PROGETTAZIONE
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Genova: i tecnici provano la disabilità per progettare senza barriere
PROGETTAZIONE
Genova: i tecnici provano la disabilità per progettare senza barriere
Ingegneri, architetti e geometri in giro per la città bendati o in sedia a rotelle per imparare a realizzare città accessibili
20/11/2015 - Capire le difficoltà nel ‘vivere la città’ di coloro che hanno un handicap simulando la disabilità per riuscire a progettare senza ostacoli e per tutti.
Questo l’obiettivo di ingegneri, architetti e geometri genovesi che il 17 novembre 2015 si sono messi nei panni dei disabili (salendo su carrozzelle, impugnando bastoni bianchi e bendandosi) per cambiare ottica lavorativa e capire realmente come realizzare contesti urbani senza ostacoli.
Per chi ha dei problemi nel muoversi la città è un luogo ostile e irto di ostacoli dovuti anche ad una progettazione che non tiene conto di tutti; per questo il corso ha previsto una prova pratica in cui i alcuni progettisti hanno percorso le strade del centro di Genova bendati e con il bastone bianco, mentre altri testavano la praticità delle aree di Palazzo Ducale su sedie a rotelle.
I 20 progettisti che si sono offerti volontari per provare la disabilità, muovendosi su sedie a rotelle o camminando con una benda sugli occhi, si sono imbattuti nelle grandi difficoltà delle piccole faccende quotidiane, come entrare in un negozio, fare la spesa in un supermercato o prendere un taxi.
Con questa 'prova su strada', i tecnici saranno maggiormente preparati per risolvere e superare i problemi dell’accessibilità.
Andrea Malaspina, uno dei responsabili della Consulta Handicap comunale ha dichiarato: "È un modo per aprire la mente di ingegneri e architetti progettisti e far capire come si possono superare le barriere architettoniche. In questo caso abbiamo una prova per le disabilità sensoriali e sperimentazioni sulle disabilità motorie".
L'assessore a legalità e diritti del Comune, Elena Fiorini ha dichiarato: "E' un corso che il Comune di Genova, in collaborazione con la consulta per i problemi degli handicappati, organizza da quattro anni. E' rivolto a ingegneri, architetti e geometri ed è finalizzato a sensibilizzare questi professionisti a progettare senza barriere architettoniche. Quest'anno c'è stata una diversa organizzazione della parte pratica del corso. Abbiamo chiesto ai progettisti di mettersi nei panni di chi deve affrontare ogni giorno le insidie che le città riservano a chi ha una disabilità".
"Quest'anno la prova pratica era divisa in quattro parti: in carrozzella, ad occhi bendati, con un bastone, difficoltà di udito e daltonismo. Hanno vissuto le stesse sensazioni di chi ha una disabilità e ciò è molto importante per cambiare punto di vista nella loro ottica lavorativa, perché queste simulazioni riservano delle sorprese che spesso non si pensano" ha concluso l’assessore Fiorini.
Questo l’obiettivo di ingegneri, architetti e geometri genovesi che il 17 novembre 2015 si sono messi nei panni dei disabili (salendo su carrozzelle, impugnando bastoni bianchi e bendandosi) per cambiare ottica lavorativa e capire realmente come realizzare contesti urbani senza ostacoli.
Abbattimento barriere architettoniche: la sperimentazione di Genova
Per poter finalmente costruire edifici e strade senza barriere architettoniche il Comune di Genova e la Consulta handicap hanno promosso un corso pratico annuale (giunto alla quarta edizione) dal titolo "Progettare per tutti", che mira a migliorare la sensibilità di ingegneri, architetti e geometri verso il tema dell’accessibilità.Per chi ha dei problemi nel muoversi la città è un luogo ostile e irto di ostacoli dovuti anche ad una progettazione che non tiene conto di tutti; per questo il corso ha previsto una prova pratica in cui i alcuni progettisti hanno percorso le strade del centro di Genova bendati e con il bastone bianco, mentre altri testavano la praticità delle aree di Palazzo Ducale su sedie a rotelle.
I 20 progettisti che si sono offerti volontari per provare la disabilità, muovendosi su sedie a rotelle o camminando con una benda sugli occhi, si sono imbattuti nelle grandi difficoltà delle piccole faccende quotidiane, come entrare in un negozio, fare la spesa in un supermercato o prendere un taxi.
Con questa 'prova su strada', i tecnici saranno maggiormente preparati per risolvere e superare i problemi dell’accessibilità.
Superare le barriere architettoniche: i commenti
Il corso, organizzato dall’Ufficio Accessibilità del Comune di Genova, si avvale della collaborazione della Consulta per i problemi dell’handicap comunale, l’ordine degli Architetti degli Ingegneri e il collegio dei Geometri.Andrea Malaspina, uno dei responsabili della Consulta Handicap comunale ha dichiarato: "È un modo per aprire la mente di ingegneri e architetti progettisti e far capire come si possono superare le barriere architettoniche. In questo caso abbiamo una prova per le disabilità sensoriali e sperimentazioni sulle disabilità motorie".
L'assessore a legalità e diritti del Comune, Elena Fiorini ha dichiarato: "E' un corso che il Comune di Genova, in collaborazione con la consulta per i problemi degli handicappati, organizza da quattro anni. E' rivolto a ingegneri, architetti e geometri ed è finalizzato a sensibilizzare questi professionisti a progettare senza barriere architettoniche. Quest'anno c'è stata una diversa organizzazione della parte pratica del corso. Abbiamo chiesto ai progettisti di mettersi nei panni di chi deve affrontare ogni giorno le insidie che le città riservano a chi ha una disabilità".
"Quest'anno la prova pratica era divisa in quattro parti: in carrozzella, ad occhi bendati, con un bastone, difficoltà di udito e daltonismo. Hanno vissuto le stesse sensazioni di chi ha una disabilità e ciò è molto importante per cambiare punto di vista nella loro ottica lavorativa, perché queste simulazioni riservano delle sorprese che spesso non si pensano" ha concluso l’assessore Fiorini.