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Confcommercio e Anci insieme per riqualificare le città

Confcommercio e Anci insieme per riqualificare le città

Tra le proposte: cedolare secca anche per chi affitta locali commerciali a nuove attività

Vedi Aggiornamento del 11/04/2016
Confcommercio e Anci insieme per riqualificare le città
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 11/04/2016
29/04/2015 - Un Protocollo di intesa tra le imprese del commercio e i Comuni italiani per la promozione della riqualificazione e della rigenerazione sociale ed economica delle aree urbane. Lo hanno firmato qualche giorno fa il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli  e il presidente dell’Anci, Piero Fassino.
 
L’accordo nasce dalla consapevolezza che il ciclo economico depressivo degli ultimi anni ha generato un impoverimento delle città, che ha colpito cittadini e imprese. Mai come oggi - spiega Confcommercio - si rende necessario operare per aumentare l’attrattività complessiva del sistema economico delle città per portare effetti benefici per quanto attiene la vivibilità dei luoghi, l’occupazione e la qualità dello spazio pubblico. 
 

Il commercio motore della rivitalizzazione dei centri storici

L’iniziativa vede le categorie del commercio, del turismo, dei trasporti e della logistica, dei servizi “proporsi come soggetti attivi della rianimazione dei centri storici e della riorganizzazione delle attività economiche e dei servizi ad essi connesse - ha detto il presidente Sangalli - in funzione del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della riconquista da parte delle città del loro ruolo centrale nella vita sociale, economica e culturale del Paese”.
 
“La riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano - ha proseguito il presidente Fassino - è una scelta strategica sia per il rilancio del tessuto produttivo e terziario, sia per offrire ai cittadini un più alto livello di servizi e una migliore vivibilità. Così come un tessuto urbano qualificato offre più alti standard di sicurezza individuale e collettiva. Per questi obiettivi  serve un’azione comune dei pubblici poteri, degli operatori economici e degli investitori privati e proprio in questo solco si colloca l’intesa oggi siglata”.
 

Proposta: cedolare secca anche per gli affitti commerciali

E da Confcommercio e Anci arriva una proposta sul tema delle locazioni commerciali: consentire ai proprietari di immobili di usufruire della cedolare secca, come già avviene per i contratti agevolati (10%), nel caso affittino i negozi ad attività merceologicamente assenti individuate dalle amministrazioni comunali e riducano considerevolmente i canoni di locazione rispetto a quelli di mercato correnti. 
 

Fondi europei e nuove professionalità

Inoltre, Confcommercio e Anci inviteranno i Comuni ad individuare nei nuovi PRGC o nelle eventuali varianti, aree oggetto di riqualificazione e rigenerazione urbana che possano accedere ai Fondi europei, attraverso bandi diretti ed indiretti. A tal fine sarà selezionato un primo gruppo di Comuni sperimentatori. La collaborazione tra Confcommercio ed Anci porterà alla definizione di nuove professionalità da utilizzare nella gestione del territorio e dei centri urbani, anche con il contributo di importanti Atenei italiani.
 
 

 
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