Attività della task force sull’edilizia scolastica
La task force, già attiva in Calabria, Campania e Sicilia, ha monitorato gli interventi necessari o già avviati nelle tre regioni.Secondo i dati raccolti, gli investimenti in edilizia scolastica nelle tre regioni ammontano a 2,3 miliardi di euro, di cui 567,6 milioni in Calabria, 842,6 in Campania e 839 in Sicilia. Le risorse coprono 9936 interventi totali.
I sopralluoghi effettuati hanno riguardato 397 interventi per un investimento pari a 250,66 milioni di euro.
Dall’analisi dei progetti sono emerse criticità nel 62,5% dei casi, dovute a inadeguatezza tecnica, inerzia e alto numero di soggetti coinvolti nelle autorizzazioni. Nel 27% dei casi l'intervento della Task force ha avuto un effetto positivo, contribuendo a risolvere i problemi riscontrati. Il 22% degli interventi al momento è in corso, mentre il 51% ha avuto esito negativo. Questo significa che i lavori sono risultati non più realizzabili, ad esempio perché la scuola ha subito un peggioramento tale da dover essere ricostruita da zero e non sono stati considerati più necessari degli interventi migliorativi.
Le attività di monitoraggio proseguiranno anche in altre Regioni. Basilicata, Lazio, Lombardia e Puglia hanno infatti manifestato l'interesse a partecipare alla task force.
Monitoraggio sul Decreto Mutui
Dalle prossime settimane l’attività della task force si concentrerà sugli interventi finanziati dal Decreto Mutui. Ricordiamo che, in base alla bozza di decreto del Ministero delle Infrastrutture, che ha ripartito le risorse regione per regione, alla Calabria andranno 1,9 milioni di euro, alla Campania 4 milioni e alla Sicilia 3,6 milioni.Il Decreto mutui autorizza le Regioni a stipulare mutui trentennali per interventi di ristrutturazione, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli edifici scolastici con oneri di ammortamento a carico totale dello Stato. Per questo sono stati stanziati 40 milioni di euro annui per tutta la durata del mutuo.
Le risorse sono state ripartite tra le Regioni, ma la situazione potrebbe cambiare ancora dato che un emendamento al disegno di legge “La buona scuola” ha innalzato da 40 a 50 milioni di euro annui i contributi da destinare al finanziamento dei mutui. Sono stati inoltre stanziati 4 milioni annui, a partire dal 2016, per finanziare i mutui necessari alla riqualificazione degli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica di proprietà pubblica.