Contratti di sviluppo: 300 milioni per investimenti al Sud
FINANZIAMENTI
Contratti di sviluppo: 300 milioni per investimenti al Sud
Le risorse serviranno per finanziare interventi di creazione o ristrutturazione di unità produttive nel campo della tutela ambientale, dell'industria e del turismo
Vedi Aggiornamento
del 26/04/2017
29/09/2015 - 300 milioni di euro sono stati destinati al finanziamento di programmi di investimento per la tutela ambientale, l’industria e il turismo in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Le risorse sono state stanziate dal Ministero dello Sviluppo economico nel DM 29 luglio 2015 a valere sulle risorse del PON Imprese e Competitività 2014-2020 FESR. Nel decreto viene anche previsto che l’attuale dotazione possa essere aumentata ed integrata in funzione delle concrete risultanze dell’intervento e dell’effettivo fabbisogno espresso dalle imprese.
I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, anche mediante il ricorso al contratto di rete. Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di finanziamento agevolato, contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo alla spesa.
Nel settore della tutela ambientale possono accedere alla agevolazione gli interventi che innalzano il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa, consentono di ottenere una maggiore efficienza energetica o portino alla realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento o di riciclaggio.
Tra le spese ammissibili ci sono quelle per la sistemazione del suolo aziendale e per le opere murarie strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali.
Nel settore turistico e industriale possono accedere alla agevolazione i seguenti interventi:
1) creazione di una nuova unità produttiva;
2) ampliamento della capacità di un'unità produttiva esistente;
3) riconversione di un'unità produttiva esistente;
4) ristrutturazione di un’unità produttiva esistente;
5) acquisizione di un'unità produttiva esistente.
Tra le spese ammissibili: l'acquisto di suolo aziendale e le conseguenti sistemazioni, la realizzazione di opere murarie e infrastrutture necessarie, l'acquisto di macchinari, impianti, programmi informatici, brevetti, licenze, know-how ecc.
Le risorse sono state stanziate dal Ministero dello Sviluppo economico nel DM 29 luglio 2015 a valere sulle risorse del PON Imprese e Competitività 2014-2020 FESR. Nel decreto viene anche previsto che l’attuale dotazione possa essere aumentata ed integrata in funzione delle concrete risultanze dell’intervento e dell’effettivo fabbisogno espresso dalle imprese.
I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, anche mediante il ricorso al contratto di rete. Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di finanziamento agevolato, contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo alla spesa.
Contratti di sviluppo: i settori agevolati
Il Contratto di Sviluppo è il nuovo strumento (DM 9 dicembre 2014) che sostituisce i Contratti di programma e di localizzazione, al fine di favorire la realizzazione di investimenti, anche esteri, di rilevanti dimensioni, soprattutto nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno. La nuova normativa dello strumento agevolativo ha introdotto evidenti semplificazioni procedurali a vantaggio delle imprese beneficiarie e consente la presentazione di programmi di sviluppo nei settori della tutela ambientale, del turismo e dell’industria.Nel settore della tutela ambientale possono accedere alla agevolazione gli interventi che innalzano il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa, consentono di ottenere una maggiore efficienza energetica o portino alla realizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento o di riciclaggio.
Tra le spese ammissibili ci sono quelle per la sistemazione del suolo aziendale e per le opere murarie strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali.
Nel settore turistico e industriale possono accedere alla agevolazione i seguenti interventi:
1) creazione di una nuova unità produttiva;
2) ampliamento della capacità di un'unità produttiva esistente;
3) riconversione di un'unità produttiva esistente;
4) ristrutturazione di un’unità produttiva esistente;
5) acquisizione di un'unità produttiva esistente.
Tra le spese ammissibili: l'acquisto di suolo aziendale e le conseguenti sistemazioni, la realizzazione di opere murarie e infrastrutture necessarie, l'acquisto di macchinari, impianti, programmi informatici, brevetti, licenze, know-how ecc.