DEF: l’Allegato Infrastrutture individua 25 opere prioritarie per 70,9 miliardi di euro
LAVORI PUBBLICI
DEF: l’Allegato Infrastrutture individua 25 opere prioritarie per 70,9 miliardi di euro
Ferrovie e metropolitane ai primi posti. Per la realizzazione degli interventi saranno preferite le procedure ordinarie
14/04/2015 - bsp;- Infrastrutture pubbliche da realizzare con procedure ordinarie e collegamenti più efficaci. È l’obiettivo dell'Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanza 2015 (Def).
L'allegato contiene il Programma delle Infrastrutture strategiche (PIS) 2015 con le opere essenziali e di rilevanza nazionale, necessarie alla competitività del Paese e alla mobilità intelligente nelle aree urbane.
Il PIS individua 25 opere prioritarie. La maggior parte degli interventi riguarderà le linee ferroviarie e delle metropolitane di Torino, Milano e Napoli. Spazio inoltre al Mose e alle strade, tra cui spiccano la Salerno-Reggio Calabria e la Pedemontana Lombarda. Per individuare le priorità è stato usato lo strumento dell’analisi Swot, che oltre ad analizzare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e i rischi, ha valutato le ripercussioni degli interventi in termini di sicurezza e la reale fattibilità nei tempi previsti.
Gli interventi costeranno 70,9 miliardi di euro. Come emerge dalle tabelle elaborate dal Ministero, le coperture finanziarie sono pari a 48 miliardi di euro, di cui circa 7 miliardi provenienti da capitali privati. Dei 41 miliardi di risorse pubbliche disponibili, 31 saranno dedicati alla mobilità ferroviaria e cittadina.
A settembre verrà poi elaborata una nota di aggiornamento al DEF 2015 in cui, dopo approfonditi confronti con le Regioni, confluiranno altre opere pubbliche contenute nel precedente PIS 2012.
Lo strumento principale di programmazione per la realizzazione delle infrastrutture sarà il Documento pluriennale di pianificazione (DPP), introdotto dal D.lgs. 288/2011, che includerà tutti i programmi di investimento per le opere pubbliche. In questo modo, spiega il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche verranno preferite le procedure ordinarie.
Il DPP dovrà essere definito entro settembre 2015, facendo perno su piani di settore, i contratti Anas e Rfi, intersecando le fonti di finanziamento europee, nazionali e private. Al suo interno confluiranno le opere logistiche per i sistemi portuali inclusi nelle reti TEN e le reti di collegamento con gli aeroporti principali, ma anche le opere idriche e quelle rientranti nel piano dell’edilizia scolastica.
Per garantire il rispetto dei tempi di realizzazione delle opere il ministero ha annunciato l’avvio di OpenCantieri, nuovo sistema informatico per il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. È stato inoltre elaborato un Piano di Rafforzamento Amministrativo.
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L'allegato contiene il Programma delle Infrastrutture strategiche (PIS) 2015 con le opere essenziali e di rilevanza nazionale, necessarie alla competitività del Paese e alla mobilità intelligente nelle aree urbane.
Il PIS individua 25 opere prioritarie. La maggior parte degli interventi riguarderà le linee ferroviarie e delle metropolitane di Torino, Milano e Napoli. Spazio inoltre al Mose e alle strade, tra cui spiccano la Salerno-Reggio Calabria e la Pedemontana Lombarda. Per individuare le priorità è stato usato lo strumento dell’analisi Swot, che oltre ad analizzare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e i rischi, ha valutato le ripercussioni degli interventi in termini di sicurezza e la reale fattibilità nei tempi previsti.
Gli interventi costeranno 70,9 miliardi di euro. Come emerge dalle tabelle elaborate dal Ministero, le coperture finanziarie sono pari a 48 miliardi di euro, di cui circa 7 miliardi provenienti da capitali privati. Dei 41 miliardi di risorse pubbliche disponibili, 31 saranno dedicati alla mobilità ferroviaria e cittadina.
A settembre verrà poi elaborata una nota di aggiornamento al DEF 2015 in cui, dopo approfonditi confronti con le Regioni, confluiranno altre opere pubbliche contenute nel precedente PIS 2012.
Lo strumento principale di programmazione per la realizzazione delle infrastrutture sarà il Documento pluriennale di pianificazione (DPP), introdotto dal D.lgs. 288/2011, che includerà tutti i programmi di investimento per le opere pubbliche. In questo modo, spiega il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche verranno preferite le procedure ordinarie.
Il DPP dovrà essere definito entro settembre 2015, facendo perno su piani di settore, i contratti Anas e Rfi, intersecando le fonti di finanziamento europee, nazionali e private. Al suo interno confluiranno le opere logistiche per i sistemi portuali inclusi nelle reti TEN e le reti di collegamento con gli aeroporti principali, ma anche le opere idriche e quelle rientranti nel piano dell’edilizia scolastica.
Per garantire il rispetto dei tempi di realizzazione delle opere il ministero ha annunciato l’avvio di OpenCantieri, nuovo sistema informatico per il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. È stato inoltre elaborato un Piano di Rafforzamento Amministrativo.
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