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Ecodesign degli impianti termici, da settembre le nuove regole Ue

Ecodesign degli impianti termici, da settembre le nuove regole Ue

Da Assotermica ed ENEA progetti di formazione e informazione per progettisti e impiantisti

Vedi Aggiornamento del 21/04/2023
Ecodesign degli impianti termici, da settembre le nuove regole Ue
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 21/04/2023
13/05/2015 - Entreranno il vigore il 26 settembre 2015 le nuove regole comunitarie di etichettatura energetica e progettazione compatibile (ecodesign) per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria. Lo ricorda Assotermica, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, che, assieme al comparto che rappresenta, si prepara a vivere “una svolta epocale”.
 

Ecodesign ed etichettatura energetica

Con l’entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile - spiega Assotermica - il mercato e le dinamiche della filiera cambieranno.
 
Questi Regolamenti, che dal 26 settembre 2015 si applicheranno con identiche modalità e tempistiche in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea - ricorda l’associazione -, introdurranno l’obbligo di accompagnare i prodotti con un’etichetta energetica, per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi, e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l’efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire. Il video di Assotermica
 
“Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipo convenzionale - dichiara il Presidente Alberto Montanini. “L’entrata in vigore delle nuove misure di implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta”.
 

La filiera termoidraulica nazionale

“Sono tutte produzioni per le quali l’Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell’export che supera di gran lunga il 50%”.
 
Assotermica, forte della convinzione che in questi momenti di svolta si gettano le basi per costruire il futuro a partire dalle idee e puntando sulle persone, ha fortemente voluto a fianco a sé in questo progetto la filiera termoidraulica nazionale, trovando immediatamente una risposta compatta da parte di tutti i soggetti interessati - dalla distribuzione rappresentata in Angaisa fino all’installazione di Assistal - oltre a ricevere la pronta risposta di Mostra Convegno Expocomfort, la fiera internazionale di riferimento del settore.
 
Rilevante è anche l’adesione all’iniziativa da parte di ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), che ha avuto un ruolo tecnico non trascurabile nella definizione delle misure di implementazione e che sarà chiamata ad un’attività ancor più importante per ciò che concerne la sorveglianza del mercato e la veridicità delle dichiarazioni sui prodotti.
 

La formazione dei tecnici

Una conferma delle forti motivazioni di tutti arriva anche dal Vice Presidente di Assotermica, Flavio Borgna: “Ora più che mai la formazione qualificata degli operatori tecnici (progettisti, installatori, manutentori) e la comunicazione all’utente finale è di fondamentale importanza. È necessario che i professionisti conoscano in dettaglio i numerosi requisiti introdotti dai nuovi Regolamenti ed è altrettanto importante che l’utente finale sia reso consapevole dei benefici, energetici ed economici, derivanti dalla riqualificazione del proprio impianto termico e idrico-sanitario”.
 
“Basti pensare che la sola sostituzione della caldaia obsoleta con una a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di termoregolazione può portare a risparmi energetici di circa il 20%-30% dei consumi per il riscaldamento. Riscaldamento, che insieme alla produzione di acqua calda sanitaria, rappresenta circa l’80% dei consumi di una moderna abitazione” conclude Borgna.
 
Assotermica, che con i propri esperti ha seguito l’iter di definizione dei Regolamenti fin dalle origini nel 2007, metterà a disposizione i docenti per la formazione tecnica ai professionisti, che si snoderà con un progetto articolato lungo tutto il territorio nazionale, a partire dalle prossime settimane.
 
Questo percorso si affianca anche ad un’attività che Assotermica, da sempre favorevole alle politiche europee per l’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti, sta sviluppando con le Autorità nazionali preposte alla sorveglianza di mercato con l’obiettivo di definire tutte le possibili iniziative tese a garantire un mercato corretto e in conformità ai Regolamenti.
 
 

 
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