18/03/2015 - Contrastare l’emergenza abitativa del Lazio attraverso azioni volte alla ristrutturazione di edifici esistenti da affittare a canone calmierato, rispettando così il diritto alla casa di tutte le categorie.
Questo l’obiettivo del
protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per sostenere chi non ha i requisiti per un alloggio popolare ma non può comunque permettersi un affitto a canoni di mercato.
I principali destinatari dell’iniziativa sono famiglie, giovani coppie, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito che non riescono ad accedere al mercato degli affitti.
Il protocollo introduce novità importanti per risolvere l’esigenza abitativa, tra queste l’accesso al
fondo investimenti per l’abitare, gestito da CDP
, con 500 milioni ancora disponibili in tutta Italia.
Inoltre viene data la possibilità per le Ater ( Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di
utilizzare i propri terreni per progetti di housing sociale, con la costruzione di nuovi edifici proprio per questo scopo.
In più vengono rese operative le norme previste dal
nuovo piano casa che, a fronte della possibilità di cambiare destinazione d’uso e premi di cubatura, introducono
l’obbligo di mettere a disposizione alloggi in housing sociale in affitto a 5 euro al metro quadrato a Roma e a 4 euro nel resto del Lazio.
Infine il protocollo orienta il reperimento dell’housing sociale verso
la ristrutturazione di edifici già realizzati, o in corso di realizzazione, piuttosto che verso la nuova edificazione.
La Regione ha già avviato delle
azioni strategiche in questa direzione con il recupero del patrimonio immobiliare pubblico e dell’invenduto e l’individuazione di patrimonio immobiliare già esistente, da riqualificare o riconvertire.
"Non vogliamo dimenticare i tantissimi e tantissime giovani coppie, sfrattati, persone alla ricerca di una casa, persone che vogliono farsi una famiglia o che hanno perso il lavoro, precari, che sono esclusi dalle regole normali dell'affitto e anche dalle attuali politiche di supporto alle case popolari, perché non rientrano nelle graduatorie"- è il commento del presidente della Regione,
Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un'opportunità che non c'era e ora c’è grazie al protocollo e alla collaborazione tra la Regione Lazio e Cassa Depositi e Prestiti".
"La Regione Lazio, attraverso l'Ater, si mette in condizioni di percorrere un'opportunità importante
in un settore come quello dell'abitare" - lo ha detto
Fabio Refrigeri, Assessore Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente, che ha aggiunto: “non solo tentativi di lotta all'emergenza, come il piano straordinario da 257 milioni che abbiamo lanciato, non solo iniziative importanti sull'aiuto all'affitto per la morosità incolpevole ma anche piani strutturali che possano interessare fasce ampie del nostro tessuto sociale”- ha detto ancora Refrigeri.