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Ministro dell’Ambiente: rigenerare le città per consumare meno suolo

Ministro dell’Ambiente: rigenerare le città per consumare meno suolo

Consiglio Nazionale Architetti: finalmente anche il Governo punta sul riuso

Vedi Aggiornamento del 01/02/2017
Ministro dell’Ambiente: rigenerare le città per consumare meno suolo
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 01/02/2017
09/04/2015 - “Per ridurre il consumo del suolo in Italia è necessario fare quello che stiamo facendo, ovvero una programmazione seria per la messa in sicurezza dal dissesto, ma anche puntare fortemente sul riuso e la rigenerazione delle città, non usando nuovo territorio ma recuperando in chiave sostenibile quello che c’è”.
 
Lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel corso di un convegno a Cagliari.
 
“Sappiamo - ha aggiunto il Ministro - che una parte importante dell’economia del nostro Paese è rappresentata dall’edilizia: fermare questo settore sarebbe un errore grave. Proprio per questo bisogna puntare sulla rigenerazione delle città.
 
“Non occorrono solo risorse: è necessaria una semplificazione delle regole e delle norme, con premialità per coloro che rigenerano l’esistente. E occorre puntare sull’efficientamento energetico degli edifici, che può rappresentare - ha concluso Galletti - una grande leva di sviluppo nel rispetto ambientale”.
 
Plaude alle dichiarazioni del Ministro il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. “Finalmente anche il Governo punta sul riuso. Serve, e lo diciamo da tempo, un nuovo approccio al governo del territorio che leghi in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell’utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle città”.
 
“Così come serve un grande progetto d’investimento di idee e di denaro sulle città - ed il riuso lo è - che possa fare da volano per la ripresa del settore dell’edilizia, così duramente colpito dalla crisi, per rimettere a posto gli 8 milioni di edifici che si avviano a fine vita, per risparmiare 25 miliardi all’anno di energia sprecata, per mettere le case in sicurezza da sismi e inondazioni”.
 
“Ci auguriamo che i segnali positivi che sembrano giungere dalla politica realizzino concretamente una inversione di tendenza nella politica economica del nostro Paese che rimetta le città italiane al centro della crescita” - conclude il CNAPPC.
 
 

 
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