Catasto, entro giugno il decreto che darà il via alla riforma
NORMATIVA
Catasto, entro giugno il decreto che darà il via alla riforma
A breve i nuovi criteri di calcolo delle rendite e dei valori catastali basati sui metri quadri. Già operative le Commissioni censuarie
08/06/2015 - Entrerà nel vivo tra qualche settimana la Riforma del Catasto. A fare il punto della situazione sullo stato dell’arte delle riforme, volute dall’Unione Europea per recuperare competitività e modernizzare la Pubblica Amministrazione, è stato il Governo.
Il valore degli immobili si baserà sulla superficie e non più sui vani. In questo modo i valori catastali saranno allineati ai valori economici reali.
Gli immobili non saranno più raggruppati in categorie e classi, ma ci saranno solo due tipologie di fabbricati: quelli ordinari e quelli speciali. Gli appartamenti saranno inseriti tutti nella categoria ordinaria O/1, mentre ville, immobili signorili e artistici avranno una regolamentazione diversa.
A ogni unità immobiliare sarà attribuita una rendita e un valore patrimoniale.
Per gli immobili ordinari, dopo aver rilevato la superficie, le rendite e i valori patrimoniali saranno determinati applicando apposite funzioni statistiche che mettano in relazione il reddito e il valore medio ordinario di mercato con le caratteristiche dell’immobile e gli altri fattori in grado di aumentarne o diminuirne il valore complessivo, come ad esempio la sua posizione.
Nel caso dei fabbricati speciali si procederà mediante stima diretta, mentre le rendite saranno calcolate applicando saggi di redditività media ai valori patrimoniali.
Una revisione generale degli estimi potrà essere effettuata ogni dieci anni e con cadenza quinquennale saranno adottati coefficienti di adeguamento.
In materia di catasto edilizio urbano, le commissioni censuarie locali approveranno i prospetti integrativi dei quadri tariffari per le unità immobiliari urbane e provvederanno a validare le funzioni statistiche determinate dall’Agenzia delle Entrate, che sono alla base della revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati.
In materia di catasto terreni, esse approveranno i quadri delle qualità e classi dei terreni e i prospetti delle tariffe dei comuni e parteciperanno alla revisione degli estimi.
La commissione censuaria centrale ratificherà le decisioni prese dalle commissioni locali in materia di catasto terreni e deciderà sui ricorsi dell’Agenzia delle Entrate, dei Comuni e delle associazioni di categoria del settore immobiliare, che saranno eventualmente presentati contro le decisioni delle commissioni censuarie locali.
A completare il quadro per il funzionamento delle commissioni censuarie è arrivato il DM 27 maggio 2015, che definisce i criteri per la designazione dei componenti.
Rendite e valori catastali
Secondo l’Esecutivo, la Delega fiscale sarà completata entro settembre. Il decreto per la nuova definizione dei valori catastali sarà varato a giugno, mentre è già stato regolato il funzionamento delle commissioni censuarie, istituite col compito di revisionare i valori immobiliari e le rendite.Il valore degli immobili si baserà sulla superficie e non più sui vani. In questo modo i valori catastali saranno allineati ai valori economici reali.
Gli immobili non saranno più raggruppati in categorie e classi, ma ci saranno solo due tipologie di fabbricati: quelli ordinari e quelli speciali. Gli appartamenti saranno inseriti tutti nella categoria ordinaria O/1, mentre ville, immobili signorili e artistici avranno una regolamentazione diversa.
A ogni unità immobiliare sarà attribuita una rendita e un valore patrimoniale.
Per gli immobili ordinari, dopo aver rilevato la superficie, le rendite e i valori patrimoniali saranno determinati applicando apposite funzioni statistiche che mettano in relazione il reddito e il valore medio ordinario di mercato con le caratteristiche dell’immobile e gli altri fattori in grado di aumentarne o diminuirne il valore complessivo, come ad esempio la sua posizione.
Nel caso dei fabbricati speciali si procederà mediante stima diretta, mentre le rendite saranno calcolate applicando saggi di redditività media ai valori patrimoniali.
Una revisione generale degli estimi potrà essere effettuata ogni dieci anni e con cadenza quinquennale saranno adottati coefficienti di adeguamento.
Commissioni censuarie
Il D.lgs. 198/2014 ha istituito una commissione centrale, con sede a Roma, e 106 commissioni censuarie locali con una sezione competente in materia di catasto terreni e una in materia di catasto urbano.In materia di catasto edilizio urbano, le commissioni censuarie locali approveranno i prospetti integrativi dei quadri tariffari per le unità immobiliari urbane e provvederanno a validare le funzioni statistiche determinate dall’Agenzia delle Entrate, che sono alla base della revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati.
In materia di catasto terreni, esse approveranno i quadri delle qualità e classi dei terreni e i prospetti delle tariffe dei comuni e parteciperanno alla revisione degli estimi.
La commissione censuaria centrale ratificherà le decisioni prese dalle commissioni locali in materia di catasto terreni e deciderà sui ricorsi dell’Agenzia delle Entrate, dei Comuni e delle associazioni di categoria del settore immobiliare, che saranno eventualmente presentati contro le decisioni delle commissioni censuarie locali.
A completare il quadro per il funzionamento delle commissioni censuarie è arrivato il DM 27 maggio 2015, che definisce i criteri per la designazione dei componenti.