Ritardo dei pagamenti nei Comuni
Come riportato nella relazione illustrata dal segretario della Cgia Mestre, Giuseppe Bortolussi, Con oltre 144 giorni di ritardo, Catanzaro è maglia nera in Italia tra i Comuni capoluogo di regione. Seguono Perugia, con quasi 90 giorni di ritardo, Roma capitale, con quasi 83 giorni, e Venezia, con quasi 65 giorni.Trento, invece, salda i pagamenti ai propri fornitori con quasi 23 giorni di anticipo rispetto alla scadenza.
Al momento i Comuni che non hanno ancora aggiornato il sito sono 5: Aosta, Campobasso, Potenza, Palermo e Cagliari.
I ritardi nelle altre Amministrazioni
Per il Cnr è stato accertato un ritardo di 33 giorni. Seguono l’Ice (Istituto per il commercio estero), con 29,5 giorni, l’Inps, con 24,5 giorni e l’Autorità garante della Concorrenza, con quasi 24,5 giorni.Tra i Ministeri, il peggior pagatore è quello dell’Economia e delle Finanze con 82 giorni di ritardo. Segue lo Sviluppo Economico quasi 38 giorni e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con quasi 29,5 giorni di attesa. Sul versante opposto il Ministero delle Infrastrutture, che paga quasi 23,5 giorni prima della scadenza. Interno, Giustizia, Ambiente, Lavoro, Istruzione e Beni Culturali non hanno invece messo online i loro dati.
Nelle Regioni, il Piemonte presenta i ritardi di pagamento più rilevanti saldando le fatture entro 38 giorni. La Regione Lazio ritarda di 19 giorni, il Veneto di quasi 18,5 giorni. Più virtuose il Friuli Venezia Giulia con 11 giorni di anticipo, Emilia Romagna e Lombardia, che saldano i pagamenti 5 giorni prima. Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e la Provincia autonoma di Trento non hanno pubblicato i dati o hanno fornito informazioni parziali.