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Col rating di legalità ‘bollino blu’ alle imprese nelle gare d’appalto
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Col rating di legalità ‘bollino blu’ alle imprese nelle gare d’appalto
Protocollo di intesa tra Antitrust e Anac: dal 15 dicembre punti aggiuntivi per chi ottiene le stellette
12/12/2014 - Entreranno in vigore lunedì 15 dicembre 2014 le nuove regole sul rating di legalità delle imprese. Si tratta della possibilità che alle imprese virtuose vengano assegnate, su loro richiesta, da una a tre stellette.
La novità, contenuta nel protocollo di intesa presentato ieri dall’Autorità Anticorruzione (ANAC) e dall’Antitrust, consiste nel fatto che il rispetto della legalità non faciliterà le imprese solo nell’accesso ai finanziamenti, ma darà loro un punteggio aggiuntivo nella partecipazione alle gare d’appalto.
La richiesta del punteggio, che il presidente dell'Autorità garante della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, e il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, hanno ribattezzato “bollino blu”, sarà volontaria.
Le imprese che chiederanno il rating otterranno da una a tre stelle in relazione al grado di legalità valutato sulla base di una serie di parametri che sono stati però rivisti, ampliati e resi più stringenti rispetto a quelli finora vigenti. Come spiegato da Cantone, sono stati inclusi la richiesta di modelli organizzativi di prevenzione della corruzione, l'assenza di commissariamento e la mancanza delle sanzioni previste dal codice dei contratti.
Le domande presentate dalle imprese e saranno esaminate da una commissione congiunta Antitrust-Anac. L’Antitrust segnalerà all’Anac “presunti fenomeni di alterazione delle regole e delle procedure di gara” che emergeranno eventualmente nel corso dei suoi procedimenti istruttori. L’Anac, a sua volta, segnalerà all’Antitrust “presunti fenomeni collusivi di cui emerga notizia nel corso dello svolgimento della propria attività o in seguito a specifiche segnalazioni” da parte di imprese o stazioni appaltanti.
L’Antitrust inoltrerà poi all’Anticorruzione il “parere motivato inviato alla stazione appaltante nel caso di atti di gara che possano comportare una violazione delle norme a tutela della concorrenza e del mercato”. L’Antitrust potrà accedere alle informazioni contenute nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le due Autorità collaboreranno inoltre per individuare informazioni sulla partecipazione delle imprese alle gare pubbliche e costituiranno un gruppo di lavoro per agevolare lo scambio reciproco di informazioni.
Per incrementare le segnalazioni sugli eventuali fenomeni di collusione tra le imprese, l'Anac pubblicherà sul proprio sito il vademecum adottato l'anno scorso dall'Antitrust per orientare l'attività di controllo delle Stazioni Appaltanti.
Ricordiamo che il rating di legalità è nato nel 2012 come sistema di qualificazione volontaria delle imprese. In base al punteggio ottenuto, da una a tre stellette, calcolato secondo il regolamento attuativo del decreto sulle liberalizzazioni, è previsto l’accesso facilitato al credito e ai finanziamenti pubblici.
Con un decreto adottato ad aprile, il Ministero dell’Economia ha spiegato che le facilitazioni nell’accesso al credito possono tradursi in una preferenza in graduatoria, nell’attribuzione di punteggio aggiuntivo o nella riserva di una quota delle risorse finanziarie disponibili.
Il protocollo di intesa siglato ieri chiude quindi il cerchio, dando alle imprese che rispettano i requisiti di legalità la possibilità di partecipare con più facilità alle gare di appalto.
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La novità, contenuta nel protocollo di intesa presentato ieri dall’Autorità Anticorruzione (ANAC) e dall’Antitrust, consiste nel fatto che il rispetto della legalità non faciliterà le imprese solo nell’accesso ai finanziamenti, ma darà loro un punteggio aggiuntivo nella partecipazione alle gare d’appalto.
La richiesta del punteggio, che il presidente dell'Autorità garante della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, e il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, hanno ribattezzato “bollino blu”, sarà volontaria.
Le imprese che chiederanno il rating otterranno da una a tre stelle in relazione al grado di legalità valutato sulla base di una serie di parametri che sono stati però rivisti, ampliati e resi più stringenti rispetto a quelli finora vigenti. Come spiegato da Cantone, sono stati inclusi la richiesta di modelli organizzativi di prevenzione della corruzione, l'assenza di commissariamento e la mancanza delle sanzioni previste dal codice dei contratti.
Le domande presentate dalle imprese e saranno esaminate da una commissione congiunta Antitrust-Anac. L’Antitrust segnalerà all’Anac “presunti fenomeni di alterazione delle regole e delle procedure di gara” che emergeranno eventualmente nel corso dei suoi procedimenti istruttori. L’Anac, a sua volta, segnalerà all’Antitrust “presunti fenomeni collusivi di cui emerga notizia nel corso dello svolgimento della propria attività o in seguito a specifiche segnalazioni” da parte di imprese o stazioni appaltanti.
L’Antitrust inoltrerà poi all’Anticorruzione il “parere motivato inviato alla stazione appaltante nel caso di atti di gara che possano comportare una violazione delle norme a tutela della concorrenza e del mercato”. L’Antitrust potrà accedere alle informazioni contenute nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le due Autorità collaboreranno inoltre per individuare informazioni sulla partecipazione delle imprese alle gare pubbliche e costituiranno un gruppo di lavoro per agevolare lo scambio reciproco di informazioni.
Per incrementare le segnalazioni sugli eventuali fenomeni di collusione tra le imprese, l'Anac pubblicherà sul proprio sito il vademecum adottato l'anno scorso dall'Antitrust per orientare l'attività di controllo delle Stazioni Appaltanti.
Ricordiamo che il rating di legalità è nato nel 2012 come sistema di qualificazione volontaria delle imprese. In base al punteggio ottenuto, da una a tre stellette, calcolato secondo il regolamento attuativo del decreto sulle liberalizzazioni, è previsto l’accesso facilitato al credito e ai finanziamenti pubblici.
Con un decreto adottato ad aprile, il Ministero dell’Economia ha spiegato che le facilitazioni nell’accesso al credito possono tradursi in una preferenza in graduatoria, nell’attribuzione di punteggio aggiuntivo o nella riserva di una quota delle risorse finanziarie disponibili.
Il protocollo di intesa siglato ieri chiude quindi il cerchio, dando alle imprese che rispettano i requisiti di legalità la possibilità di partecipare con più facilità alle gare di appalto.
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