Lo ha affermato il premier, Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri e via twitter con l’hashtag #italiacolsegnopiù.
Partite Iva, confermata la riforma
Dovrebbero essere quindi confermate le anticipazioni del viceministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero. La riforma agirà quindi sul tetto dei ricavi per accedere alle agevolazioni previste dal regime dei minimi e sulle aliquote della tassazione.Nei primi cinque anni di attività i redditi dovrebbero essere tassati con un’aliquota al 5%, che dovrebbe poi salire al 15%. L’agevolazione dovrebbe essere riservata ai professionisti con ricavi fino a 30 mila euro senza limiti di tempo né di età.
Ad oggi, invece, il vecchio regime dei minimi, in vigore fino al 31 dicembre 2015, prevede una tassazione al 5% dei redditi dei professionisti che fatturano fino a 30 mila euro, ma solo per cinque anni o fino al raggiungimento del trentacinquesimo anno d’età, mentre dopo scatta il regime ordinario.
Le misure per professionisti e lavoratori autonomi
Le aliquote contributive della Gestione Separata INPS resteranno bloccate al 27,72% anche nel 2016. Al momento è invece previsto un aumento al 28,72% nel 2016, 29,72% nel 2017 fino al 33,72% nel 2018. La misura avrà un impatto positivo sui liberi professionisti “senza cassa”, cioè quelli non iscritti ad albi professionali, che quindi non versano i contributi alle casse di previdenza di categoria.Matteo Renzi ha inoltre reso noto che sarà varato lo statuto dei lavoratori autonomi, una misura organica su fisco e nuove tutele.
Tra i contenuti della legge di stabilità, pensati per rilanciare i consumi, sono state confermate anche le semplificazioni sull’utilizzo del denaro contante. La soglia, oggi bloccata a mille euro, passerà a 3 mila euro. In questo modo ci si sarà un allineamento alla media europea. Secondo il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, la misura migliorerà il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini.