iGuzzini ha come mission la social Innovation through lighting: migliorare, con la luce, il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, attraverso la ricerca, l’industria, la tecnologia e la conoscenza. Mission che non poteva trovare terreno rappresentativo più fertile della piattaforma dell’Expo. Partner tecnico ufficiale di Enel Sole per soluzioni illuminotecniche di Expo 2015, iGuzzini fornisce gli apparecchi illuminotecnici per l’asse del Cardo e del Decumano, dell’area centrale, delle piazzette e del percorso pedonale.
iGuzzini accende le architetture di numerosi padiglioni dell’Expo: da quello degli Emirati Arabi Uniti progettato da Foster + Partners al Vanke Pavillon per la Cina firmato dal tratto inconfondibile di Daniel Libeskind.
Vanke
L’illuminazione esterna è stata realizzata installando cinque pali intorno al perimetro del Padiglione equipaggiati con proiettori MaxiWoody. Per la scala e per le coperture si è optato per un’illuminazione soffusa, molto elegante che si integra con lo spazio circostante realizzata con le ledstrip Underscore. Una scelta che deriva dal fatto di voler rispettare l’effetto scenografico, la magia che il sito espositivo dell’EXPO offre durante la notte senza far emergere in modo preponderante il Vanke.
Padiglione Italia
L’illuminazione generale si basa sulla necessità di dare una caratterizzazione omogenea all’ambiente, molto confortevole e accogliente, e quindi realizzata con una temperatura colore calda. Per questo sono stati scelti gli incassi Laser Blade dimmerabili DALI: prodotti che garantiscono la possibilità di essere mascherati nel controsoffitto e di non essere abbaglianti pur mantenendo prestazioni altissime.
Per i corridoi, le aree maggiormente frequentate dai visitatori del padiglione, sono stati utilizzati i proiettori Le Perroquet a sospensione e Tecnica Pro nonché le ledstrip Underscore per evidenziare i corrimano e le nicchie presenti.
L’auditorium chiamato anche “l’uovo” è uno spazio completamente in legno con un controsoffitto scuro. Per la sua illuminazione si è scelto d’installare Laser Blade, incassati nei canali di areazione per far sì che i prodotti scompaiano completamente nello spazio. Anche in questo caso i Laser Blade scelti sono dimmerabili per una più facile e corretta fruizione della luce nello spazio.
Per l’illuminazione esterna di Palazzo Italia, le cui facciate sono costruite interamente in cemento bianco, è stato elaborato un progetto illuminotecnico da Enel Sole, scegliendo di installare complessi illuminanti Multiwoody equipaggiati con proiettori MaxiWoody corpo piccolo Led COB DALI con temperatura colore neutral white per valorizzare il bianco assoluto del materiale e per esaltare l’effetto della parete con i suoi pieni e vuoti. I sostegni sono stati utilizzati anche per l’illuminazione funzionale del Cardo risolta mediante l’utilizzo di apparecchi Archilede HP. Tutto l’impianto, realizzato da Enel Sole, è gestito da un sistema di controllo e gestione con tecnologia DALI.
Ai piedi delle radici che costituiscono la base del palazzo sono stati posizionati gli incassi Linealuce che con la loro capacità di raggiungere altezze elevate, bagnano verticalmente la superficie esterna del Palazzo. I prodotti utilizzati sono completamente a LED con una temperatura colore calda per gli interni e fredda per gli esterni. Una soluzione scelta per le perfomance di questa sorgente luminosa caratterizzata da una lunga vita e da bassi costi di manutenzione. Palazzo Italia rimarrà anche dopo la fine dell’Expo, per questo era necessario avere un impianto illuminotecnico di lunga durata ed alta efficienza, caratteristiche peculiari per tutti i prodotti iGuzzini.
L’impegno di iGuzzini continua nel padiglione della Caritas, in quello di Ferrero, di ENEL e Alitalia, al Punto RAI c/o Expo, alla Cascina Triulza, e in alcune aree del Children Park e dello spazio Nutella all’interno di Eataly fino all’Expo Gate, punto di partenza per questo Expo.
Caritas
ll progetto illuminotecnico è stato realizzato dallo studio ESA Engineering. Lo schema dell’illuminazione segue il progetto architettonico cercando di far emergere i volumi in cui è scomposto il padiglione e le relative destinazioni d’uso. Una soluzione raggiunta attraverso l’uso di un’illuminazione dimmerabile variabile d’intensità per ciascun volume.
ENEL
Il percorso espositivo è reso seduttivo dall’immersione nel bosco di luce composto da 650 pali luminosi che cambiano colore e propagano effetti sonori. I vettori luminosi si innestano sulla pavimentazione del padiglione Enel come terminazioni nervose di un sistema intelligente, richiamato metaforicamente dalla maglia metallica che caratterizza il pavimento.
Francia
La visita del Padiglione ha inizio con l’ingresso in un campo agricolo dove i visitatori possono apprezzare le colture tipiche della Francia illuminate dolcemente dai “fili di luce” Typha. Il piano terra è un grande spazio espositivo organizzato attorno ai pilastri che rappresentano i quattro messaggi della Francia. I proiettori Front Light e Cestello si fondono con il soffitto a cassettoni di legno per una luce efficiente ma discreta, senza percezione della sorgente luminosa, creando una suggestione di tridimensionalità delle stanze.
L’ultimo piano dell’edificio è costituito dalla terrazza, illuminata con i MiniWoody installati sugli elementi verticali in legno e da un ristorante. Per ricreare un ambiente accogliente, focalizzato sui tavoli e le pietanze servite i lighting designer hanno deciso di utilizzare proiettori Palco e Front Light.
Il concept illuminotecnico, realizzato dallo studio tedesco Licht Kunst Licht AG, rispecchia la volontà di avere una struttura illuminata solo internamente per ricreare un’area di mistero e per attirare, soprattutto nelle ore serali, l’attenzione dei visitatori. I prodotti utilizzano sono tutti LED a garanzia di un alto risparmio energetico, più duraturi in vista di un futuro utilizzo della struttura.
Cina
Il progetto illuminotecnico, realizzato dallo studio di lighting designer di Shanghai LEOX, segue fedelmente quello architettonico. I prodotti Linealuce Mini e Compact illuminano con un effetto grazing la struttura interna delle facciate sottolineando la forza del seme che cresce.
Cile
Il progetto illuminotecnico è opera della lighting designer cilena Maite Zubicoa che ha deciso di evidenziare con la luce la facciata in legno e il soffitto del piano terra. Nello spazio che rimane non c’è luce artificiale visto che, come al cinema, vengono continuamente proiettate immagini sul cibo e la sua provenienza geografica. La struttura appare nella notte come una grande lanterna, illuminata, quindi, solo dall’interno. La rete in legno che compone il Padiglione è enfatizzata dai proiettori iPro posizionati nelle singole celle triangolari della struttura. La temperatura di color calda è stata scelta perché più adatta all’illuminazione di superfici in legno.
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