13/11/2014 - “In questi sei anni di crisi drammatica sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, c’è stato un calo del 47% di investimenti in opere pubbliche, e si registra una pericolosa crescita di lavoro irregolare e nero, delle false partite Iva, dell’illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti”.
“Di fronte a questa situazione i governi che si sono succeduti non hanno proposto nulla per rilanciare il settore, che è tornato ai livelli di 30 anni fa e le scelte contenute anche negli ultimi provvedimenti proseguono in questa stessa direzione.”
Così i segretari generali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella spiegano la decisione dei lavoratori delle costruzioni di scendere nelle piazze il 27 novembre prossimo.
Con lo slogan “In lotta per il futuro”, e il relativo hashtag #inlottaxilfuturo, i sindacati di categoria hanno organizzato per giovedì 27 novembre una giornata nazionale di mobilitazione con sit-in, presidi e manifestazioni di protesta in tutte le regioni italiane.
Le organizzazioni sindacali chiedono investimenti capaci di creare lavoro, sulla base di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla qualità dell’impresa, del lavoro e dei prodotti, sulla sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico, sulla messa in sicurezza dai rischi naturali, sull’abbandono della cementificazione selvaggia, sul recupero del patrimonio esistente e sulla riqualificazione urbana.
NORMATIVA
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