Dissesto idrogeologico: in arrivo altri 7 miliardi di euro
Il Piano Aree Metropolitane per gli interventi contro le alluvioni permetterà anche di attivare 160 mila posti di lavoro
Interventi antialluvione: possibili ulteriori stanziamenti
Il Governo fa sapere che sta puntando ad aggiungere, ai 1300 milioni del Piano stralcio già varato, altri 7 miliardi per i prossimi cinque anni. In tutto si arriverebbe ad uno stanziamento totale di 8.3 miliardi, che rappresenta la cifra programmata dai precedenti Governi in 15 anni sul dissesto idrogeologico.
Secondo Italiasicura il piano antidissesto, prevedendo un’occupazione diretta-indiretta e indotta di circa 20 mila unità per miliardo, è in grado di attivare circa 160 mila occupati distribuiti nell’arco del periodo di realizzazione.
Opere contro il dissesto: il punto sui cantieri
Il Governo ha stanziato, per le opere strutturali per la prevenzione del rischio idrogeologico, 754 milioni di euro, di cui 654 milioni per gli interventi e 100 milioni per un Fondo di progettazione (particolarmente utile in un Paese in cui i progetti sono per larga parte ancora in fase preliminare).Questi fondi, ripartiti nei vari anni, serviranno per l’avvio dei 33 cantieri più importanti tra i 132 interventi previsti dal Piano contro il dissesto nelle aree metropolitane dal valore complessivo di 1300 milioni di euro.Italiasicura fa sapere che per la seconda tranche, da 600 milioni, si sta lavorando per ottenere l’assegnazione entro l’anno.
Secondo i dati della Struttura di missione all’avvio dell’azione di Italiasicura, istituita nel maggio 2014, sono stati avviati (in tutta Italia e con riferimento ai vecchi stanziamenti del periodo 2000-2010) 642 cantieri per 1075 milioni di euro.
Per Italiasicura ciò è stato possibile grazie al il modello di azione messo in campo dalla struttura di missione del governo, fatto di semplificazione della governance e delle procedure, di controllo costante del territorio e di collaborazione con tutte le strutture e amministrazioni regionali competenti.
La Struttura di Missione ha aggiunto: “Nessuno ha la bacchetta magica capace di riparare decenni di errori, incuria e abusi del territorio, ma forse per la prima volta in Italia si investe nella prevenzione del rischio. Un lavoro che non si misura in minuti, ore e giorni, ma in anni di cantieri, come sta succedendo a Genova, che solo tra cinque anni sarà più sicura dal pericolo rappresentato dalle acque del Bisagno. Il fatto nuovo rispetto al passato è che in alcuni punti particolarmente critici del Paese i lavori sono iniziati e si sa già quando finiranno. E questo non è poco se solo si rivolge lo sguardo ad un passato anche recente”.