Scuole innovative, ecco il bando per il concorso di idee
LAVORI PUBBLICI
Scuole innovative, ecco il bando per il concorso di idee
Per vincere bisognerà puntare su qualità architettonica, sicurezza, sostenibilità dei materiali e facilità della manutenzione
21/10/2015 - Via libera della Conferenza Unificata al concorso di idee per la progettazione delle scuole innovative.
Nella seduta di ieri è stato approvato lo schema di Bando del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca (Miur) che fissa i criteri per individuare le scuole del futuro, come previsto da La Buona Scuola (Legge 107/2015). A breve saranno pubblicate le tempistiche cui i progettisti dovranno attenersi.
L’obiettivo del concorso è acquisire idee progettuali per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica. Ma non solo, perché le nuove scuole dovranno anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio.
- realizzazione di ambienti didattici innovativi;
- sostenibilità ambientale, energetica ed economica, cioè rapidità di costruzione, riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione;
- presenza di spazi verdi fruibili;
- relazione con l’ambiente naturale, il paesaggio e il contesto di riferimento anche in funzione didattica;
- apertura della scuola al territorio perchè la scuola deve diventare un luogo di riferimento per la comunità;
- permeabilità e flessibilità degli spazi;
- attrattività degli spazi per contrastare la dispersione scolastica;
- concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali;
- presenza di spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti;
- presenza di spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione;
- concezione e ideazione degli spazi nell’ottica del benessere individuale e della socialità.
I criteri che la Commissione deve tenere in considerazioni sono:
- qualità architettonica, che da diritto ad un massimo di 20 punti;
- qualità dell’inserimento nel contesto urbano ed ambientale: massimo 10 punti;
- qualità e novità delle soluzioni architettoniche in riferimento alla didattica e alla relazione con l’ambiente naturale e progettazione di spazi verdi: massimo 20 punti;
- funzionalità e flessibilità nella definizione e distribuzione degli spazi: massimo 10 punti;
- accessibilità, fruibilità e sicurezza della struttura: massimo 10 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento alla sostenibilità ambientale ed alla facilità nella manutenzione: massimo 15 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento al benessere degli occupanti: massimo 5 punti;
- sostenibilità economica: massimo 10 punti.
Si arriva così ad una valutazione massima di 100 punti.
Il Miur potrà mettere a disposizione degli Enti locali richiedenti le idee premiate per consentire l’eventuale affidamento dei successivi livelli di progettazione.
I professionisti devono essere cittadini italiani o di altro Paese dell’Unione Europea, iscritti presso i rispettivi Ordini Professionali, ai quali non sia inibito l’esercizio della libera professione al momento della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sia per legge sia per contratto sia per provvedimento professionale.
La partecipazione al concorso può essere individuale o in gruppi pluridisciplinari.
Le società di ingegneria e le società professionali devono possedere i requisiti previsti dagli articoli 254 e 255 del Regolamento attuativo del Codice Appalti (Dpr 207/2010). È quindi necessario indicare la struttura organizzativa e le capacità professionali espressamente dedicate ai servizi di progettazione.
I 300 milioni, messi a disposizione dall’Inail e stanziate dal Governo, copriranno i lavori per la costruzione degli edifici, mentre restano a carico degli enti locali le spese per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, gli allestimenti e le attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area, la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori. Gli immobili, quindi, resteranno di proprietà dell'Inail, che stipulerà contratti con il Miur e con gli enti fino all’ammortamento dell'investimento. Il Miur pagherà all'Inail il canone di affitto affinché il Comune, o la Provincia gestore, possa utilizzare il bene senza oneri.
Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha reso noto un prototipo di scuola del futuro, ideato in collaborazione con il pedagogista Franco Lorenzoni e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che potrà fungere da ispirazione per i partecipanti.
Positivo il commento del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc). Il presidente, Leopoldo Freyrie, intervenuto al convegno “Idee in cantiere per la scuola del futuro” ha espresso soddisfazione per il ricorso obbligatorio al concorso per costruire scuole innovative previsto da La Buona Scuola. A suo avviso si tratta di un’opportunità per usufruire di una nuova generazione di scuole belle oltre che funzionali, che dovrebbe essere colta per la progettazione di tutte le opere pubbliche del Paese. Secondo Freyrie va in questa direzione anche il riconoscimento della centralità del progetto nel nuovo Codice Appalti e l’idea dell’architetto Renzo Piano di costruire in periferia le nuove scuole. Posizioni condivise perché riconoscono la funzione sociale dell’architettura.
Nella seduta di ieri è stato approvato lo schema di Bando del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca (Miur) che fissa i criteri per individuare le scuole del futuro, come previsto da La Buona Scuola (Legge 107/2015). A breve saranno pubblicate le tempistiche cui i progettisti dovranno attenersi.
L’obiettivo del concorso è acquisire idee progettuali per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica. Ma non solo, perché le nuove scuole dovranno anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio.
Scuole innovative, obiettivi del concorso
Il concorso valuterà le migliori idee per aree territoriali e regionali. Nella progettazione i candidati dovranno tenere conto di una serie di finalità indicate dal Miur:- realizzazione di ambienti didattici innovativi;
- sostenibilità ambientale, energetica ed economica, cioè rapidità di costruzione, riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione;
- presenza di spazi verdi fruibili;
- relazione con l’ambiente naturale, il paesaggio e il contesto di riferimento anche in funzione didattica;
- apertura della scuola al territorio perchè la scuola deve diventare un luogo di riferimento per la comunità;
- permeabilità e flessibilità degli spazi;
- attrattività degli spazi per contrastare la dispersione scolastica;
- concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali;
- presenza di spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti;
- presenza di spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione;
- concezione e ideazione degli spazi nell’ottica del benessere individuale e della socialità.
Valutazione dei progetti delle Scuole Innovative
I progetti saranno valutati da un’apposita Commissione giudicatrice nominata dopo il termine di presentazione delle proposte con decreto del Miur.I criteri che la Commissione deve tenere in considerazioni sono:
- qualità architettonica, che da diritto ad un massimo di 20 punti;
- qualità dell’inserimento nel contesto urbano ed ambientale: massimo 10 punti;
- qualità e novità delle soluzioni architettoniche in riferimento alla didattica e alla relazione con l’ambiente naturale e progettazione di spazi verdi: massimo 20 punti;
- funzionalità e flessibilità nella definizione e distribuzione degli spazi: massimo 10 punti;
- accessibilità, fruibilità e sicurezza della struttura: massimo 10 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento alla sostenibilità ambientale ed alla facilità nella manutenzione: massimo 15 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento al benessere degli occupanti: massimo 5 punti;
- sostenibilità economica: massimo 10 punti.
Si arriva così ad una valutazione massima di 100 punti.
I premi del concorso Scuole Innovative
Per ogni area su cui sarà realizzata una scuola innovativa verranno scelti un primo, un secondo e un terzo classificato, cui sarà rispettivamente riconosciuto un premio di 25 mila euro, 10 mila euro e 5 mila euro.Il Miur potrà mettere a disposizione degli Enti locali richiedenti le idee premiate per consentire l’eventuale affidamento dei successivi livelli di progettazione.
Chi può progettare le Scuole Innovative
Possono partecipare al concorso di idee ingegneri, architetti, società di ingegneria e società professionali.I professionisti devono essere cittadini italiani o di altro Paese dell’Unione Europea, iscritti presso i rispettivi Ordini Professionali, ai quali non sia inibito l’esercizio della libera professione al momento della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sia per legge sia per contratto sia per provvedimento professionale.
La partecipazione al concorso può essere individuale o in gruppi pluridisciplinari.
Le società di ingegneria e le società professionali devono possedere i requisiti previsti dagli articoli 254 e 255 del Regolamento attuativo del Codice Appalti (Dpr 207/2010). È quindi necessario indicare la struttura organizzativa e le capacità professionali espressamente dedicate ai servizi di progettazione.
Scuole Innovative, le risorse disponibili
Ricordiamo che la legge su la Buona Scuola ha stanziato 300 milioni di euro per la realizzazione delle scuole innovative. Le risorse sono state ripartite tra le Regioni con il DM 7 agosto 2015 in base alla popolazione e alla densità scolastica. Il decreto ha anche previsto che le Regioni individuassero da una a cinque aree, da proporre al Miur, su cui costruire una scuola innovativa. Secondo i dati raccolti dalla struttura di missione per l’edilizia scolastica di Palazzo Chigi, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio tra le cinque aree possibili hanno indicato due nuove scuole superiori, mentre il Piemonte si è focalizzato esclusivamente su di esse. Sicilia e Veneto hanno proposto di costruire scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Anche la Toscana si è concentrata sulle scuole primarie. La Liguria prevede un intervento per realizzare un istituto di considerevoli dimensioni. In Sardegna le scuole innovative proposte saranno selezionate tra quelle del progetto Iscol@.I 300 milioni, messi a disposizione dall’Inail e stanziate dal Governo, copriranno i lavori per la costruzione degli edifici, mentre restano a carico degli enti locali le spese per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, gli allestimenti e le attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area, la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori. Gli immobili, quindi, resteranno di proprietà dell'Inail, che stipulerà contratti con il Miur e con gli enti fino all’ammortamento dell'investimento. Il Miur pagherà all'Inail il canone di affitto affinché il Comune, o la Provincia gestore, possa utilizzare il bene senza oneri.
Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha reso noto un prototipo di scuola del futuro, ideato in collaborazione con il pedagogista Franco Lorenzoni e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che potrà fungere da ispirazione per i partecipanti.
Positivo il commento del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc). Il presidente, Leopoldo Freyrie, intervenuto al convegno “Idee in cantiere per la scuola del futuro” ha espresso soddisfazione per il ricorso obbligatorio al concorso per costruire scuole innovative previsto da La Buona Scuola. A suo avviso si tratta di un’opportunità per usufruire di una nuova generazione di scuole belle oltre che funzionali, che dovrebbe essere colta per la progettazione di tutte le opere pubbliche del Paese. Secondo Freyrie va in questa direzione anche il riconoscimento della centralità del progetto nel nuovo Codice Appalti e l’idea dell’architetto Renzo Piano di costruire in periferia le nuove scuole. Posizioni condivise perché riconoscono la funzione sociale dell’architettura.