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Dal 16 luglio a Reggio Calabria il Festival Città Metropolitane
URBANISTICA
Dal 16 luglio a Reggio Calabria il Festival Città Metropolitane
Nel corso della tre giorni organizzata dall’INU sarà presentato ‘Suolo Monitor’
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del 21/07/2015
14/07/2015 - Dal 16 al 18 luglio, a Reggio Calabria, con iniziative in luoghi significativi della città, come il Comune, la Provincia, il Consiglio regionale, si terrà la prima edizione del Festival delle Città metropolitane, organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica con la collaborazione dell’Ordine degli architetti di Reggio Calabria.
Il Festival intende porsi come l’evento annuale che l’Inu promuove per raccontare e accompagnare le Città metropolitane. Una tre giorni per confrontarsi sulle nuove geografie istituzionali e territoriali, promosse dal primo gennaio scorso con l’entrata a regime dei nuovi enti. La partecipazione al centro: il progetto delle nuove città è prima di tutto un progetto di cittadinanza. Il territorio reggino lo ha dimostrato: tante le iniziative che si sono svolte in questi mesi, verso il Festival, tante le idee, che saranno illustrate durante il Festival, prodotte da cittadini, associazioni, università.
Il 17 luglio si apre nel segno dell’innovazione, con i contributi del Cresme e dell’Università di Napoli, che presenteranno strumenti informativi dinamici a sostegno delle scelte programmatiche. L’INU descriverà le città metropolitane, secondo i dati raccolti per il proprio Rapporto dal Territorio. Di dotazioni metropolitane come i parchi naturalistici e di paesaggi si parlerà nel pomeriggio in uno spazio di approfondimento.
Il 18 luglio il Festival si mette in movimento: navigando da Reggio Calabria a Scilla si ammireranno i paesaggi dello Stretto, tema di una mostra dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria. A bordo sarà approvata la Carta di Reggio Calabria: punti imprescindibili per la costruzione di Città metropolitane inclusive ed efficienti.
Tra i relatori che interverranno nel corso della tre giorni i sindaci delle città metropolitane di Reggio Calabria, Catania, Messina e Palermo (Giuseppe Falcomatà, Enzo Bianco, Renato Accorinti e Leoluca Orlando), il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il direttore dell’Agenzia per la Coesione Maria Ludovica Agrò, il responsabile Mezzogiorno dell’Anci Francesco Monaco e il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini.
‘Suolo Monitor’ è stato sviluppato dal centro di ricerca CRISP (Università di Napoli Federico II e CNR) con la collaborazione di Ispra, di Geosolutions e dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Si tratta nello specifico un’applicazione geospaziale, disponibile online, che permetterà di effettuare analisi dettagliate sull’uso del suolo a livello nazionale.
L’utente potrà selezionare una o più porzioni di territorio (delimitandole autonomamente o usufruendo di divisioni predefinite, corrispondenti ad esempio ai territori regionali, provinciali e comunali) e ottenere dati come i tassi e l’incidenza della copertura e dell’impermeabilizzazione, lo sprawl (che misura la dispersione insediativa), la compattezza degli insediamenti, le mappe di frammentazione del territorio rurale rispetto a quello urbano, la qualità dell’uso agricolo dei suoli nel corso degli anni e dei decenni.
La possibilità di selezionare più porzioni di territorio, anche discontinue, permette di effettuare dei confronti, mentre quella di avvalersi di ricerche su date diverse consente di osservare l’evoluzione dell’uso del suolo nei territori scelti. Lo strumento è sviluppato attraverso dati ma anche mappe, che ne aumentano la fruibilità e aiutano a comprendere le dinamiche territoriali relative all’ impermeabilizzazione, alla dispersione insediativa, all’uso dei suoli.
Oltre a costituire una notevole e affidabile fonte di informazioni dettagliate, ‘Suolo Monitor’ fornirà un supporto operativo a chi pianifica il territorio, dunque amministratori e tecnici, che avranno la possibilità di effettuare scelte sul territorio e tra i territori al fine di mitigare il consumo di suolo, riconducendolo a un’ottica più sostenibile. Si potrà sapere, ad esempio, quali sono gli ambienti rurali più integri e quindi da salvaguardare e quelli già compromessi da un uso meno attento nel corso degli anni e si potrà osservare la dinamica dell’uso agricolo dei suoli.
Quello che verrà presentato è un prototipo, in attesa del lancio della piattaforma - accessibile da chiunque via internet - che avverrà in autunno.
Il Festival intende porsi come l’evento annuale che l’Inu promuove per raccontare e accompagnare le Città metropolitane. Una tre giorni per confrontarsi sulle nuove geografie istituzionali e territoriali, promosse dal primo gennaio scorso con l’entrata a regime dei nuovi enti. La partecipazione al centro: il progetto delle nuove città è prima di tutto un progetto di cittadinanza. Il territorio reggino lo ha dimostrato: tante le iniziative che si sono svolte in questi mesi, verso il Festival, tante le idee, che saranno illustrate durante il Festival, prodotte da cittadini, associazioni, università.
Il programma
Il 16 luglio il Festival si apre con il Convegno “Nuove geografie per nuove città”, al quale seguirà un focus dedicato al “Paese reale, paese possibile”. Si illustreranno gli scenari metropolitani europei e le risorse a disposizione per lo sviluppo urbano, si evidenzieranno aspetti specifici come l’innovazione tecnologica, l’erogazione dei servizi e la difesa del suolo. Si parlerà anche della struttura policentrica italiana, delle reti di città, dei rapporti delle città metropolitane con le aree interne. Saranno presentate le “100IDEE” per Reggio Calabria e le proposte in esito della call rivolta alle associazioni del territorio, visibili anche in una mostra ospitata negli spazi del Festival.Il 17 luglio si apre nel segno dell’innovazione, con i contributi del Cresme e dell’Università di Napoli, che presenteranno strumenti informativi dinamici a sostegno delle scelte programmatiche. L’INU descriverà le città metropolitane, secondo i dati raccolti per il proprio Rapporto dal Territorio. Di dotazioni metropolitane come i parchi naturalistici e di paesaggi si parlerà nel pomeriggio in uno spazio di approfondimento.
Il 18 luglio il Festival si mette in movimento: navigando da Reggio Calabria a Scilla si ammireranno i paesaggi dello Stretto, tema di una mostra dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria. A bordo sarà approvata la Carta di Reggio Calabria: punti imprescindibili per la costruzione di Città metropolitane inclusive ed efficienti.
Tra i relatori che interverranno nel corso della tre giorni i sindaci delle città metropolitane di Reggio Calabria, Catania, Messina e Palermo (Giuseppe Falcomatà, Enzo Bianco, Renato Accorinti e Leoluca Orlando), il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il direttore dell’Agenzia per la Coesione Maria Ludovica Agrò, il responsabile Mezzogiorno dell’Anci Francesco Monaco e il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini.
‘Suolo Monitor’
Il 17 luglio sarà presentato ‘Suolo Monitor’, un rivoluzionario strumento per ottenere dati circostanziati a livello nazionale sull’uso e la qualità del suolo, a grande dettaglio e con la possibilità di confronto su date e aree diverse.‘Suolo Monitor’ è stato sviluppato dal centro di ricerca CRISP (Università di Napoli Federico II e CNR) con la collaborazione di Ispra, di Geosolutions e dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Si tratta nello specifico un’applicazione geospaziale, disponibile online, che permetterà di effettuare analisi dettagliate sull’uso del suolo a livello nazionale.
L’utente potrà selezionare una o più porzioni di territorio (delimitandole autonomamente o usufruendo di divisioni predefinite, corrispondenti ad esempio ai territori regionali, provinciali e comunali) e ottenere dati come i tassi e l’incidenza della copertura e dell’impermeabilizzazione, lo sprawl (che misura la dispersione insediativa), la compattezza degli insediamenti, le mappe di frammentazione del territorio rurale rispetto a quello urbano, la qualità dell’uso agricolo dei suoli nel corso degli anni e dei decenni.
La possibilità di selezionare più porzioni di territorio, anche discontinue, permette di effettuare dei confronti, mentre quella di avvalersi di ricerche su date diverse consente di osservare l’evoluzione dell’uso del suolo nei territori scelti. Lo strumento è sviluppato attraverso dati ma anche mappe, che ne aumentano la fruibilità e aiutano a comprendere le dinamiche territoriali relative all’ impermeabilizzazione, alla dispersione insediativa, all’uso dei suoli.
Oltre a costituire una notevole e affidabile fonte di informazioni dettagliate, ‘Suolo Monitor’ fornirà un supporto operativo a chi pianifica il territorio, dunque amministratori e tecnici, che avranno la possibilità di effettuare scelte sul territorio e tra i territori al fine di mitigare il consumo di suolo, riconducendolo a un’ottica più sostenibile. Si potrà sapere, ad esempio, quali sono gli ambienti rurali più integri e quindi da salvaguardare e quelli già compromessi da un uso meno attento nel corso degli anni e si potrà osservare la dinamica dell’uso agricolo dei suoli.
Quello che verrà presentato è un prototipo, in attesa del lancio della piattaforma - accessibile da chiunque via internet - che avverrà in autunno.