Il nuovo Testo Unico dell’Umbria premia la riqualificazione urbana
URBANISTICA
Il nuovo Testo Unico dell’Umbria premia la riqualificazione urbana
Un’unica legge sull’edilizia che abroga 20 leggi e conferma le premialità del Piano Casa
13/01/2015 - Una legge che mira allo sviluppo del territorio puntando sulla salvaguardia del paesaggio rurale, dei contesti urbani, dei centri storici e sulla riqualificazione urbana delle periferie e delle aree industriali.
Questi i principali obiettivi che vuole raggiungere il nuovo Testo Unico sul “Governo del territorio e materie correlate” approvato di recente e presentato ieri in conferenza stampa dalla Regione Umbria come un provvedimento di semplificazione e unificazione delle norme edilizie dell’Umbria.
Il provvedimento, in nove titoli e 273 articoli, infatti abroga 20 leggi regionali (che contavano circa 600 articoli) e conferisce efficacia ai procedimenti edilizi ed urbanistici, riducendone i tempi e i costi anche grazie all’utilizzo di servizi telematici.
Soddisfatto l’assessore regionale all’urbanistica, Fabio Paparelli, che ha dichiarato: “L’obiettivo è quello di rafforzare le norme in materia di riqualificazione e rigenerazione urbana anche incentivando il sistema delle premialità”.
“Grazie al lavoro svolto in questi mesi, evidenzia Paparelli, si è raggiunto un buon equilibrio tra delegificazione e semplificazione, perseguendo l’assetto ottimale del territorio, secondo i principi del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana, valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali”.
Alcuni dei principi conseguiti dal Testo Unico riguardano la copianificazione quale metodo per le scelte di pianificazione, il diritto di accesso alle informazioni sullo stato del territorio e sui procedimenti urbanistici ed edilizi senza dimostrare la sussistenza di un interesse specifico, il divieto d'introdurre adempimenti aggiuntivi in materia di governo del territorio ed inoltre il principio secondo cui le pubbliche amministrazioni debbono indirizzare la propria azione nella forma meno afflittiva per le imprese ed i cittadini.
Inoltre viene accorpata, in un'unica sezione, tutta la disciplina in materia di perequazione, compensazione e premialità, comprese quelle per gli interventi di riqualificazione nei centri storici e per gli interventi di prevenzione sismica degli edifici.
Per l’assessore Paparelli e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, la delegificazione ha permesso, a parità di qualità degli interventi e di controlli, di uniformare l’azione amministrativa nel territorio regionale a vantaggio delle professioni e degli operatori del settore.
“A quanto si conosce, ha sottolineato la presidente, è l'unico realizzato in Italia insieme a quello della Toscana e diventa centrale per la vita economica della nostra regione rendendo più facile la vita per le imprese, per i professionisti, per gli enti pubblici e ovviamente per i cittadini che operano nel settore edilizio. Tra gli obiettivi ed i risultati attesi dal nuovo Testo unico c'è anche una puntuale distinzione dei ruoli e delle competenze tra i vari Enti”.
Nella norma sono chiare le distinzioni di ruoli: la Regione si occuperà del Programma Strategico Territoriale e del Piano Paesaggistico Regionale per tutelare al meglio il paesaggio, le Province si occuperanno del Piano territoriale di coordinamento con funzioni di coordinamento della pianificazione locale e i Comuni del Piano Regolatore Generale che prenderà atto delle invarianze stabilite dai piani sovraordinati e dei piani di settore, con ampi poteri di disegnare, realizzare e riqualificare la città esistente e quella futura.
Inoltre per l’assessore Paparelli il provvedimento disciplina in modo razionale e urbanisticamente meno impattante alcune delle innovazioni introdotte dallo "Sblocca Italia", come il cambio di destinazione d'uso, le agevolazioni sugli oneri concessori per la riqualificazione urbana e il regolamento edilizio regionale ma contemporaneamente ripropone e conferma alcune norme edilizie premiali introdotte a suo tempo in applicazione dal "Piano Casa".
Questi i principali obiettivi che vuole raggiungere il nuovo Testo Unico sul “Governo del territorio e materie correlate” approvato di recente e presentato ieri in conferenza stampa dalla Regione Umbria come un provvedimento di semplificazione e unificazione delle norme edilizie dell’Umbria.
Il provvedimento, in nove titoli e 273 articoli, infatti abroga 20 leggi regionali (che contavano circa 600 articoli) e conferisce efficacia ai procedimenti edilizi ed urbanistici, riducendone i tempi e i costi anche grazie all’utilizzo di servizi telematici.
Soddisfatto l’assessore regionale all’urbanistica, Fabio Paparelli, che ha dichiarato: “L’obiettivo è quello di rafforzare le norme in materia di riqualificazione e rigenerazione urbana anche incentivando il sistema delle premialità”.
“Grazie al lavoro svolto in questi mesi, evidenzia Paparelli, si è raggiunto un buon equilibrio tra delegificazione e semplificazione, perseguendo l’assetto ottimale del territorio, secondo i principi del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana, valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali”.
Alcuni dei principi conseguiti dal Testo Unico riguardano la copianificazione quale metodo per le scelte di pianificazione, il diritto di accesso alle informazioni sullo stato del territorio e sui procedimenti urbanistici ed edilizi senza dimostrare la sussistenza di un interesse specifico, il divieto d'introdurre adempimenti aggiuntivi in materia di governo del territorio ed inoltre il principio secondo cui le pubbliche amministrazioni debbono indirizzare la propria azione nella forma meno afflittiva per le imprese ed i cittadini.
Inoltre viene accorpata, in un'unica sezione, tutta la disciplina in materia di perequazione, compensazione e premialità, comprese quelle per gli interventi di riqualificazione nei centri storici e per gli interventi di prevenzione sismica degli edifici.
Per l’assessore Paparelli e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, la delegificazione ha permesso, a parità di qualità degli interventi e di controlli, di uniformare l’azione amministrativa nel territorio regionale a vantaggio delle professioni e degli operatori del settore.
“A quanto si conosce, ha sottolineato la presidente, è l'unico realizzato in Italia insieme a quello della Toscana e diventa centrale per la vita economica della nostra regione rendendo più facile la vita per le imprese, per i professionisti, per gli enti pubblici e ovviamente per i cittadini che operano nel settore edilizio. Tra gli obiettivi ed i risultati attesi dal nuovo Testo unico c'è anche una puntuale distinzione dei ruoli e delle competenze tra i vari Enti”.
Nella norma sono chiare le distinzioni di ruoli: la Regione si occuperà del Programma Strategico Territoriale e del Piano Paesaggistico Regionale per tutelare al meglio il paesaggio, le Province si occuperanno del Piano territoriale di coordinamento con funzioni di coordinamento della pianificazione locale e i Comuni del Piano Regolatore Generale che prenderà atto delle invarianze stabilite dai piani sovraordinati e dei piani di settore, con ampi poteri di disegnare, realizzare e riqualificare la città esistente e quella futura.
Inoltre per l’assessore Paparelli il provvedimento disciplina in modo razionale e urbanisticamente meno impattante alcune delle innovazioni introdotte dallo "Sblocca Italia", come il cambio di destinazione d'uso, le agevolazioni sugli oneri concessori per la riqualificazione urbana e il regolamento edilizio regionale ma contemporaneamente ripropone e conferma alcune norme edilizie premiali introdotte a suo tempo in applicazione dal "Piano Casa".