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Edifici a energia quasi zero e mobilità verde per migliorare il Green Act

Edifici a energia quasi zero e mobilità verde per migliorare il Green Act

ANIE Confindustria al Governo: ‘sbloccare Fondo nazionale efficienza energetica e innovare le norme sulla certificazione energetica’

Vedi Aggiornamento del 25/11/2016
Edifici a energia quasi zero e mobilità verde per migliorare il Green Act
di Alessandra Marra
13/07/2015 - Rendere più semplice la normativa sull’efficienza energetica e favorire l’adozione di tecnologie in grado di rendere gli edifici a zero emissioni, integrandoli con le fonti rinnovabili e predisponendo, in quelli di nuova costruzione, sistemi di ricarica per la mobilità elettrica.
 
Queste alcune proposte di ANIE Confindustria, presentate nel corso di una conferenza ad Expo il 7 luglio 2015, per migliorare il Green Act, il documento di indirizzo strategico sull’economia green che il Ministero dell’Ambiente si appresta a varare.
 

Efficienza energetica: puntare su edifici sostenibili

Per ANIE è fondamentale individuare strumenti che valorizzino l’innovazione energetica e ambientale per realizzare edifici che consumino meno e meglio. Per far questo non sempre bastano gli incentivi economici ( come le detrazioni fiscali del 50% e 65%). Sarebbe necessario  lavorare sulla legislazione e sulla normativa di riferimento, rendendola più semplice, sburocratizzandola, integrandola per garantire e favorire l’adozione di elementi innovativi e tecnologici che possono riconvertire gli edifici in strutture a zero emissioni (NZEB), rendendoli connessi, integrati e smart.

Il 'sistema edificio' deve poter contare su certificazioni energetiche evolute in chiave moderna, che integrino le nuove indicazioni in materia di energia rinnovabile, autoconsumo, storage, domotica, impiantistica e illuminazione e dove i consumi siano contabilizzati tramite smart metering.
 
ANIE quindi auspica un maggior coraggio del legislatore nel definire i requisiti legislativi che portino realmente ad un cambio di paradigma in chiave smart e green di processi e contesti applicativi. Inoltre chiede l’istituzione di un vero e proprio Fondo nazionale per l’efficienza energetica, previsto dal DL 102/2014, ma non ancora attivato.

In più è necessaria una corrispondenza biunivoca tra un building efficiente e un’industria al passo con i tempi, mediante l’adozione di edifici e tecniche produttive che siano sostenibili e rispettino l’ambiente. Bisogna coinvolgere quindi le aziende che si impegnano ad investire in attività di ricerca finalizzate all’adozione di tecnologie in grado di ridurre i consumi di energia elettrica e le emissioni.
 
Claudio Andrea Gemme, presidente di ANIE Federazione ha dichiarato: “Per far ripartire l’economia italiana servono provvedimenti urgenti, effettivi e vincolanti. Come industria, non possiamo nascondere la nostra delusione quando, dopo tanto lavoro e tanti contributi, abbiamo visto arenarsi la Strategia Energetica Nazionale, mai davvero divenuta un Piano Energetico Nazionale. Nessun Paese industriale evoluto può permettersi di non avere un Piano Energetico che, se ben fatto, getta le condizioni per la ripresa economica e sociale del Paese stesso. Speriamo che il Green ACT sia #lavoltabuona, per usare un’espressione ormai consolidata”.
 
“Efficientare il sistema, limitare gli sprechi, usare in maniera razionale le risorse, prime fra tutte acqua ed energia, e promuovere innovazione per un mondo sempre più sostenibile per le aziende ANIE sono da sempre dei must. La decarbonizzazione della nostra economia è una scelta ormai consolidata che ci ha portato in breve tempo a raggiungere alti target di produzione di energia da fonti rinnovabili e standard di efficienza tra i più alti d’Europa, ma che puntiamo a rafforzare ulteriormente. Le imprese ANIE sono già oggi pronte a rispondere alle molteplici sfide della sostenibilità, intesa in tutte le sue accezioni, ambientale innanzitutto, ma anche economica e sociale. A chi ci governa chiediamo di creare le condizioni per continuare a fare, sempre meglio, il nostro lavoro”.
 

Energie rinnovabili e mobilità verde

ANIE ha ricordato anche il ruolo centrale nel sistema della Green Economy svolto dalle fonti di energia rinnovabili; per questo propone la definizione di regole per il mantenimento degli incentivi in Conto energia emanato dal GSE, rispetto al quale è in corso un confronto su specifiche proposte emendative presentate da ANIE al Gestore, con l’obiettivo da un lato di semplificare le comunicazioni e i relativi costi di istruttoria che gravano sulle aziende di fotovoltaico, dall’altro garantire la possibilità di innovare gli impianti senza perdere incentivazione nel caso di impianti con scarsa produzione dettata da prodotti obsoleti, che necessitano di adeguamenti.

Per quanto riguarda le bonifiche da amianto ANIE sottolinea gli enormi benefici che deriverebbero dalla bonifica delle attuali coperture in amianto di oltre 50 mila edifici, pubblici e privati, se adeguatamente sostituite da coperture isolanti combinate con impianti rinnovabili efficienti e di nuova generazione. Quindi chiede che strumenti come il credito d’imposta e l’estensione dell’eco-bonus 65% siano utilizzati per raggiungere questi obiettivi.

Infine ANIE ha sottolineato l’importanza della diffusione della e-mobility, “mobilità verde” possibile grazie alle auto elettriche, al miglioramento della rete di trasporto ferroviario e metropolitano e all’elettrificazione dei porti.
 
Il primo passo secondo la Federazione è quello di predisporre negli edifici di nuova costruzione, residenziali o aziendali e commerciali, adeguati sistemi di ricarica. Le Autorità competenti dovrebbero inoltre prevedere incentivi ad hoc per la sostituzione delle flotte aziendali e incrementare la capacità infrastrutturale del nostro Paese attraverso la costruzione di nuove dorsali urbane e linee per collegamenti multimodali e intermodali con porti ed aeroporti.

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