Edilizia scolastica, in Gazzetta le quote 2015 del Decreto Mutui
NORMATIVA
Edilizia scolastica, in Gazzetta le quote 2015 del Decreto Mutui
L’attivazione dei prestiti consentirà la realizzazione di 1215 interventi di messa in sicurezza o di costruzione di nuove scuole
16/09/2015 - Per il 2015 Lombardia, Campania e Sicilia salgono sul podio delle risorse per la realizzazione degli interventi di edilizia scolastica finanziati dal Decreto Mutui.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 16 marzo 2015 con cui il Ministero dell’Istruzione (Miur) ha ripartito il contributo a carico dello Stato che le Regioni possono utilizzare per sottoscrivere mutui agevolati con la Banca europea degli investimenti (Bei).
Si tratta, lo ricordiamo, dei 40 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato nel 2015 con il Decreto Mutui.
Ricordiamo che la legge “L’istruzione riparte” (L. 128/2013) ha stabilito che le Regioni possono sottoscrivere con la Bei mutui agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici o la costruzione di nuove scuole.
In attuazione della legge è stato emanato il Decreto Mutui (DM 23 gennaio 2015), che ha previsto un finanziamento totale di 905 milioni di euro. Risorse poi integrate dalla riforma della scuola (Legge 107/2015). Dai 40 milioni annui per il 2015 si passerà infatti a 50 milioni dal 2016 al 2018. Sempre dal 2016, ci saranno poi 4 milioni annui per gli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica di proprietà pubblica.
Il Decreto Mutui ha stabilito che con un decreto successivo fosse stabilito per ogni regione il limite di spesa annuo attivabile in base ai contributi totali. A marzo, quindi, il Miur ha ripartito i 40 milioni previsti per il 2015 sulla base degli edifici scolastici, della popolazione di studenti e del livello di affollamento delle scuole.
A luglio le Regioni sono state autorizzate ad utilizzare i contributi per sottoscrivere i mutui con la Bei. Per il 2015 l’effetto a cascata del Decreto Mutui ha sbloccato 739 milioni di euro, che copriranno le spese per la realizzazione di 1215 interventi.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 16 marzo 2015 con cui il Ministero dell’Istruzione (Miur) ha ripartito il contributo a carico dello Stato che le Regioni possono utilizzare per sottoscrivere mutui agevolati con la Banca europea degli investimenti (Bei).
Si tratta, lo ricordiamo, dei 40 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato nel 2015 con il Decreto Mutui.
Come funziona il Decreto Mutui
Ricordiamo che la legge “L’istruzione riparte” (L. 128/2013) ha stabilito che le Regioni possono sottoscrivere con la Bei mutui agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici o la costruzione di nuove scuole.In attuazione della legge è stato emanato il Decreto Mutui (DM 23 gennaio 2015), che ha previsto un finanziamento totale di 905 milioni di euro. Risorse poi integrate dalla riforma della scuola (Legge 107/2015). Dai 40 milioni annui per il 2015 si passerà infatti a 50 milioni dal 2016 al 2018. Sempre dal 2016, ci saranno poi 4 milioni annui per gli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica di proprietà pubblica.
Il Decreto Mutui ha stabilito che con un decreto successivo fosse stabilito per ogni regione il limite di spesa annuo attivabile in base ai contributi totali. A marzo, quindi, il Miur ha ripartito i 40 milioni previsti per il 2015 sulla base degli edifici scolastici, della popolazione di studenti e del livello di affollamento delle scuole.
Gli interventi attivabili col Decreto Mutui
Utilizzando le risorse messe a disposizione dallo Stato, le Regioni ottengono quindi ulteriori finanziamenti, che vengono convogliati sugli interventi dichiarati prioritari nella programmazione nazionale.A luglio le Regioni sono state autorizzate ad utilizzare i contributi per sottoscrivere i mutui con la Bei. Per il 2015 l’effetto a cascata del Decreto Mutui ha sbloccato 739 milioni di euro, che copriranno le spese per la realizzazione di 1215 interventi.