo non risparmia neanche il Sud; al Centro le compravendite sono in crescita del 4,5% rispetto al III trimestre del 2013, al Nord il rialzo è pari al 4,3% mentre al Sud si registra un tasso tendenziale pari a +3,6%.
Il rialzo più alto riguarda i capoluoghi di provincia, +6,9% rispetto al III trimestre 2013 confermando e rafforzando il segno positivo dello scorso trimestre, quando il rialzo era stato dell’1,8%.
“I con tassi tendenziali in decisa crescita nei capoluoghi di tutte le aree geografiche e in particolare nei capoluoghi del Centro dove si realizza il massimo rialzo, +8,9%. Nei comuni minori, il migliore risultato si registra al Nord dove il rialzo è del 3,8%.”
Dati decisamente positivi si riscontrano soprattutto nelle otto grandi città, in termini di popolazione, con un +9,6%. Spiccano i rialzi di città come a Firenze (+22,8%), Bologna (+18,7%) e Roma (+11,8%). Poi ci sono Genova (+10,4%), Palermo (+8,9%) e Napoli (+7.3%) che riprende a crescere dopo quattro trimestri di cali. Milano conferma per il quinto trimestre consecutivo il segno positivo (+6,8%) mentre il rialzo più debole (+0,7%) si riscontra a Torino.
Il settore commerciale registra un rialzo del 9% con 5.428 unità e il produttivo dell’1,6% con 2.014 unità. Il peggiore risulta essere il settore terziario che perde, rispetto al III trimestre del 2013, il 2% in termini di immobili compravenduti.
Maggiori informazioni sui contenuti della Nota Trimestrale Omi relativa al periodo luglio-settembre 2014, si possono avere consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate alla pagina Note trimestrali.
Complessivamente si riscontrano segnali positivi che fanno ben sperare anche per il 2015. Inoltre secondo un focus dell’Ance ci sarebbe un diverso atteggiamento, più positivo, da parte delle banche maggiormente disposte a concedere un mutuo per l’acquisto abitativo.
Infatti lo studio mette in evidenza come la crisi immobiliare affonda le sue radici nel razionamento di mutui per l’acquisto delle abitazioni da parte delle banche; i mutui per comprare casa da parte delle famiglie “sono diminuiti, tra il 2007 e il 2013, di oltre il 65%, tornando a crescere solo nei primi 9 mesi del 2014 (+7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)”.
I segnali positivi che si stanno manifestando nei comuni capoluogo e, soprattutto, nelle grandi città portano a chiedersi se il mercato immobiliare residenziale sia di fronte ad un eventuale fine del ciclo negativo. Secondo l’ANCI, la ripresa definitiva potrebbe essere frenata dal regime fiscale immobiliare, che rimane tutt’oggi ancora un peso insostenibile per le famiglie italiane.