Partite Iva, a breve le regole sui nuovi minimi
NORMATIVA
Partite Iva, a breve le regole sui nuovi minimi
Stabilità e Jobs Act autonomi: dal 1° gennaio 2016 tassazione al 15% per ricavi fino a 30 mila euro, totale deducibilità delle spese di formazione fino a 10 mila euro
03/11/2015 - Dovrebbero andare a regime dal primo gennaio 2016 le nuove regole sui minimi per i titolari di Partita Iva.
Come riassunto dalla senatrice Ncd, Simona Vicari, l’avvio del nuovo sistema, regolato dal disegno di legge di Stabilità per il 2016, in discussione al Senato, prevede una tassazione forfetaria al 15% dei ricavi fino a 30 mila euro. Le misure si sommeranno al Jobs Act dei lavoratori autonomi con cui determinate tutele, come i congedi parentali retribuiti nei primi tre anni di vita dei figli, saranno estese a chi lavora in proprio.
Per i primi cinque anni di attività sarà possibile usufruire dell’aliquota al 5%. Si tratta di una disciplina simile ai vecchi minimi, che sarà però svincolata dall’età. Al momento, infatti, se il professionista non ha ancora compiuto 35 anni, può continuare a usufruire dell’agevolazione anche per un periodo superiore a cinque anni.
Per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps, l’aliquota contributiva resterà al 27%.
Se i contenuti del disegno di Legge di Stabilità per il 2016 non fossero confermati, dal 1° gennaio 2016 si passerebbe ad una tassazione al 15% per i ricavi fino a 15 mila euro e l’aliquota contributiva della gestione separata Inps salirebbe al 28%. Una soluzione decisamente più svantaggiosa per i professionisti.
In tema di previdenza è intervenuta anche la Rete delle professioni Tecniche con tre proposte per la gestione delle casse: dare a tutte le Casse professionali la possibilità di accogliere i contributi dei professionisti già iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (al momento questa possibilità non è riconosciuta da tutte le Casse di previdenza), far creare a tutte le professioni regolamentate la propria Cassa di previdenza, modificare la composizione del comitato di amministrazione della Gestione Separata in modo che sia maggiormente rappresentativo di collaboratori e professionisti.
Le misure, aperte sia ai professionisti iscritti agli Albi sia a quelli rientranti nella gestione separata Inps, prevedono:
- la totale deducibilità delle spese di formazione e aggiornamento professionale fino a 10 mila euro;
- la deducibilità fino a 5 mila euro per le spese rivolte alla riqualificazione professionale, all’autoimprenditorialità e all’orientamento per il nuovo inserimento nel mondo del lavoro;
- l’applicazione di interessi di mora in caso di ritardato pagamento della parcella;
- l’indennità di maternità INPS a prescindere dalla reale astensione dal lavoro. Sono inoltre allo studio nuove forme di congedo parentale nei primi tre anni di vita del bambino, tutela ora riservata ai dipendenti.
Come riassunto dalla senatrice Ncd, Simona Vicari, l’avvio del nuovo sistema, regolato dal disegno di legge di Stabilità per il 2016, in discussione al Senato, prevede una tassazione forfetaria al 15% dei ricavi fino a 30 mila euro. Le misure si sommeranno al Jobs Act dei lavoratori autonomi con cui determinate tutele, come i congedi parentali retribuiti nei primi tre anni di vita dei figli, saranno estese a chi lavora in proprio.
Partite Iva e regime dei minimi
Dal 1° gennaio 2016 i professionisti con Partita Iva che conseguono ricavi fino a 30 mila euro saranno assoggettati alla tassazione forfetaria al 15%. L’agevolazione durerà per tutto il tempo in cui si rimarrà all’interno di questa soglia e non avrà limiti né di tempo né di età.Per i primi cinque anni di attività sarà possibile usufruire dell’aliquota al 5%. Si tratta di una disciplina simile ai vecchi minimi, che sarà però svincolata dall’età. Al momento, infatti, se il professionista non ha ancora compiuto 35 anni, può continuare a usufruire dell’agevolazione anche per un periodo superiore a cinque anni.
Per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps, l’aliquota contributiva resterà al 27%.
Se i contenuti del disegno di Legge di Stabilità per il 2016 non fossero confermati, dal 1° gennaio 2016 si passerebbe ad una tassazione al 15% per i ricavi fino a 15 mila euro e l’aliquota contributiva della gestione separata Inps salirebbe al 28%. Una soluzione decisamente più svantaggiosa per i professionisti.
In tema di previdenza è intervenuta anche la Rete delle professioni Tecniche con tre proposte per la gestione delle casse: dare a tutte le Casse professionali la possibilità di accogliere i contributi dei professionisti già iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (al momento questa possibilità non è riconosciuta da tutte le Casse di previdenza), far creare a tutte le professioni regolamentate la propria Cassa di previdenza, modificare la composizione del comitato di amministrazione della Gestione Separata in modo che sia maggiormente rappresentativo di collaboratori e professionisti.
Jobs Act degli autonomi
Nel Collegato alla Legge di Stabilità per il 2016 sarà varato il Jobs Act dei lavoratori autonomi. Si tratta di uno strumento pensato per prevedere delle tutele a favore di professionisti e lavoratori autonomi.Le misure, aperte sia ai professionisti iscritti agli Albi sia a quelli rientranti nella gestione separata Inps, prevedono:
- la totale deducibilità delle spese di formazione e aggiornamento professionale fino a 10 mila euro;
- la deducibilità fino a 5 mila euro per le spese rivolte alla riqualificazione professionale, all’autoimprenditorialità e all’orientamento per il nuovo inserimento nel mondo del lavoro;
- l’applicazione di interessi di mora in caso di ritardato pagamento della parcella;
- l’indennità di maternità INPS a prescindere dalla reale astensione dal lavoro. Sono inoltre allo studio nuove forme di congedo parentale nei primi tre anni di vita del bambino, tutela ora riservata ai dipendenti.