
Professionisti, sale l’occupazione negli studi
PROFESSIONE
Professionisti, sale l’occupazione negli studi
Crescita del 61% rispetto all'anno scorso. Negli studi di progettazione 2.115 occupati in più
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del 10/07/2017

25/09/2015 - Gli studi professionali registrano una ripresa nell’occupazione. Lo rende noto uno studio di Confprofessioni, la Confederazione italiana libere professioni, che ha elaborato i dati Inps sulle posizioni lavorative attive e le cessazioni dal primo gennaio al 31 giugno 2015.
In generale la crescita occupazionale si è attestata sul 61% rispetto all'anno scorso. Dopo alcuni anni di crisi, le professioni tecniche mostrano incoraggianti segnali di ripresa. Tra gennaio e giugno 2015, gli studi di architettura e ingegneria e delle altre professioni tecniche registrano una saldo occupazionale di 2.115 unità lavorative, contro le 957 posizioni dello stesso periodo 2014.
Per quanto riguarda gli apprendisti, nel primo semestre 2015 hanno sono state aperte 3.891 nuove posizioni lavorative, contro le 2.240 cessazioni. Rispetto al 2014, però, c’è stata una flessione del 32%. Questo significa che sul totale dei dipendenti degli studi, gli apprendisti sono diminuiti a vantaggio degli assunti.
Se l'economia riparte, gli studi professionali sono i primi a muoversi, ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. A pesare su questi segnali di ripresa secondo Gaetano Stella è soprattutto il nuovo contratto collettivo nazionale approvato a maggio, che sarà operativo fino al 31 marzo 2018. Il Ccnl, lo ricordiamo, prevede un maggiore utilizzo del telelavoro e nessun obbligo di rispettare gli intervalli di tempo tra un contratto a termine e l’altro. Elementi che stanno incoraggiando le assunzioni.
In generale la crescita occupazionale si è attestata sul 61% rispetto all'anno scorso. Dopo alcuni anni di crisi, le professioni tecniche mostrano incoraggianti segnali di ripresa. Tra gennaio e giugno 2015, gli studi di architettura e ingegneria e delle altre professioni tecniche registrano una saldo occupazionale di 2.115 unità lavorative, contro le 957 posizioni dello stesso periodo 2014.
Per quanto riguarda gli apprendisti, nel primo semestre 2015 hanno sono state aperte 3.891 nuove posizioni lavorative, contro le 2.240 cessazioni. Rispetto al 2014, però, c’è stata una flessione del 32%. Questo significa che sul totale dei dipendenti degli studi, gli apprendisti sono diminuiti a vantaggio degli assunti.
Se l'economia riparte, gli studi professionali sono i primi a muoversi, ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. A pesare su questi segnali di ripresa secondo Gaetano Stella è soprattutto il nuovo contratto collettivo nazionale approvato a maggio, che sarà operativo fino al 31 marzo 2018. Il Ccnl, lo ricordiamo, prevede un maggiore utilizzo del telelavoro e nessun obbligo di rispettare gli intervalli di tempo tra un contratto a termine e l’altro. Elementi che stanno incoraggiando le assunzioni.