14/07/2015 - Il mercato delle costruzioni può tornare a crescere se vengono fatti investimenti pubblici e si opera una
riduzione delle tasse sulla casa.
Questo il commento di
Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), in occasione della presentazione dei dati del nuovo Osservatorio congiunturale sulle costruzioni elaborato dal Centro Studi.
Edilizia ed investimenti pubblici
Secondo l’Ance senza interventi decisi in favore dell’edilizia c’è il rischio che anche per il 2016 il settore continui sulla strada del segno meno, dopo 8 anni di forte sofferenza che hanno provocato la
perdita di 800mila posti di lavoro in tutta la filiera e un crollo di quasi il 35% degli investimenti.
La caduta tuttavia negli ultimi mesi del 2015 ha subito un’attenuazione; i primi segnali positivi emergono delle ore lavorate, +0,6% ad aprile, dal numero di bandi di gara, che fa segnare un +16,6% nei primi cinque mesi dell’anno, e dalla
crescita del 35% dei mutui nel I trimestre 2015.
Questi timidi segnali di ripresa non sono sufficienti per parlare di una svolta; per Buzzetti per una vera inversione di tendenza serve, infatti, un colpo di acceleratore che deve arrivare soprattutto dal Governo. Senza un
deciso intervento pubblico, si legge nell’Osservatorio, nel 2016 gli investimenti caleranno ancora, dello 0,5%. Al contrario, accelerando lo sblocco delle opere pubbliche e detassando la casa, si potrà ottenere una
crescita di investimenti del 3,2%.
Il Presidente dei costruttori ha dichiarato: “Con un
investimento di 10 miliardi di euro, da spendere già nel 2016, l’effetto sull’economia sarebbe pari a 2 punti di Pil e si creerebbero 170 mila nuovi occupati”. “Con un taglio netto alle tasse sulla casa, incentivando il risparmio energetico e l’affitto, il mercato immobiliare tornerebbe a crescere a due cifre”.
Costruzioni e taglio delle tasse
Altro argomento discusso è stata la casa, penalizzata, in questi anni, da una
tassazione caotica e opprimente, che ha portato negli ultimi anni ad un calo vertiginoso delle compravendite. Per Rudy Girardi, vicepresidente Ance, “la priorità è ridare fiducia la mercato”.
Girardi ha infatti illustrato gli effetti positivi sul gettito di una parziale detassazione degli acquisti di
case nuove ad alta efficienza energetica. In più, Secondo una simulazione Ance, incentivare la domanda di interventi edilizi in classe energetica A e B produrrebbe un saldo positivo di circa 628 milioni di euro per le Casse dello Stato. Un’ulteriore prova che l’edilizia è la carta su cui scommettere per imboccare senza esitazioni la strada della crescita.