NORMATIVA
Il taglio dei bonus casa salverà davvero i conti pubblici?
Roma: bonus facciate e incentivi per tetti puliti
RISTRUTTURAZIONE
Roma: bonus facciate e incentivi per tetti puliti
Ulteriori agevolazioni per chi elimina amianto ed eternit e per chi installa impianti a risparmio energetico
27/07/2015 - I proprietari romani di immobili che restaurano le facciate e installano antenne centralizzate, favorendo l’eliminazione delle “selva di quelle singole”, bonificano i palazzi dall’amianto o realizzano impianti comuni per il risparmio energetico potranno usufruire di numerosi incentivi comunali.
E’ quanto previsto dalla delibera approvata dall’Assemblea Capitolina per promuovere “tetti puliti” e facciate rimesse a nuovo a Roma.
Nel dettaglio la norma prevede:
- esenzione dalla Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) per i cantieri che lavorano in tutta la città, dal centro alle periferie, alla ritinteggiatura delle facciate dei palazzi cittadini e alla sostituzione delle antenne singole con quelle centralizzate;
- piccoli contributi a fondo perduto (arriveranno con il regolamento attuativo di prossima promulgazione) per i condomìni e i proprietari che ristrutturano facciate e antenne centralizzate;
- storno di una parte dell’imposta comunale, in favore degli stessi proprietari e condomìni, per l’eventuale pubblicità sui ponteggi;
- ulteriori incentivi per chi elimina amianto ed eternit e per chi monta impianti a risparmio energetico.
Tutte queste agevolazioni potranno combinarsi con le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie, decise dal Governo e con il cosiddetto “superbonus”, sempre governativo e sempre per i lavori di adeguamento degli edifici.
Questi sconti complessivi potranno rendere concretamente convenienti i lavori per metter mano ai vecchi palazzi e ai vecchi impianti, spesso deturpanti e pericolosi per la salute; ciò inoltre ridarà decoro al patrimonio immobiliare romano, troppo frequentemente in cattivo stato e poco o senza alcuna manutenzione. Un’occasione su vasta scala per le imprese del settore e un buon restyling cittadino.
Secondo quanto spiegato dal Campidoglio i lavori si dovranno svolgere al massimo in sei mesi per gli edifici non tutelati e in un massimo di nove per le facciate di pregio storico.
Le intenzioni del ministro erano quelle di realizzare un bonus fiscale molto più forte del 55-60%, limitato a circa due anni, che valesse per tutti coloro che volessero rimettere a posto le facciate delle proprie case e palazzi (privati, condomini e case singole, ecc).
L’idea era stata lanciata da Franceschini, ad aprile 2015 nel corso di un convegno organizzato dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa (Cna). Da allora però l’annuncio non ha avuto un seguito e non se n'é più parlato.
E’ quanto previsto dalla delibera approvata dall’Assemblea Capitolina per promuovere “tetti puliti” e facciate rimesse a nuovo a Roma.
Bonus facciate e tetti puliti
La delibera persegue un doppio obiettivo: da una parte getta le premesse per una città più ecologica e bella, dall’altra cerca di dare un maggiore impulso all’occupazione nei settori dell’edilizia e dell’artigianato. Infatti le imprese edili avranno la possibilità di lavorare in un “nuovo mercato” che però non prevede nuove colate di cemento.Nel dettaglio la norma prevede:
- esenzione dalla Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) per i cantieri che lavorano in tutta la città, dal centro alle periferie, alla ritinteggiatura delle facciate dei palazzi cittadini e alla sostituzione delle antenne singole con quelle centralizzate;
- piccoli contributi a fondo perduto (arriveranno con il regolamento attuativo di prossima promulgazione) per i condomìni e i proprietari che ristrutturano facciate e antenne centralizzate;
- storno di una parte dell’imposta comunale, in favore degli stessi proprietari e condomìni, per l’eventuale pubblicità sui ponteggi;
- ulteriori incentivi per chi elimina amianto ed eternit e per chi monta impianti a risparmio energetico.
Tutte queste agevolazioni potranno combinarsi con le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie, decise dal Governo e con il cosiddetto “superbonus”, sempre governativo e sempre per i lavori di adeguamento degli edifici.
Questi sconti complessivi potranno rendere concretamente convenienti i lavori per metter mano ai vecchi palazzi e ai vecchi impianti, spesso deturpanti e pericolosi per la salute; ciò inoltre ridarà decoro al patrimonio immobiliare romano, troppo frequentemente in cattivo stato e poco o senza alcuna manutenzione. Un’occasione su vasta scala per le imprese del settore e un buon restyling cittadino.
Secondo quanto spiegato dal Campidoglio i lavori si dovranno svolgere al massimo in sei mesi per gli edifici non tutelati e in un massimo di nove per le facciate di pregio storico.
Bonus facciate nazionale: diventerà operativo?
Questa delibera riprende l’iniziativa, annunciata qualche tempo fa dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, di istituire un bonus facciate, su tutto il territorio nazionale, per incentivare la ristrutturazione e il restauro dei palazzi rendendo gradevoli le città e le periferie.Le intenzioni del ministro erano quelle di realizzare un bonus fiscale molto più forte del 55-60%, limitato a circa due anni, che valesse per tutti coloro che volessero rimettere a posto le facciate delle proprie case e palazzi (privati, condomini e case singole, ecc).
L’idea era stata lanciata da Franceschini, ad aprile 2015 nel corso di un convegno organizzato dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa (Cna). Da allora però l’annuncio non ha avuto un seguito e non se n'é più parlato.