NORMATIVA
Recupero sottotetti, cambi d’uso e sanatorie, come si applica il Salva Casa in Umbria
Pon Infrastrutture: 1,8 miliardi di euro per il Sud
LAVORI PUBBLICI
Pon Infrastrutture: 1,8 miliardi di euro per il Sud
Tra le priorità le reti ferroviarie Napoli-Bari e Catania-Palermo e i porti di Taranto e Gioia Tauro
07/09/2015 - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha pubblicato il Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020 in cui vengono individuate le priorità d’azione per il sistema dei trasporti del Sud.
Parte quindi il percorso definito dalla Commissione per la selezione dei progetti e che prevede la stesura da parte del Ministero dei criteri di selezione, che dovranno essere rispettati dai soggetti potenzialmente beneficiari dei finanziamenti.
Il programma individua 5 aree logistiche integrate a cui dare la priorità; si tratta del Quadrante sud orientale della Sicilia, Polo logistico di Gioia Tauro, Sistema pugliese, Area Logistica campana, Quadrante occidentale della Sicilia.
Tra i maggiori progetti identificati,la priorità andrà al completamento dei progetti ferroviari e portuali avviati con il Programma Reti e Mobilità 2007-2013, come la realizzazione di alcune tratte ferroviarie delle linee dell’alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania, la realizzazione della filiera della logistica digitale attraverso lo Sportello Unico Doganale, il Single Maritime Window delle Capitanerie di Porto e il completamento della Piattaforma Logistica Nazionale - UIRNet.
Con riferimento al Nodo di Bari, tra le priorità della programmazione 2014-2020 vi sarà il completamento di alcuni investimenti avviati nella programmazione 2007-2013, tra i quali, in particolare, l’ultimazione del sistema ACC di Bari Parco Nord e dell’ingresso in variante a Bari Centrale, il raddoppio della Bari-Taranto nell’ultima sezione non ancora a doppio binario, nella tratta tra Bari S. Andrea e Bitetto.
Con riferimento alla rete ferroviaria siciliana, il Programma nazionale 2014-2020, dopo essere intervenuto nelle precedenti programmazioni sull’itinerario Messina-Palermo, intende concentrare il proprio sostegno sulla sezione Catania-Palermo.
Il programma intende inoltre intervenire sul “Polo logistico Gioia Tauro” e quello di Taranto.
La finalità principale del Programma è la promozione di sistemi di trasporto sostenibili e l' eliminazione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete, attraverso il finanziamento progetti collocati in 5 regioni del Sud Italia: Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, ovvero le Regioni "Obiettivo Convergenza", quelle per le quali la politica di Coesione comunitaria punta ad investire al fine di portarle a convergere verso i parametri socio-economici della media del resto dell'Unione.
Parte quindi il percorso definito dalla Commissione per la selezione dei progetti e che prevede la stesura da parte del Ministero dei criteri di selezione, che dovranno essere rispettati dai soggetti potenzialmente beneficiari dei finanziamenti.
Pon infrastrutture: le priorità
Il Programma ha un budget complessivo di 1,8 miliardi di euro, di cui il 75% (1,382 miliardi) proveniente dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), e il 25% (460 milioni circa ) di cofinanziamento nazionale, come stabilito dall'Accordo di partenariato.Il programma individua 5 aree logistiche integrate a cui dare la priorità; si tratta del Quadrante sud orientale della Sicilia, Polo logistico di Gioia Tauro, Sistema pugliese, Area Logistica campana, Quadrante occidentale della Sicilia.
Tra i maggiori progetti identificati,la priorità andrà al completamento dei progetti ferroviari e portuali avviati con il Programma Reti e Mobilità 2007-2013, come la realizzazione di alcune tratte ferroviarie delle linee dell’alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania, la realizzazione della filiera della logistica digitale attraverso lo Sportello Unico Doganale, il Single Maritime Window delle Capitanerie di Porto e il completamento della Piattaforma Logistica Nazionale - UIRNet.
Pon infrastrutture: progetti ferroviari e portuali
Si punta al completamento sulla direttrice Napoli-Bari, con interventi di raddoppio delle tratte (Napoli-Cancello, Cancello-Frasso Telesino e Frasso Telesino Vitulano), alla realizzazione di by-pass di alcune aree urbane (ad es. Acerra, Maddaloni), all’eliminazione della quasi totalità dei passaggi a livello presenti lungo la linea e alla realizzazione di nuove fermate/stazioni.Con riferimento al Nodo di Bari, tra le priorità della programmazione 2014-2020 vi sarà il completamento di alcuni investimenti avviati nella programmazione 2007-2013, tra i quali, in particolare, l’ultimazione del sistema ACC di Bari Parco Nord e dell’ingresso in variante a Bari Centrale, il raddoppio della Bari-Taranto nell’ultima sezione non ancora a doppio binario, nella tratta tra Bari S. Andrea e Bitetto.
Con riferimento alla rete ferroviaria siciliana, il Programma nazionale 2014-2020, dopo essere intervenuto nelle precedenti programmazioni sull’itinerario Messina-Palermo, intende concentrare il proprio sostegno sulla sezione Catania-Palermo.
Il programma intende inoltre intervenire sul “Polo logistico Gioia Tauro” e quello di Taranto.
Programma operativo nazionale trasporti: cos’è
Ricordiamo che il Programma operativo nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020, la cui gestione è in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la cui strategia si colloca nell'Obiettivo tematico 7 "Mobilità sostenibile di persone e merci" dell'Accordo di partenariato 2014-2020, è stato stipulato nell'autunno 2014 tra la Commissione europea e l'Italia ed è stato approvato in via definitiva il 29 luglio scorso dalla Commissione Europea.La finalità principale del Programma è la promozione di sistemi di trasporto sostenibili e l' eliminazione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete, attraverso il finanziamento progetti collocati in 5 regioni del Sud Italia: Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, ovvero le Regioni "Obiettivo Convergenza", quelle per le quali la politica di Coesione comunitaria punta ad investire al fine di portarle a convergere verso i parametri socio-economici della media del resto dell'Unione.