Scuole, in Gazzetta il Decreto Mutui
NORMATIVA
Scuole, in Gazzetta il Decreto Mutui
Alcune Regioni si sono già attivate, ma pronta già una proroga di 30 giorni per le scadenze
05/03/2015 - Pubblicato il 3 marzo 2015 in Gazzetta il Decreto Mutui che autorizza le Regioni a stipulare mutui trentennali per gli edifici scolastici con oneri di ammortamento a carico dello Stato. Il Governo però, con un decreto di prossima pubblicazione, prorogherà tutte le scadenze previste di un mese.
Grazie al Decreto Mutui, che stanzia 40 milioni di euro annui, le Regioni potranno realizzare, con l’attivazione dei mutui, interventi straordinari di ristrutturazione, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico di scuole pubbliche, palestre scolastiche, residenze per studenti universitari e immobili dell'Alta formazione artistica.
Sarà possibile anche procedere alla costruzione di nuovi edifici scolastici e alla creazione di nuovi impianti sportivi nelle scuole.
Le Regioni potranno accendere un mutuo con la Banca europea per gli investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa Depositi e Prestiti o altri soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria.
Il Governo ha previsto che, nella fase iniziale, saranno liberate risorse per 850 milioni di euro.
Per rendere possibile l’operazione, le Regioni devono essere autorizzate dal Ministero dell’economia e finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dato che le rate di ammortamento saranno pagate agli istituti finanziatori direttamente dallo Stato.
Per tutti i dettagli leggi qui.
Il Decreto è stato approvato il 23 gennaio scorso e prevedeva entro il 15 febbraio (termine evidentemente scaduto) la ripartizione delle risorse tra le regioni ad opera del Miur. Il ritardo della pubblicazione ufficiale ha creato dei problemi con le numerose scadenze presenti nel decreto, di conseguenza è stato necessario annunciarene la proroga di 30 giorni.
Nel Decreto pubblicato in Gazzetta si legge che le Regioni dovranno inviare al Miur, al Ministero dell'Economia e a quello delle Infrastrutture i piani regionali triennali di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste presentate dagli enti locali entro il 31 marzo ma con la proroga annunciata la nuova scadenza è prevista per il 30 aprile 2015.
Sulla base dei programmi presentati dalle Regioni, il Miur approverà il piano nazionale di edilizia scolastica entro il 31 maggio 2015 (non più il 30 aprile 2015).
Molte Regioni hanno già pubblicato gli avvisi per accedere ai finanziamenti e gli enti locali hanno predisposto i progetti. Le prime ad aver pubblicato l'avviso per l'accesso ai finanziamenti sono la Toscana, la Calabria, il Piemonte, il Veneto, la Liguria e la Puglia.
Per la Toscana è previsto un finanziamento per il 100% del costo ammesso con un tetto massimo pari a 2 milioni di euro per gli interventi di nuova costruzione ed 700 mila euro per tutti gli altri.
Clicca qui per ulteriori informazioni.
Per la Calabria il contributo massimo è di 800 mila euro; nel caso in cui l'intervento progettato abbia un costo superiore, l'Ente proponente dovrà obbligatoriamente indicare la copertura finanziaria dell'importo eccedente. Clicca qui per ulteriori informazioni.
Il Piemonte ha ammesso come limite massimo la cifra di 800 mila euro; inoltre riterrà ammissibili progetti definitivi o progetti esecutivi per i quali non siano state avviate le procedure di gara per la realizzazione dei lavori. Clicca qui per ulteriori informazioni.
Il Veneto ha deciso di dare priorità agli interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti ad edilizia scolastica, nonché alla costruzione di nuovi edifici. Clicca qui per ulteriori informazioni.
La Liguria ha disposto che le domande di accesso al contributo dovranno essere formulate seguendo la procedura informatica disponibile sul sito www.ediliziascolastica.regione.it tramite la compilazione della "scheda per la gestione della richiesta di un finanziamento per l'edificio scolastico". Clicca qui per ulteriori informazioni.
Per la Puglia l’entità massima del contributo sarà di 700 mila euro per gli interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento a norma e di 1 milione e 500 mila euro per le nuove costruzioni. Sarà però data la precedenza in graduatoria gli interventi immediatamente cantierabili o che abbiano, comunque, un livello avanzato di progettazione. Clicca qui per ulteriori informazioni.
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Grazie al Decreto Mutui, che stanzia 40 milioni di euro annui, le Regioni potranno realizzare, con l’attivazione dei mutui, interventi straordinari di ristrutturazione, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico di scuole pubbliche, palestre scolastiche, residenze per studenti universitari e immobili dell'Alta formazione artistica.
Sarà possibile anche procedere alla costruzione di nuovi edifici scolastici e alla creazione di nuovi impianti sportivi nelle scuole.
Le Regioni potranno accendere un mutuo con la Banca europea per gli investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa Depositi e Prestiti o altri soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria.
Il Governo ha previsto che, nella fase iniziale, saranno liberate risorse per 850 milioni di euro.
Per rendere possibile l’operazione, le Regioni devono essere autorizzate dal Ministero dell’economia e finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dato che le rate di ammortamento saranno pagate agli istituti finanziatori direttamente dallo Stato.
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Il Decreto è stato approvato il 23 gennaio scorso e prevedeva entro il 15 febbraio (termine evidentemente scaduto) la ripartizione delle risorse tra le regioni ad opera del Miur. Il ritardo della pubblicazione ufficiale ha creato dei problemi con le numerose scadenze presenti nel decreto, di conseguenza è stato necessario annunciarene la proroga di 30 giorni.
Nel Decreto pubblicato in Gazzetta si legge che le Regioni dovranno inviare al Miur, al Ministero dell'Economia e a quello delle Infrastrutture i piani regionali triennali di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste presentate dagli enti locali entro il 31 marzo ma con la proroga annunciata la nuova scadenza è prevista per il 30 aprile 2015.
Sulla base dei programmi presentati dalle Regioni, il Miur approverà il piano nazionale di edilizia scolastica entro il 31 maggio 2015 (non più il 30 aprile 2015).
Molte Regioni hanno già pubblicato gli avvisi per accedere ai finanziamenti e gli enti locali hanno predisposto i progetti. Le prime ad aver pubblicato l'avviso per l'accesso ai finanziamenti sono la Toscana, la Calabria, il Piemonte, il Veneto, la Liguria e la Puglia.
Per la Toscana è previsto un finanziamento per il 100% del costo ammesso con un tetto massimo pari a 2 milioni di euro per gli interventi di nuova costruzione ed 700 mila euro per tutti gli altri.
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Per la Calabria il contributo massimo è di 800 mila euro; nel caso in cui l'intervento progettato abbia un costo superiore, l'Ente proponente dovrà obbligatoriamente indicare la copertura finanziaria dell'importo eccedente. Clicca qui per ulteriori informazioni.
Il Piemonte ha ammesso come limite massimo la cifra di 800 mila euro; inoltre riterrà ammissibili progetti definitivi o progetti esecutivi per i quali non siano state avviate le procedure di gara per la realizzazione dei lavori. Clicca qui per ulteriori informazioni.
Il Veneto ha deciso di dare priorità agli interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti ad edilizia scolastica, nonché alla costruzione di nuovi edifici. Clicca qui per ulteriori informazioni.
La Liguria ha disposto che le domande di accesso al contributo dovranno essere formulate seguendo la procedura informatica disponibile sul sito www.ediliziascolastica.regione.it tramite la compilazione della "scheda per la gestione della richiesta di un finanziamento per l'edificio scolastico". Clicca qui per ulteriori informazioni.
Per la Puglia l’entità massima del contributo sarà di 700 mila euro per gli interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento a norma e di 1 milione e 500 mila euro per le nuove costruzioni. Sarà però data la precedenza in graduatoria gli interventi immediatamente cantierabili o che abbiano, comunque, un livello avanzato di progettazione. Clicca qui per ulteriori informazioni.
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