
FINCO: ok ai bonus edilizi, no alla ritenuta d'acconto dell'8%
NORMATIVA
FINCO: ok ai bonus edilizi, no alla ritenuta d'acconto dell'8%
Le considerazioni della Federazione su Legge di Stabilità 2015 e Milleproroghe
Vedi Aggiornamento
del 14/01/2019

08/12/2014 - Tra gli aspetti positivi delle leggi approvate dal Governo c’è il sistema agevolato per l’efficienza energetica e la proroga delle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie; tra gli aspetti negativi l’esclusione del bonus sull’antisimica alle zone 3 e 4 e l’aumento all’8% della ritenuta d’acconto sui bonifici.
Queste alcune considerazioni di F.IN.CO, Federazione Industria, Prodotti, Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni, alla Legge di Stabilità 2015 e al decreto Milleproroghe, da poco presentato al Parlamento per la conversione (Decreto 31 dicembre 2014, n. 192).
Per la federazione, che tutela le categorie operanti nel settore edilizio, va bene anche il bonus del 65% per la messa in sicurezza sismica, ma secondo il Direttore Generale Finco, Angelo Artale, si sarebbe potuto estendere l’agevolazione anche alle zone a rischio sismico 3 e 4 (attualmente escluse dal bonus) senza particolari costi a carico dello Stato.
FINCO mette in evidenza come per l’Erario sia maggiore il costo di ricostruzione post-sisma e dell’emergenza piuttosto che quello dovuto alla messa in sicurezza. Inoltre estendendo le agevolazioni ci sarebbero maggiori entrate; infatti molti interventi di messa in sicurezza non si effettuano senza le agevolazioni.
Tra le misure positive l’estensione delle agevolazioni alle schermature solari, l’allargamento dei bonus ai generatori di calore alimentati a biomasse combustibili e la proroga delle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie che potrà favorire la riqualificazione degli edifici, sempre più prevalente sulle costruzioni ex novo.
Secondo F.IN.CO tali norme hanno avuto una ricaduta favorevole su quelle imprese operanti nei settori del risparmio energetico, riguardanti infissi, strutture opache orizzontali e verticali, pannelli solari termici, impianti di climatizzazione, interventi “a cappotto”etc, ma anche per quelle riguardanti l’efficienza sismica come imprese di acciaio, carpenteria, cemento armato, legno strutturale.
Gli aspetti negativi evidenziati, sia nella Legge di Stabilità che nel Milleproroghe, sono in primo luogo l’aumento dal 4% all’8% della ritenuta di acconto sui bonifici effettuati a fronte degli interventi per le ristrutturazioni energetiche ed edilizie; tale drenaggio di liquidità a carico delle piccole imprese potrebbe ostacolare gli stessi interventi.
Negativa anche “la misura a favore delle concessioni autostradali che prevede una ulteriore proroga temporale all’obbligo di accorpamento delle tratte che consentirebbe l’allungamento, ancora senza gare, delle concessioni stesse.
Queste alcune considerazioni di F.IN.CO, Federazione Industria, Prodotti, Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni, alla Legge di Stabilità 2015 e al decreto Milleproroghe, da poco presentato al Parlamento per la conversione (Decreto 31 dicembre 2014, n. 192).
Per la federazione, che tutela le categorie operanti nel settore edilizio, va bene anche il bonus del 65% per la messa in sicurezza sismica, ma secondo il Direttore Generale Finco, Angelo Artale, si sarebbe potuto estendere l’agevolazione anche alle zone a rischio sismico 3 e 4 (attualmente escluse dal bonus) senza particolari costi a carico dello Stato.
FINCO mette in evidenza come per l’Erario sia maggiore il costo di ricostruzione post-sisma e dell’emergenza piuttosto che quello dovuto alla messa in sicurezza. Inoltre estendendo le agevolazioni ci sarebbero maggiori entrate; infatti molti interventi di messa in sicurezza non si effettuano senza le agevolazioni.
Tra le misure positive l’estensione delle agevolazioni alle schermature solari, l’allargamento dei bonus ai generatori di calore alimentati a biomasse combustibili e la proroga delle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie che potrà favorire la riqualificazione degli edifici, sempre più prevalente sulle costruzioni ex novo.
Secondo F.IN.CO tali norme hanno avuto una ricaduta favorevole su quelle imprese operanti nei settori del risparmio energetico, riguardanti infissi, strutture opache orizzontali e verticali, pannelli solari termici, impianti di climatizzazione, interventi “a cappotto”etc, ma anche per quelle riguardanti l’efficienza sismica come imprese di acciaio, carpenteria, cemento armato, legno strutturale.
Gli aspetti negativi evidenziati, sia nella Legge di Stabilità che nel Milleproroghe, sono in primo luogo l’aumento dal 4% all’8% della ritenuta di acconto sui bonifici effettuati a fronte degli interventi per le ristrutturazioni energetiche ed edilizie; tale drenaggio di liquidità a carico delle piccole imprese potrebbe ostacolare gli stessi interventi.
Negativa anche “la misura a favore delle concessioni autostradali che prevede una ulteriore proroga temporale all’obbligo di accorpamento delle tratte che consentirebbe l’allungamento, ancora senza gare, delle concessioni stesse.