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Sicurezza in cantiere, dall’Inail un manuale per i tecnici
SICUREZZA
Sicurezza in cantiere, dall’Inail un manuale per i tecnici
La guida propone una metodologia efficace per la redazione dei piani di sicurezza e la valutazione dei rischi
23/04/2015 - Pianificare i lavori e organizzare il cantiere valutando attentamente i rischi presenti e redigendo accurati piani di sicurezza.
Queste le principali tematiche affrontate nella pubblicazione dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), “La progettazione della sicurezza in cantiere”, che intende fornire una guida sull’applicazione della normativa vigente sui cantieri, tentando di proporre una metodologia per la redazione dei piani di sicurezza, incentrata su un’attenta valutazione dei rischi presenti nel settore delle costruzioni.
- il committente;
- responsabile del procedimento;
- responsabile dei lavori;
- coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione;
- appaltatore, il subappaltatore, il lavoratore autonomo, il datore di lavoro;
- direttore tecnico o direttore di cantiere;
- direttore dei lavori.
Inoltre la pubblicazione, con l’ausilio di esemplificazioni pratiche, da dei suggerimenti in merito alla redazione dei principali strumenti attuativi della sicurezza come:
- Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC);
- Piano operativo di sicurezza (POS);
- Piano sostitutivo di sicurezza (PSS);
- Fascicolo dell’Opera (FO);
- Verbalizzazione delle verifiche, delle riunioni periodiche e delle informazioni trasmesse.
Tra i contenuti necessari: l'identificazione e la descrizione dell'opera, l'individuazione dei soggetti con i relativi compiti di sicurezza; una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive; le prescrizioni operative ed i dispositivi di protezione; le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi; le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi; l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; la stima dei costi della sicurezza.
Il contenuto del PSC viene deciso in fase di progettazione e dipende dalle scelte progettuali e organizzative, avendo in obiettivo la riduzione, al minimo, dei rischi per i lavoratori. Mentre le scelte progettuali riguardano fondamentalmente i materiali e le tecnologie da impiegare; le scelte organizzative si riferiscono, invece, alla pianificazione spazio-temporale dei lavori.
Durante la fase di esecuzione dei lavori il PSC è un punto di riferimento non solo i per datori di lavoro e i responsabili ma anche per tutti i lavoratori e gli addetti che sono presenti sul cantiere.
Particolare attenzione è rivolta anche all’impiantistica di cantiere, ai mezzi di movimentazione presenti e ai relativi rischi legati al loro utilizzo, alle interferenze e alla segnaletica di cantiere.
Nella metodologia del CPT di Torino e INAIL Piemonte, ad ogni fattore di rischio rilevato nella lavorazione considerata, viene assegnato un valore denominato Indice di Attenzione (I.A.), variabile da 1 a 5 che, tenendo conto sia della probabilità che della gravità, assume di per se già valenza di rischio. Dopo l’applicazione di un algoritmo specifico si arriva alla valutazione del rischio con le conseguenti operazioni necessarie a mitigarlo.
Infine, la guida fornisce alcuni esempi del Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) e del Piano operativo di sicurezza (POS).
Queste le principali tematiche affrontate nella pubblicazione dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), “La progettazione della sicurezza in cantiere”, che intende fornire una guida sull’applicazione della normativa vigente sui cantieri, tentando di proporre una metodologia per la redazione dei piani di sicurezza, incentrata su un’attenta valutazione dei rischi presenti nel settore delle costruzioni.
Responsabili della sicurezza in cantiere
Il volume si rivolge a tutti i soggetti responsabili della sicurezza in un cantiere secondo il Titolo IV del D.lgs 81/08, ovvero:- il committente;
- responsabile del procedimento;
- responsabile dei lavori;
- coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione;
- appaltatore, il subappaltatore, il lavoratore autonomo, il datore di lavoro;
- direttore tecnico o direttore di cantiere;
- direttore dei lavori.
Inoltre la pubblicazione, con l’ausilio di esemplificazioni pratiche, da dei suggerimenti in merito alla redazione dei principali strumenti attuativi della sicurezza come:
- Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC);
- Piano operativo di sicurezza (POS);
- Piano sostitutivo di sicurezza (PSS);
- Fascicolo dell’Opera (FO);
- Verbalizzazione delle verifiche, delle riunioni periodiche e delle informazioni trasmesse.
Piano di sicurezza e di coordinamento - PSC
La guida specifica anche quali devono essere i contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili nei quali è prevista la presenza, anche non contemporanea, di più imprese esecutrici.Tra i contenuti necessari: l'identificazione e la descrizione dell'opera, l'individuazione dei soggetti con i relativi compiti di sicurezza; una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive; le prescrizioni operative ed i dispositivi di protezione; le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi; le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi; l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; la stima dei costi della sicurezza.
Il contenuto del PSC viene deciso in fase di progettazione e dipende dalle scelte progettuali e organizzative, avendo in obiettivo la riduzione, al minimo, dei rischi per i lavoratori. Mentre le scelte progettuali riguardano fondamentalmente i materiali e le tecnologie da impiegare; le scelte organizzative si riferiscono, invece, alla pianificazione spazio-temporale dei lavori.
Durante la fase di esecuzione dei lavori il PSC è un punto di riferimento non solo i per datori di lavoro e i responsabili ma anche per tutti i lavoratori e gli addetti che sono presenti sul cantiere.
Piano operativo di sicurezza - POS
Anche per il POS si specificano i contenuti minimi tra cui: i dati identificativi dell'impresa esecutrice; le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura dell’impresa; la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati; l'individuazione delle misure preventive e protettive adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.Organizzazione del cantiere
Nel corpo centrale la guida si concentra sugli aspetti pratici ed esemplificativi dell’organizzazione del cantiere, anche attraverso disegni e schemi. Nello specifico vengono esposte le disposizioni che riguardano la sistemazione delle aree di cantiere, le interazioni del cantiere con il sito ed il contesto ambientale e la progettazione della viabilità all’interno del perimetro dell’area di lavoro.Particolare attenzione è rivolta anche all’impiantistica di cantiere, ai mezzi di movimentazione presenti e ai relativi rischi legati al loro utilizzo, alle interferenze e alla segnaletica di cantiere.
Valutazione dei rischi
Il manuale oltre a richiamare le normativa in vigore sulla valutazione dei rischi suggerisce una procedura di valutazione dei rischi da parte del Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia (CPT) di Torino e dell’INAIL Piemonte.Nella metodologia del CPT di Torino e INAIL Piemonte, ad ogni fattore di rischio rilevato nella lavorazione considerata, viene assegnato un valore denominato Indice di Attenzione (I.A.), variabile da 1 a 5 che, tenendo conto sia della probabilità che della gravità, assume di per se già valenza di rischio. Dopo l’applicazione di un algoritmo specifico si arriva alla valutazione del rischio con le conseguenti operazioni necessarie a mitigarlo.
Infine, la guida fornisce alcuni esempi del Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) e del Piano operativo di sicurezza (POS).