Marche, arriva il regolamento del verde urbano e del paesaggio rurale
AMBIENTE
Marche, arriva il regolamento del verde urbano e del paesaggio rurale
Assessore Anna Casini: ‘Dopo dieci anni, una normativa uniforme su tutto il territorio’
31/07/2015 - Il verde pubblico come elemento di urbanizzazione essenziale e non residuale degli interventi edilizi e infrastrutturali. Un patrimonio urbano da salvaguardare per tutelare la salute e il benessere dei cittadini. Dopo 10 anni di attesa, scanditi da incontri e approfondimenti tecnici, le Marche hanno un regolamento che uniforma, su tutto il territorio regionale, le disposizioni in materia di verde urbano.
La Giunta regionale ha adottato lo schema di Regolamento del verde urbano e rurale, previsto dalla legge forestale regionale (la 6/2005) che i Comuni dovranno recepire entro un anno dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Marche. Le norme disciplinano la tutela, la progettazione, la realizzazione e la gestione del verde urbano e delle formazioni vegetali del paesaggio rurale.
“La novità sostanziale - sottolinea la vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini - riguarda l’uniformità legislativa su tutto il territorio: nei centri urbani, fino a oggi, vigeva la legge regionale 7/1985 (salvaguardia della flora marchigiana), mentre nelle aree rurali si applicava la più moderna e razionale legge forestale regionale (6/2005). Ora, quest’ultima, di applicherà ovunque”.
Il testo approvato ha avuto parere favorevole dal Consiglio delle autonomie locali. È stato predisposto da un gruppo di lavoro di esperti, nominato dalla Giunta, e pone le Marche all’avanguardia, tra le regioni italiane, in questa materia. Lo schema di regolamento è praticamente un manuale operativo.
“Grazie all’applicazione di questo strumento, completo e innovativo - afferma Casini - saranno gradualmente eliminate le problematiche causate da interventi tecnicamente scorretti e saranno potenziate le funzioni ambientali e paesaggistiche del verde. A partire da settembre presenteremo, in incontri informativi presso tutte le Province, invitando anche le associazioni e i cittadini a partecipare, lo schema di regolamento alle amministrazioni locali competenti e agli ordini professionali”.
Il Regolamento è disponibile anche in formato modificabile, in quanto i Comuni hanno la facoltà di introdurre, sulla base delle caratteristiche del proprio territorio, modifiche e integrazioni non sostanziali allo schema regionale.
Fonte: Ufficio stampa Regione Marche
La Giunta regionale ha adottato lo schema di Regolamento del verde urbano e rurale, previsto dalla legge forestale regionale (la 6/2005) che i Comuni dovranno recepire entro un anno dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Marche. Le norme disciplinano la tutela, la progettazione, la realizzazione e la gestione del verde urbano e delle formazioni vegetali del paesaggio rurale.
“La novità sostanziale - sottolinea la vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini - riguarda l’uniformità legislativa su tutto il territorio: nei centri urbani, fino a oggi, vigeva la legge regionale 7/1985 (salvaguardia della flora marchigiana), mentre nelle aree rurali si applicava la più moderna e razionale legge forestale regionale (6/2005). Ora, quest’ultima, di applicherà ovunque”.
Il testo approvato ha avuto parere favorevole dal Consiglio delle autonomie locali. È stato predisposto da un gruppo di lavoro di esperti, nominato dalla Giunta, e pone le Marche all’avanguardia, tra le regioni italiane, in questa materia. Lo schema di regolamento è praticamente un manuale operativo.
“Grazie all’applicazione di questo strumento, completo e innovativo - afferma Casini - saranno gradualmente eliminate le problematiche causate da interventi tecnicamente scorretti e saranno potenziate le funzioni ambientali e paesaggistiche del verde. A partire da settembre presenteremo, in incontri informativi presso tutte le Province, invitando anche le associazioni e i cittadini a partecipare, lo schema di regolamento alle amministrazioni locali competenti e agli ordini professionali”.
Il Regolamento è disponibile anche in formato modificabile, in quanto i Comuni hanno la facoltà di introdurre, sulla base delle caratteristiche del proprio territorio, modifiche e integrazioni non sostanziali allo schema regionale.
Fonte: Ufficio stampa Regione Marche