NORMATIVA
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Presentato il progetto di valorizzazione dei Fari
RISTRUTTURAZIONE
Presentato il progetto di valorizzazione dei Fari
L’Agenzia del Demanio ne darà in concessione 11 per progetti di turismo alternativo
10/06/2015 - È stato presentato oggi dall’Agenzia del Demanio il progetto Valore Paese-FARI, l’iniziativa che permetterà di sottrarre 11 fari italiani al degrado in cui versano ed avviarli a rigenerazione, contribuendo ad attivare le economie locali e a riconsegnare questi beni alla comunità.
Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.
Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
“Da quando non esiste più la figura del guardiano del faro, i nostri beni stanno via via andando in degrado - ha spiegato in apertura dell’evento il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi - dovere dello Stato, quindi, è quello di toglierli dal degrado e recuperarli, e avevamo due possibilità: investire con risorse pubbliche, oppure coinvolgere il privato, ed abbiamo scelto questa seconda strada. Ci aspettiamo, attraverso la consultazione online, di mettere a punto , grazie a questi suggerimenti, il bando finale. Dovremmo poi - aggiunge - tenere conto anche del parere del Ministero dei Beni Culturali perchè siamo di fronte a dei luoghi che vanno salvaguardati”.
Il portafoglio è composto da 11 fari di proprietà dello Stato, di cui quattro proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana.
Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo - Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA) (nella foto), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG).
A questi si aggiungono quattro fari proposti dal Ministero della Difesa: il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’isola del Giglio (GR), il Faro di Capo Rizzuto (KR) e il Faro Formiche a Grosseto, sull’isolotto Formica Grande.
I beni selezionati rispondono alle esigenze di un turismo alternativo alla ricerca del contatto con l’ambiente, il relax e la cultura, poiché si tratta di spazi che catturano l’immaginazione, situati in luoghi incontaminati e di grande interesse ambientale e paesaggistico.
Con l’evento di oggi, l’Agenzia da avvio alla consultazione pubblica online, che ha l’obiettivo di informare, raccogliere idee, proposte e suggerimenti, verificare l’interesse da parte del territorio e del mercato rispetto agli immobili individuati e alle idee sviluppate, al fine di definire il miglior percorso di valorizzazione in vista della successiva pubblicazione dei bandi di concessione.
La consultazione pubblica ha la durata di due mesi, e potrà partecipare chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo diretto sul progetto. Si partecipa compilando le form on-line, disponibili su questo sito nella pagina dedicata al Progetto Fari.
I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di sostenibilità economico-finanziaria.
Presenti all’evento Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai e presidente del WWF Italia.
Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.
Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
“Da quando non esiste più la figura del guardiano del faro, i nostri beni stanno via via andando in degrado - ha spiegato in apertura dell’evento il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi - dovere dello Stato, quindi, è quello di toglierli dal degrado e recuperarli, e avevamo due possibilità: investire con risorse pubbliche, oppure coinvolgere il privato, ed abbiamo scelto questa seconda strada. Ci aspettiamo, attraverso la consultazione online, di mettere a punto , grazie a questi suggerimenti, il bando finale. Dovremmo poi - aggiunge - tenere conto anche del parere del Ministero dei Beni Culturali perchè siamo di fronte a dei luoghi che vanno salvaguardati”.
Il portafoglio è composto da 11 fari di proprietà dello Stato, di cui quattro proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana.
Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo - Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA) (nella foto), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG).
A questi si aggiungono quattro fari proposti dal Ministero della Difesa: il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’isola del Giglio (GR), il Faro di Capo Rizzuto (KR) e il Faro Formiche a Grosseto, sull’isolotto Formica Grande.
I beni selezionati rispondono alle esigenze di un turismo alternativo alla ricerca del contatto con l’ambiente, il relax e la cultura, poiché si tratta di spazi che catturano l’immaginazione, situati in luoghi incontaminati e di grande interesse ambientale e paesaggistico.
Con l’evento di oggi, l’Agenzia da avvio alla consultazione pubblica online, che ha l’obiettivo di informare, raccogliere idee, proposte e suggerimenti, verificare l’interesse da parte del territorio e del mercato rispetto agli immobili individuati e alle idee sviluppate, al fine di definire il miglior percorso di valorizzazione in vista della successiva pubblicazione dei bandi di concessione.
La consultazione pubblica ha la durata di due mesi, e potrà partecipare chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo diretto sul progetto. Si partecipa compilando le form on-line, disponibili su questo sito nella pagina dedicata al Progetto Fari.
I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di sostenibilità economico-finanziaria.
Presenti all’evento Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai e presidente del WWF Italia.