Tax credit alberghi: dal 12 al 15 ottobre le domande per le spese del 2014
RISTRUTTURAZIONE
Tax credit alberghi: dal 12 al 15 ottobre le domande per le spese del 2014
Dal Mibact una Guida che spiega come usufruire del credito di imposta del 30% per la riqualificazione degli hotel
02/09/2015 - bsp;- Il 15 settembre si apre la procedura per usufruire del Tax credit sulle spese sostenute nel 2014 per la riqualificazione delle strutture ricettive.
Infatti dalle ore 10:00 del 15 settembre 2015 fino alle ore 16:00 del 9 ottobre 2015 (fase preparatoria) il legale rappresentante dell’impresa potrà registrarsi sul Portale dei Procedimenti e caricare l’istanza e l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
Successivamente dalle ore 10:00 del 12 ottobre 2015 alle ore 16:00 del 15 ottobre 2015 (Click day) si potrà concludere il procedimento con l’invio telematico dell’istanza.
Per chiarire come compilare le domande e come funziona il Tax Credit, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Mibact) ha pubblicato un Vademecum che sintetizza le modalità per il riconoscimento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture alberghiere.
Si tratta del credito di imposta del 30%, fino a un massimo di 200 mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in 3 quote annuali di pari importo (utilizzabile esclusivamente in compensazione), non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
L’agevolazione per la ristrutturazione degli alberghi può contare su uno stanziamento di 220 milioni di euro (20 milioni di euro per il 2015 e di 50 milioni di euro per ciascuno anno dal 2016 al 2019).
Possono quindi fare richiesta del credito di imposta le strutture alberghiere, ovvero: alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi e altre strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali, esistenti al 1° gennaio 2012 e con almeno 7 camere.
- interventi di manutenzione straordinaria;
- interventi di restauro e di risanamento conservativo, come interventi di consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi degli edifici;
- interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica;
- l’acquisto di mobili e componenti di arredo.
La quota destinata ai mobili e componenti d’arredo non potrà superare il 10% delle risorse annue disponibili.
La guida del Mibact mette in evidenza alcuni esempi (non esaustivi) di tipologie di interventi ammissibili:
- costruzione di servizi igienici in ampliamento dei volumi di quelli esistenti;
- demolizione, ricostruzione e ripristino di edifici o parti di esso (purchè nel rispetto della volumetria esistente);
- interventi di miglioramento e adeguamento sismico;
- modifica dei prospetti dell’edificio effettuata con l’apertura di nuove porte esterne o finestre, o sostituzione dei prospetti con altri aventi caratteristiche diverse per materiali, finiture, colori;
- realizzazione di balconi, logge, recupero di locali sottotetto, trasformazione di balconi in verande;
- sostituzione di serramenti esterni (porte, finestre, vetrine anche se non apribili), comprensive degli infissi, con altri aventi le stesse caratteristiche;
- installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente, con modifica della superficie e dei materiali, privilegiando materiali sostenibili, provenienti da fonti rinnovabili, tra i quali il legno, anche in riferimento a pontili galleggianti;
- rifacimento di scale o ascensori, servoscala, piattaforme elevatrici;
- realizzazione ex novo di impianti sanitari (inclusa rubinetteria) dedicati a persone portatrici di handicap;
- sostituzione di porte interne, con altre con caratteristiche migliorative;
- installazione di sistemi domotici volti a controllare in remoto l’apertura e chiusura di infissi e schermature solari;
- Installazione di schermature solari esterne mobili, finalizzate alla riduzione dei consumi per condizionamento estivo.
Anche per l’acquisto di mobili e componenti di arredo la guida fa alcuni esempi (non esaustivi) di spese ammissibili:
- acquisto, rifacimento e sostituzione di cucine o attrezzature professionali per la ristorazione;
- acquisto di mobili e di complementi d’arredo da interno e da esterno, quali, tra gli altri, tavoli
scrivanie, sedute imbottite e non, altri manufatti imbottiti, mobili contenitori, letti, materassi, gazebo, pergole, tende da sole, ombrelloni, zanzariere ecc;
- acquisto di mobili fissi, tra cui arredi fissi per bagno, pareti e cabine doccia, cucine componibili,
boiserie, pareti interne mobili e apparecchi di illuminazione;
- pavimentazioni di sicurezza;
- arredi e strumentazioni per convegni;
- attrezzature per parchi giochi e sportive pertinenziali;
- arredi per la realizzazione di centri benessere;
- installazione di nuova pavimentazione, privilegiando materiali sostenibili, tra i quali il legno.
Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo riconoscerà il credito d’imposta previa verifica dell’ammissibilità della domanda in ordine al rispetto dei requisiti soggettivi ed oggettivi e formali, nonché nei limiti delle risorse disponibili.
Infatti dalle ore 10:00 del 15 settembre 2015 fino alle ore 16:00 del 9 ottobre 2015 (fase preparatoria) il legale rappresentante dell’impresa potrà registrarsi sul Portale dei Procedimenti e caricare l’istanza e l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
Successivamente dalle ore 10:00 del 12 ottobre 2015 alle ore 16:00 del 15 ottobre 2015 (Click day) si potrà concludere il procedimento con l’invio telematico dell’istanza.
Per chiarire come compilare le domande e come funziona il Tax Credit, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Mibact) ha pubblicato un Vademecum che sintetizza le modalità per il riconoscimento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture alberghiere.
Credito di imposta del 30% per alberghi: come funziona
Ricordiamo che il DM 7 maggio 2015 del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo disciplina le agevolazioni per la riqualificazione delle strutture turistico-alberghiere previste dal Decreto Cultura ArtBonus.Si tratta del credito di imposta del 30%, fino a un massimo di 200 mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in 3 quote annuali di pari importo (utilizzabile esclusivamente in compensazione), non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
L’agevolazione per la ristrutturazione degli alberghi può contare su uno stanziamento di 220 milioni di euro (20 milioni di euro per il 2015 e di 50 milioni di euro per ciascuno anno dal 2016 al 2019).
Possono quindi fare richiesta del credito di imposta le strutture alberghiere, ovvero: alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi e altre strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali, esistenti al 1° gennaio 2012 e con almeno 7 camere.
Riqualificazione degli hotel: quali spese sono ammissibili
Sono ammessi gli interventi di riqualificazione edilizia, come:- interventi di manutenzione straordinaria;
- interventi di restauro e di risanamento conservativo, come interventi di consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi degli edifici;
- interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica;
- l’acquisto di mobili e componenti di arredo.
La quota destinata ai mobili e componenti d’arredo non potrà superare il 10% delle risorse annue disponibili.
La guida del Mibact mette in evidenza alcuni esempi (non esaustivi) di tipologie di interventi ammissibili:
- costruzione di servizi igienici in ampliamento dei volumi di quelli esistenti;
- demolizione, ricostruzione e ripristino di edifici o parti di esso (purchè nel rispetto della volumetria esistente);
- interventi di miglioramento e adeguamento sismico;
- modifica dei prospetti dell’edificio effettuata con l’apertura di nuove porte esterne o finestre, o sostituzione dei prospetti con altri aventi caratteristiche diverse per materiali, finiture, colori;
- realizzazione di balconi, logge, recupero di locali sottotetto, trasformazione di balconi in verande;
- sostituzione di serramenti esterni (porte, finestre, vetrine anche se non apribili), comprensive degli infissi, con altri aventi le stesse caratteristiche;
- installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente, con modifica della superficie e dei materiali, privilegiando materiali sostenibili, provenienti da fonti rinnovabili, tra i quali il legno, anche in riferimento a pontili galleggianti;
- rifacimento di scale o ascensori, servoscala, piattaforme elevatrici;
- realizzazione ex novo di impianti sanitari (inclusa rubinetteria) dedicati a persone portatrici di handicap;
- sostituzione di porte interne, con altre con caratteristiche migliorative;
- installazione di sistemi domotici volti a controllare in remoto l’apertura e chiusura di infissi e schermature solari;
- Installazione di schermature solari esterne mobili, finalizzate alla riduzione dei consumi per condizionamento estivo.
Anche per l’acquisto di mobili e componenti di arredo la guida fa alcuni esempi (non esaustivi) di spese ammissibili:
- acquisto, rifacimento e sostituzione di cucine o attrezzature professionali per la ristorazione;
- acquisto di mobili e di complementi d’arredo da interno e da esterno, quali, tra gli altri, tavoli
scrivanie, sedute imbottite e non, altri manufatti imbottiti, mobili contenitori, letti, materassi, gazebo, pergole, tende da sole, ombrelloni, zanzariere ecc;
- acquisto di mobili fissi, tra cui arredi fissi per bagno, pareti e cabine doccia, cucine componibili,
boiserie, pareti interne mobili e apparecchi di illuminazione;
- pavimentazioni di sicurezza;
- arredi e strumentazioni per convegni;
- attrezzature per parchi giochi e sportive pertinenziali;
- arredi per la realizzazione di centri benessere;
- installazione di nuova pavimentazione, privilegiando materiali sostenibili, tra i quali il legno.
Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo riconoscerà il credito d’imposta previa verifica dell’ammissibilità della domanda in ordine al rispetto dei requisiti soggettivi ed oggettivi e formali, nonché nei limiti delle risorse disponibili.