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Confcommercio e Anci insieme per riqualificare le città
FINANZIAMENTI
Confcommercio e Anci insieme per riqualificare le città
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29/04/2015 - Un Protocollo di intesa tra le imprese del commercio e i Comuni italiani per la promozione della riqualificazione e della rigenerazione sociale ed economica delle aree urbane. Lo hanno firmato qualche giorno fa il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e il presidente dell’Anci, Piero Fassino.
L’accordo nasce dalla consapevolezza che il ciclo economico depressivo degli ultimi anni ha generato un impoverimento delle città, che ha colpito cittadini e imprese. Mai come oggi - spiega Confcommercio - si rende necessario operare per aumentare l’attrattività complessiva del sistema economico delle città per portare effetti benefici per quanto attiene la vivibilità dei luoghi, l’occupazione e la qualità dello spazio pubblico.
“La riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano - ha proseguito il presidente Fassino - è una scelta strategica sia per il rilancio del tessuto produttivo e terziario, sia per offrire ai cittadini un più alto livello di servizi e una migliore vivibilità. Così come un tessuto urbano qualificato offre più alti standard di sicurezza individuale e collettiva. Per questi obiettivi serve un’azione comune dei pubblici poteri, degli operatori economici e degli investitori privati e proprio in questo solco si colloca l’intesa oggi siglata”.
L’accordo nasce dalla consapevolezza che il ciclo economico depressivo degli ultimi anni ha generato un impoverimento delle città, che ha colpito cittadini e imprese. Mai come oggi - spiega Confcommercio - si rende necessario operare per aumentare l’attrattività complessiva del sistema economico delle città per portare effetti benefici per quanto attiene la vivibilità dei luoghi, l’occupazione e la qualità dello spazio pubblico.
Il commercio motore della rivitalizzazione dei centri storici
L’iniziativa vede le categorie del commercio, del turismo, dei trasporti e della logistica, dei servizi “proporsi come soggetti attivi della rianimazione dei centri storici e della riorganizzazione delle attività economiche e dei servizi ad essi connesse - ha detto il presidente Sangalli - in funzione del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della riconquista da parte delle città del loro ruolo centrale nella vita sociale, economica e culturale del Paese”.“La riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano - ha proseguito il presidente Fassino - è una scelta strategica sia per il rilancio del tessuto produttivo e terziario, sia per offrire ai cittadini un più alto livello di servizi e una migliore vivibilità. Così come un tessuto urbano qualificato offre più alti standard di sicurezza individuale e collettiva. Per questi obiettivi serve un’azione comune dei pubblici poteri, degli operatori economici e degli investitori privati e proprio in questo solco si colloca l’intesa oggi siglata”.